Tutti all’attacco dell’Europa. Orsolini guida un reparto di stelle. Castro-Dominguez, carica mondiale
Il Bologna è già a 49 gol in campionato, di cui 42 firmati da punte e trequartisti: solo l’Atalanta ha fatto meglio. Santi viaggia più forte di Zirkzee, Benjamin una rivelazione: così hanno conquistato la maglia dell’Albiceleste.

Il Bologna è già a 49 gol in campionato, di cui 42 firmati da punte e trequartisti: solo l’Atalanta ha fatto meglio. Santi viaggia più forte di Zirkzee, Benjamin una rivelazione: così hanno conquistato la maglia dell’Albiceleste.
Bologna a trazione anteriore: è tutta qui la svolta. I cinque gol rifilati alla Lazio hanno fatto salire il Bologna a quota 49 reti realizzate: meglio hanno fatto solo Inter (65) e Atalanta (63) e la stessa Lazio (50). La squadra di Vincenzo Italiano è arrivata alla sosta facendo meglio di Napoli e Juventus (45), Fiorentina (46) e Milan (44). Correva il 19 ottobre scorso quando a Genova il tecnico sdoganò il 4-2-3-1 con 4 uomini offensivi puri, con Odgaard da trequartista. Finì 2-2. Non sarà troppo sbilanciato? Questo fu uno dei dubbi. Invece si è rivelata la mossa vincente.
Attacco da Champions, il Bologna vola, la rimonta si è alimentata a suon di gol. Il Bologna segna in media 1,7 gol a partita in questa stagione, salita a 1,9 (42 gare in 22 partite) dalla sfida con il Genoa a oggi: praticamente 2 gol a partita. E oltre ai numeri globali ci sono quelli di reparto. Considerando solo attaccanti e trequartisti, il Bologna ha il secondo miglior reparto avanzato: meglio solo l’Atalanta, con le 49 reti totali messe a segno in serie A da Retegui (22), Lookman (13), De Ketelaere (5), Brescianini (3), Samardzic, Zaniolo (passato alla Fiorentina) e Pasalic (tutti a quota 2). Il Bologna è salito a 42, dopo che la gara con la Lazio ha esaltato ai massimi livelli la filosofia di Italiano: a segno Odgaard, Orsolini, Ndoye, Castro e Fabbian, ovvero l’intero reparto avanzato.
Sono 10 le reti in campionato di Orsolini, per la terza volta consecutiva in doppia cifra in campionato: nell’era dei tre punti, prima di lui ci sono riusciti solo campioni del calibro di Signori e Di Vaio. Gli undici gol di due stagioni fa, suo migliore rendimento, sono a un tiro, record già eguagliato se si considera pure la Coppa Italia. A quota 8 c’è Castro, colui che sta eguagliando il rendimento di Zirkzee al primo anno da protagonista e ancora 20enne: e sono 10 in stagione con 8 assist (di cui 5 in campionato), considerando la Coppa Italia. Ma non è finita qui: è decollato Ndoye, autore di una rete in serie A nella scorsa stagione e ora a quota 7. A proposito di giocatori esplosi, ecco Odgaard, l’uomo attorno al quale ha preso forma il 4-2-3-1, protagonista di 6 reti: pagato 4 milioni più uno di bonus, minima spesa, massima resa.
Ma se il Bologna ha messo le ali è merito pure di Dominguez (3 reti), Cambiaghi (1), contando pure Karlsson e Iling (1 a testa) che hanno salutato a gennaio. Il tutto senza dimenticare le 2 reti di Dallinga e soprattutto le 3 di Fabbian, a 2 dalle 5 della scorsa stagione, nonostante l’esplosione di Odgaard. Segnano tutti, il Bologna è una macchina da gol: 23 reti dagli esterni, 10 dalle due punte centrali, 9 dai trequartisti. L’Inter è la squadra che segna di più, ma in virtù di un attacco a 2 punte si ferma a quota 28 reti, considerando gli attaccanti. Juventus, Lazio, Fiorentina, Milan, Roma e Napoli stanno tutte dietro all’attacco del Bologna: la Lazio ha segnato 40 reti con tutti i suoi uomini offensivi, la Juventus 33, la Roma 30, il Milan 26, il Napoli 24, la Fiorentina 22. Bologna all’attacco della Champions, con un attacco da sogno.
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