Bologna Fc, l’onda Champions supera i confini. La passione dei club rossoblù in giro per il mondo

Monta l’entusiasmo per le imprese dei ragazzi di Thiago. A Cento sarà inaugurato un gruppo intitolato a Saputo. Coppari, presidente del Cbc: "L’amore c’era negli anni più duri, figuriamoci ora che si domina su tutti i campi".

di MASSIMO VITALI -
19 marzo 2024
Una passione da far girare il mondo: tutti i club rossoblù sparsi per il globo

Una passione da far girare il mondo: tutti i club rossoblù sparsi per il globo

Bologna, 19 marzo 2024 – Dall’Appennino alla Porta di Brandeburgo, da New Orleans a Melbourne. Passando per Cento, la città del Carnevale, che sta per aprire un club intitolato a Joey Saputo e che col suo centinaio di tessere, già prenotate, conta di fare sana concorrenza ai cugini rossoblù di Pieve di Cento, da cui li divide solo il ponte sul Reno. Insomma: la febbre Champions è un’onda rossoblù che travolge i confini bolognesi e nazionali varcando perfino gli oceani e unendo tutti i tifosi nella speranza che a fine maggio sia anche il Bologna a varcare i confini nazionali per tornare nella più prestigiosa delle competizioni, da cui manca da sessant’anni esatti. Elio Pedini, membro del direttivo del Centro Bologna Clubs e a sua volta presidente del club di Pianoro, negli ultimi mesi è impegnato a tessere fili che dalle Due Torri portano in tutto il mondo. Da un paio di mesi ha aperto i battenti il club di Malta (con una decina di fedelissimi) e adesso è toccato a Tommaso Gatti tagliare il nastro del neonato sodalizio di Berlino. Bologna ‘uber alles’? Tra qualche mese chissà.

Una passione da far girare il mondo 

Intanto è un dato di fatto che si allunghi la lista dei luoghi, sparsi in tutto il pianeta, che sono la sede di un club rossoblù: Bruxelles, Lisbona, Budapest, Formentera, Phuket, Miami, New York, New Orleans, Melbourne, più gli ultimi arrivati Malta e Berlino. E così, insieme ai club, crescono gli affiliati: sono circa 3.400 i tifosi rossoblù che hanno in tasca la tessera del Centro Bologna Clubs, in rappresentanza di quasi una settantina di sodalizi. Certo appaiono lontani i tempi d’oro degli 8 mila iscritti degli anni ‘80 e ‘90: ma allora non c’erano le Pay Tv a dominare la scena e per vedersi la partita toccava fare armi e bagagli e andare allo stadio, senza tutte le comodità che oggi offre il calcio da salotto. Che la voglia di Bologna non sia mai venuta meno, nemmeno negli anni della B e delle vacche magre, è un dato di fatto. Ma è evidente che l’entusiasmo che oggi si respira anche nelle cene settimanali dei club con i calciatori è figlio di un quarto posto che fa sognare tutti a occhi aperti.

Un club intitolato a Saputo 

Nel mondo e non solo. A Cento, enclave ‘bolognese’ dentro confini ferraresi, hanno appena ordinato un centinaio di tessere ed è tutto pronto per inaugurare un club intitolato a Saputo. Un altro sodalizio che ha visto da poco la luce è il Bologna Club Puglia, con sede ad Acquaviva delle Fonti, alle porte di Bari. Non bisogna invece andare tanto lontano per salutare la recente nascita del club Appennino Rossoblù di Rocca di Roffeno, frazione di Castel d’Aiano. Qual è la particolarità? Che Rocca di Roffeno vivono poco più di duecento persone e il club conta già una quarantina di iscritti.

"Andare su tutti i campi d’Italia, dominare e vincere – dice Andrea Coppari, presidente del Centro Bologna Clubs – è un volano per l’entusiasmo dei tifosi. La passione e l’attaccamento ai colori non è mai mancato, nemmeno nelle stagioni più difficili. Figurarsi oggi che sogniamo quella coppa che per scaramanzia non riesco nemmeno a pronunciare...".

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