Tanti rebus per il tecnico in vista del confronto del Dall’Ara con il Verona. Lo svizzero è tornato a lavorare con i compagni. Ndoye adesso corre sicuro, Italiano ci pensa. Ma sulle fasce ci sono Orsolini e Dominguez
Vincenzo Italiano ritrova Dan Ndoye: l’esterno d’attacco è tornato e l’emergenza allenta la morsa. Il numero 11 rossoblù ha ripreso...

Dan Ndoye, 24 anni, si candida per una maglia da titolare contro il Verona (Schicchi)
Vincenzo Italiano ritrova Dan Ndoye: l’esterno d’attacco è tornato e l’emergenza allenta la morsa. Il numero 11 rossoblù ha ripreso ieri gli allenamenti a pieno regime con la squadra, a distanza di 12 giorni dalla distorsione alla caviglia che lo costrinse al cambio contro la Fiorentina.
Restano due sedute di lavoro, allo svizzero, per provare a convincere Italiano a restituirgli una maglia da titolare nel posticipo di lunedì con il Verona: considerato però il rendimento della squadra e dei pariruolo e pure la gestione che il tecnico ha adottato nei confronti del rientrante Orsolini a Torino, è possibile che Ndoye possa partire dalla panchina ed entrare a partita in corso, anche se l’elvetico ha caratteristiche fisiche differenti rispetto a Orso e tende a ritrovare la condizione più facilmente.
Quello relativo allo svizzero, sarà uno dei dubbi di formazione che Italiano si porterà fino alla vigilia della sfida.
Probabile, intanto, il rientro dal primo minuto, sulla corsia destra, da parte di Riccardo Orsolini. A sinistra Italiano potrebbe insistere su Odgaard, confermando Ferguson sulla trequarti, per proseguire il percorso di reintegro a pieno regime dello scozzese.
L’alternativa è rappresentata da Dominguez in fascia sinistra, con Odgaard sottopunta: ammesso e non concesso che Ndoye non convinca il tecnico a restituirgli la titolarità: in questo caso, Italiano punterebbe su Orsolini, Odgaard e Ndoye alle spalle della punta, che è uno dei nodi da sciogliere nella marcia di avvicinamento alla sfida con l’Hellas.
Dallinga ha trovato il primo gol e potrebbe essere cavallo da cavalcare. Ma escludere Castro, sul quale fin qui ha poggiato l’attacco, potrebbe essere mossa dal sapore di bocciatura al primo errore (dal dischetto) dell’argentino.
E allora Italiano potrebbe puntare nuovamente su Castro, ma pure questo è nodo che si gioca anche sul piano psicologico fino all’ultimo. Per il resto, Italiano dovrebbe confemare buona parte dell’undici titolare. In mediana, il tecnico dovrebbe ripartire dall’instancabile Freuler, uomo di equilibrio, e da Pobega, l’interno con licenza di offendere, con il vizio dell’incursione, della conclusione e del gol.
Dietro, possibile il ritorno tra i titolari di Skorupski al posto di Ravaglia, con le conferme di Holm, Beukema, Lucumi e Miranda, per andare a caccia di un altro clean sheet sono già 5 nelle ultime 6 uscite) e di altri tre punti, per proseguire la rincorsa all’Europa.
Marcello Giordano
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