Sartori, pressing su Motta. "Spero resti con noi un po’”. Ma il rinnovo resta lontano e le voci sulle big crescono
Il dirigente rossoblù svela le carte in occasione della consegna del ’Maestrelli’ "Non si fermerà a Bologna tutta la vita. E’ un grande tecnico, il futuro è suo". E sulla stagione: "Siamo la squadra che sta esprimendo il calcio migliore".
Bologna, 17 gennaio 2024 – Vano auspicio che la ‘frenatina’ rossoblù potesse spegnere i riflettori sul futuro di Thiago Motta: solo, per l’appunto, una pia illusione.
Tutti lo cercano (Thiago), tutti lo vogliono: a cominciare dai suoi attuali dirigenti. All’eterna telenovela sul rinnovo di contratto sempre rinviato a data da destinarsi nelle ultime ore si è aggiunta una nuova puntata. Giovanni Sartori, nel ricevere lunedì sera a Montecatini il ‘Premio Maestrelli’ come miglior diesse del 2023, a chi gli chiedeva se sarebbe stato saggio votare Thiago Motta come miglior allenatore dell’anno solare in corso ha risposto così: "Secondo me a votare Thiago Motta non sbagliate. E’ un grandissimo allenatore e avrà un futuro radioso". Domanda: a Bologna? E qui l’architetto del mercato rossoblù si è prodotto in un’acrobazia dialettica che contiene insieme un messaggio al tecnico e una facile profezia per il domani: "Spero che per qualche anno il futuro di Thiago sia a Bologna: ma non si fermerà a Bologna per tutta la vita". Già, quelli molto bravi sono destinati a grandi palcoscenici: ma chissà che Saputo non riscriva la narrazione che vuole Bologna sempre rassegnata e soccombente rispetto all’appeal che esercitano le grandi squadre. A Joey i mezzi non mancano per trasformare il Bologna in una big e il primo passo è quello di alimentare con nuovi investimenti un progetto tecnico che sul campo, nell’ultimo anno e mezzo, ha fatto registrare una crescita esponenziale.
Tutto fermo
Miglior modo per convincere Thiago a restare oggi non c’è, ma più le settimane passano e più appare lontano l’amo per il prolungamento di matrimonio che l’ad Fenucci lanciò al tecnico già a maggio, quando si chiuse il campionato. "Quando ci saranno novità ve le comunicheremo", è il ritornello che Motta ripete in sala stampa ogni volta che si sfiora il tema del rinnovo.
Tutto fermo insomma. In compenso si muovono gli appetiti delle grandi: segnatamente Juventus, Milan e Roma. A Torino la risalita delle quotazioni di Max Allegri, che finirà per giocarsi lo scudetto, è stata poderosa: ma al di là di come finirà la stagione dei bianconeri la fine anticipata del rapporto (il livornese ha ancora un anno di contratto) non è da escludere, e in quel caso tutte le strade portano a Motta. La Roma, che ieri ha silurato Mourinho, da qui a giugno testerà l’affidabilità di De Rossi. E anche il futuro di Stefano Pioli al Milan è sub iudice: i giudici, come sempre, saranno i risultati. Moncada, responsabile dell’area tecnica del Milan, la notte di Bologna-Genoa era al Dall’Ara per spiare Motta e Zirkzee.
Zirkzee
A proposito dell’olandese dice Sartori: "Joshua negli ultimi quattro mesi ha fatto un salto di qualità incredibile, sia tecnico che mentale. Quelli del Bayern probabilmente ci credevano meno di noi, ma hanno una buona percentuale (sulla rivendita, ndr) per cui diciamo che siamo soci...". E la stagione del Bologna? "Lo dico con un pizzico di presunzione: siamo la squadra che sta esprimendo il gioco migliore". Ma ora, please, tornare a far punti.
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