Sartori e il bilancio di un’estate impossibile "Mercato da incubo, ma la rosa ora è ottima"
Il capo dell’area tecnica: "Schouten e Arna uscite imprevedibili. Thiago in scadenza? Conta avere un tecnico bravo e noi lo abbiamo"
La fine del mercato e l’inizio di stagione hanno riportato sorrisi ed equilibrio: nei conti e all’interno di Casteldebole. "Sono soddisfatto, abbiamo una rosa ricca di giocatori interessanti", ha detto Thiago Motta di recente, dopo aver ammesso di aver nutrito dubbi nel corso dell’estate sull’identità di vedute con la dirigenza. "Ma il vero problema sono stati i tempi", spiega il responsabile dell’area tecnica del Bologna Giovanni Sartori, tracciando il bilancio dell’estate. "Thiago, come tutti gli allenatori di questo mondo avrebbe voluto la squadra pronta per il ritiro. Ci speravamo anche noi, ma a volte il mercato lo subisci e altre volte lo fai. Se il Milan prende Jovic nelle ultime ore, figurarsi se non può capitare al Bologna".
Spiega pure i motivi delle tempistiche, Sartori: "Ci siamo trovati a dover cedere giocatori che non avevamo preventivato: come Schouten e Arnautovic partiti quando ormai non pensavamo potessero più arrivare offerte da certe squadre e di un certo tipo per loro. A quel punto ci siamo trovati a dover rincorrere su centrocampo e attacco. Poi tre trattative sono durate un mese e mezzo...". Per Dominguez, invece, tutto secondo i piani: "Me lo aspettavo che alla fine sarebbe partito. Come mi aspettavo che si trovasse un’intesa con Orsolini, nonostante una trattativa iniziata a gennaio, con frenate e ripartenze". Ma tutto è bene è quel che finisce bene. E il mercato, per il Bologna, si è chiuso benissimo: "Thiago ha detto e ribadito di essere contento e noi con lui, perché abbiamo sempre lavorato tenendo presente le esigenze tecniche". Il prossimo passo, sarà capire se Motta intenderà sedersi al tavolo per trattare quel rinnovo che Fenucci gli ha proposto anche pubblicamente: "Lavorare con un tecnico a scadenza o che abbia ancora contratto non cambia. Cambia avere un allenatore bravo, che sappia valorizzare i tanti giovani di talento che ci sono e noi lo abbiamo". Dice di più Sartori: "Abbiamo una squadra forte. Ma gli obiettivi li vedremo strada facendo, perché quando cambi tanto bisogna vedere come si evolve la squadra. L’importante è stato partire bene: con il Milan ci siamo stati, con la Juventus abbiamo fatto la partita e sappiamo tutti come sarebbe dovuta finire e con il Cagliari siamo stati bravi a ribaltare il match".
Sguardo al futuro e pure al passato: "E’ stato il mercato più difficile della mia vita, soprattutto per qulle tre le operazioni durate un mese e mezzo. Ossi durissimi, ma alla fine ce l’abbiamo fatta: rivoluzione verde e riduzione del monte ingaggi". Ndoye, Kristiansen e Dominguez-Freuler sono state le operazioni che hanno fatto penare di più, "mentre Saelemaekers e Kristiansen le abbiamo chiuse in una settimana", come pure Fabbian. "Ora è già tempo di ripartire con scouting e idee per il futuro".
Marcello Giordano
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