Thiago con l’imbarazzo della scelta: ora ha due Bologna a disposizione
Il mercato ha portato gli uomini richiesti: Motta può pescare nell’abbondanza. A cominciare da Verona
Bologna, 13 settembre 2023 – Quando un anno fa, il 12 settembre 2022, Motta diventava ufficialmente il nuovo allenatore del Bologna dirigendo a Casteldebole il primo allenamento del dopo Mihajlovic Thiago si ritrovò nella condizione, obbligata per ogni tecnico subentrante, di guidare un gruppo che non aveva potuto né plasmare in ritiro né tantomeno scegliere. Un anno dopo, un po’ per le curve impreviste dell’ultimo mercato (la cessione di Arnautovic nel cuore di agosto) e molto per la sua capacità di far breccia cammin facendo, dopo un forsennnato pressing, nelle strategie di Sartori e Di Vaio, Thiago è come se si ritrovasse tra le mani due Bologna, ovvero un’abbondanza di pedine e soluzioni che nei prossimi giorni, quando saranno rientrati tutti i nazionali, lo impegnerà in un’accurata ricerca della formula magica. In realtà, come detto, sarebbe più corretto declinare il sostantivo al plurale: formule.
Questo perché il Bologna uscito dall’ultimo mercato offre un’abbondanza di scelte che il tecnico nemmeno si sognava qualche mese fa, quando il rinforzo di gennaio fu Kyriakopoulos e gli infortuni in attacco costrinsero il tecnico a impiegare Aebischer da ‘falso nove’. Altri tempi, altro organico. Oggi in difesa, centrocampo e attacco Motta nuota nel mare dell’abbondanza. Tanto che si fa prima a indicare i due ruoli un po’ corti: portiere e centravanti. Se Skorupski si ferma (ma non sarà il caso della trasferta di Verona) toccherà a Ravaglia, che in serie A è ancora un’incognita. Mentre l’alternativa a Zirkzee è Van Hooijdonk, che fino a un mese fa Thiago non voleva vedere nemmeno in cartolina. Il resto è pura abbondanza, all’insegna della qualità. Basti dire che in difesa, mentre Posch e De Silvestri a destra danno ampie garanzie, la maglia di terzino sinistro se la giocheranno due, Kristiansen e Calafiori, che insieme valgono venti milioni. Al centro della difesa, quando Lucumi e Beukema saranno out ecco Bonifazi e lo stesso Calafiori (in attesa della guarigione di Soumaoro) pronti a rimpiazzarli. Dalla cintola in su, poi, Thiago si dovrà scervellare per dare spazio a tutti. Primo dubbio: 4-2-3-1 o 4-3-3? Falso problema, forse, per un allenatore che dà più peso ai movimenti dei suoi giocatori che alla fissità dei ruoli. Resta il fatto che Saelemaekers, Freuler e Ferguson è difficile immaginarli in panchina. E le alternative oggi si chiamano Moro, El Fabbian, El Azzouzi e Aebischer: la famosa concorrenza, in questo caso spietata, che tanto piace all’allenatore. Davanti sono in quattro per i due ruoli di esterno: lo stesso Saelemaekers, Orsolini, Karlsson e Ndoye. Senza dimenticare gli outsider Corazza e Urbanski e l’esubero vero Lykogiannis. L’unico, probabilmente, che maledirà l’abbondanza.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su