Thiago Motta in ascesa: il Bologna vuole blindarlo

La sosta del campionato può accelerare l’operazione del rinnovo del mister, spinta anche dai buoni risultati che sta ottenendo

di MASSIMO VITALI
9 ottobre 2023
Thiago Motta reduce da tre risultati utili di fila con il suo Bologna

Thiago Motta reduce da tre risultati utili di fila con il suo Bologna

Sette risultati utili di fila, dopo il ko alla prima di campionato col Milan. Un inno alla solidità senza soluzione di continuità con il finale della scorsa stagione: allora, dopo lo scivolone del 4 maggio a Empoli, arrivarono due vittorie e tre pareggi. La morale è: battilo tu, se ci riesci, questo Bologna. Il sabato di gloria al Meazza offre mille spunti positivi e impone una riflessione: godiamoci questa squadra e godiamoci questo allenatore. Ma adesso proviamo a blindarlo (pluralis maiestatis, ma spetta ai dirigenti rossoblù), per quello che nel calcio di oggi possono ‘blindare’ i contratti. Perché ad ogni nuova piccola o grande impresa del suo Bologna si tocca con mano quanto Motta appartenga alla cerchia ristretta degli allenatori in grado di cambiare in meglio il destino delle squadre che allenano. E dunque: o il Bologna nei prossimi anni sarà così bravo e ambizioso (come lo è stato nell’ultima estate) da cucire addosso a Thiago una squadra all’altezza del suo valore oppure sarà inevitabile che Thiago spicchi il volo verso i lidi di una grande squadra, italiana o europea che sia. Nell’attesa il modo migliore per rinsaldare il rapporto è trovare la quadra sul rinnovo di contratto. Quello di Motta scade tra un anno e l’idea del club, sul piatto da mesi, è di allungarglielo di un’altra stagione, ovvero fino al giugno 2025. Thiago ieri è volato a Cascais, nel ‘buen retiro’ portoghese in cui trascorrerà qualche giorno di relax in famiglia, pronto a riattaccare la spina giovedì, quando a Casteldebole riprenderanno gli allenamenti.

La sosta del campionato, nelle scorse settimane, era stata indicata come il momento più propizio per accelerare l’operazione rinnovo. Ergo: il futuro è adesso. Da Casteldebole filtra che il dialogo con l’allenatore è continuo e che si tratta solo di incardinarlo in un contratto. Approdo che è anche nella volontà di Motta, che sotto le Due Torri non ha mai nascosto di vivere un momento, di fatto lungo un anno, di grande felicità professionale. Per Thiago non è e non sarà mai una questione di vil denaro. A quarantuno anni, con la sana ambizione che lo divora e il conto in banca che si ritrova, l’ultimo dei suoi problemi è riuscire a staccare un assegno più corposo. E’ naturale che col rinnovo Motta andrebbe quasi a raddoppiare il suo attuale ingaggio (da uno a due milioni netti), ma il tecnico ha una sola priorità: ottenere la certezza, parlando con i vertici di Casteldebole, che il mercato ambizioso dell’ultima estate non sia stata l’eccezione ma che viceversa rappresenti la regola degli anni a venire.

Ora: quella garanzia si chiama Giovanni Sartori, il cui sbarco a Casteldebole non è stato meno impattante, in positivo, di quello di Thiago. Ma i soldi li mette il proprietario e qui tutte le strade portano a Saputo.

Chiedete a Joey quanto sia felice, dopo sette anni di campionati grigi ma esosi, di andare a insegnare calcio nelle case di Juve e Inter. Dalla sua risposta (scontata) dipende molto del futuro in rossoblù di Thiago.

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