Terzo posto, slot Champions e Coppa Italia. Adesso questo Bologna può prendersi tutto
Il ko al Franchi della band di Gasperini infiamma la corsa alle spalle delle due battistrada. E i ragazzi di Italiano viaggiano a ritmi elevati .

Vincenzo Italiano, 47 anni, dopo tre stagioni alla Fiorentina con altrettante finali raggiunte, ha portato il suo entusiasmo anche a Casteldebole (Schicchi)
La cattiva notizia, ammesso che possano arrivare cattive notizie da un Bologna che sabato a Venezia ha inanellato la quinta vittoria consecutiva e che oggi ha tutte le carte in regola per migliorare i numeri già da record della passata stagione, è che là davanti, nella volata per la Champions, corrono tutte. Oltre ai rossoblù nel weekend hanno vinto Juventus, Roma e Fiorentina. E stasera proverà a farlo la Lazio, che all’Olimpico sfida il Torino. La buona, anzi ottima, notizia arriva invece proprio dal Franchi.
Il ko di ieri dell’Atalanta da un lato tiene accese le speranze viola di Europa e dall’altro inaugura ufficialmente un’inattesa caccia al terzo posto che vede in prima fila proprio il Bologna di Italiano, distante appena due lunghezze dai nerazzurri di Gasperini. Traduzione pratica della nuova forma che sta assumendo la testa della classifica: anche il terzo posto adesso diventa contendibile (non solo per il Bologna), il che di fatto aggiunge uno ‘slot’ per la Champions in aggiunta a quel quarto posto che fino a ieri sembrava l’unica via percorribile per l’Europa più nobile.
In realtà di strade per l’Europa è lastricato il cammino di questo Bologna ‘no limits’. Domani notte una consistente fetta del Dall’Ara (parliamo di 4-5 mila bolognesi) farà rotta su Empoli, dove a ventisei anni di distanza dalla doppia sfida con la Fiorentina c’è un Bologna che si gioca una semifinale di Coppa Italia. Quello era il Bologna di Signori, Andersson, Nervo e Paramatti, con Carletto Mazzone in panchina (stagione 1998-99).
Se a luglio, tra le mucche di Valles, ci avessero detto che il Bologna di Skorupski, Beukema, Freuler, Odgaard e Orsolini nella Coppa nazionale avrebbe colmato un vuoto lungo più di un quarto di secolo, il primo a non crederci forse sarebbe stato Italiano.
Bravo Vincenzo, che con coraggio, personalità e idee vincenti di gioco ha saputo trasmettere al suo Bologna una tale forza e autostima da non precludere oggi alcun traguardo.
Lo sanno bene i mille tifosi che ieri mattina, prima dell’allenamento, hanno portato il loro abbraccio a giocatori, allenatori e presidente Saputo direttamente a Casteldebole. Ma meglio di tutti lo sa Italiano, che con i tre punti del Penzo è arrivato a quota 56 (uno in meno di quanti ne aveva conquistati Thiago un anno fa alla trentesima giornata) e che adesso può perfino permettersi il lusso di fare un po’ di conti con la calcolatrice. Dove si colloca, con tanti scontri diretti ancora da giocare (tra cui il viaggio rossoblù in casa Atalanta del 13 aprile), la quota Champions? Se i 68 punti indicati da molte proiezioni si riveleranno veritieri al Bologna ne basterebbero 12 nelle ultime 8 giornate.
Il calendario resta da brividi: adesso Napoli, Atalanta e Inter in rapida sequenza, a maggio Juve, Milan e Fiorentina. E come contorno (ma contorno non è) una doppia semifinale di Coppa Italia con l’Empoli che assegna ai rossoblù i favori del pronostico.
Sono i due mesi inebrianti di fine stagione che a Bologna sognavano, per l’appunto, da un quarto di secolo.
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