Shengelia, talento e grinta. Una certezza per la Virtus

Eurolega Il georgiano ha trascinato i connazionali alla vittoria sulla Finlandia. Con il ritorno di tutti, Banchi ha potuto lavorare col gruppo al completo.

di MASSIMO SELLERI
27 novembre 2024
Shengelia, talento e grinta. Una certezza per la Virtus

Tutta la grinta di Toko Shengelia che con la Virtus ha vinto un’EuroCup (Ciamillo)

Conclusa l’attività delle nazionali ieri la Virtus si è tornata a lavorare al gran completo in previsione della gara di domani quando la formazione allenata da Luca Banchi scenderà in campo a Parigi per il dodicesimo turno della fase di qualificazione dell’Eurolega. Alla fine sono stati solo due i bianconeri impegnati nelle qualificazioni agli Europei e in entrambi i casi sono arrivate delle conferme da questa coppia di gare che tra i suoi primi verdetti ha visto l’Italia staccare un biglietto per la competizione che metterà in palio il titolo continentale.

Ormai non ci sono più aggettivi positivi per descrivere il talento e la leadership di Toko Shengelia e anche i superlativi sembrano non essere sufficienti per un campione che ha trascinato la sua Georgia verso un doppio successo. L’unica nota negativa è il minutaggio, dato che sia nell’andata che nel ritorno contro la Finlandia è stato in campo 35’ e questo non è un bel segnale per una V nera che ha bisogno di averlo nel pieno della forma non avendo, al momento, un altro giocatore che abbia un impatto così.

Nelle due gare contro l’Islanda Nicola Akele ha dimostrato quello che già si intuiva: il lungo italiano di origine congolese sa come rendersi utile e anche in Virtus meriterebbe qualche minuto in più soprattutto in campionato.

La realtà è che la V nera a tavolino sembrava una squadra ben disegnata, ma sul campo le individualità non si sono mescolate come previsto e questo ha creato non poche difficoltà in Eurolega. Nella memoria abita ancora la stagione passata quella che ha visto la formazione bolognese avere un rendimento perfetto soprattutto davanti al proprio pubblico.

A dimostrazione di quanto i ricordi funzionino in maniera strana dando la priorità agli eventi piacevoli rispetto a quelli sgradevoli quelle undici vittorie consecutive negli impegni europei che si sono disputati sotto le Due Torri hanno coperto anche la seconda parte della stagione bianconera, quando tra cali di forma e infortuni, il cammino ha registrato soprattutto sconfitte.

Comunque stiano le cose voltare pagina con questo gruppo sembra un’operazione molto complicata soprattutto se Will Clyburn continuerà a essere un elemento estraneo al sistema.

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