Un’Europa per sei: Bologna, devi correre . Da aprile un mini girone infernale per Italiano

Dalla Lazio alla Roma: 6 squadre in 11 punti. Tra febbraio e marzo i rossoblù dovranno cercare di fare cassa, poi arrivano tutte le big

di MASSIMO VITALI
13 febbraio 2025
Dalla Lazio alla Roma: 6 squadre in 11 punti. Tra febbraio e marzo i rossoblù dovranno cercare di fare cassa, poi arrivano tutte le big

Dalla Lazio alla Roma: 6 squadre in 11 punti. Tra febbraio e marzo i rossoblù dovranno cercare di fare cassa, poi arrivano tutte le big

Lassù stanno le tre sorelle scudetto, Napoli, Inter e Atalanta, racchiuse nello spazio di 5 punti. E a seguire c’è un mini campionato di sei squadre in lotta per l’Europa: Champions League, Europa League o Conference League che sia. Un torneo nel torneo che oggi è comandato dalla Lazio con 45 punti: seguono la Juventus a 43, la Fiorentina a 42, Milan e Bologna appaiate a 38 punti e la Roma ‘fanalino di coda’ a 34. Gli 11 punti che separano le due romane sembrano un fossato quasi impossibile da colmare per i giallorossi: ma in mezzo, da qui a fine maggio, tutto può succedere e anche il Bologna di Italiano è perfettamente in lizza per ogni traguardo continentale.

Un traguardo che oggi non ha un nome perché sono tante le variabili in gioco, a cominciare dal famoso ranking Uefa, che a fine maggio potrebbe riassegnare cinque posti in Champions alle italiane. A seguire, gli ‘slot’ per Europa League e Conference, con la variabile aggiuntiva del posto in Europa League a cui dà diritto la vittoria della Coppa Italia. Da questo punto di vista essere usciti dalla Champions consente a Italiano di concentrare tutti gli sforzi su campionato e Coppa Italia, limitando a tre, da qui ad aprile, le settimane in cui il suo Bologna dovrà scendere in campo a metà settimana. Un vantaggio che oggi non hanno Lazio, Juve, Fiorentina, Milan e Roma.

Come si è comportato fin qui il Bologna negli scontri diretti del mini campionato che vale un posto in Europa? Il bilancio parziale recita: una sconfitta rimediata in casa della Lazio (0-3), due vittorie conquistate con Roma (3-2 all’Olimpico) Fiorentina (1-0 al Dall’Ara) e altrettanti pareggi, in casa della Juve (2-2) e nella sfida di ritorno con la Roma al Dall’Ara (2-2). Ovviamente c’è un grande assente: gli incroci col Milan. Il primo buco nero verrà riempito il 26 o 27 febbraio al Dall’Ara (la data dipende dall’esito del doppio spareggio dei rossoneri per accedere agli ottavi di Champions) quando verrà recuperata la partita dell’andata rinviata a ottobre a causa dell’alluvione. Milan-Bologna, invece, è calendarizzata a maggio, quando i rossoblù dovranno affrontare in sequenza ben tre scontri diretti.

Ma andiamo con ordine. Torino, Parma, Milan, Cagliari e Verona da affrontare in sequenza da qui al 9 marzo sembrano, con l’eccezione del match coi rossoneri, un cammino in discesa rispetto alle ripide salite di aprile e maggio. Un momento chiave sarà il Lazio-Bologna del 16 marzo, che idealmente fa da preludio a un mese di aprile in cui i rossoblù affronteranno le tre attuali battistrada della serie A. Nell’ordine: il 6 aprile il Napoli al Dall’Ara, il 13 l’Atalanta al Gewiss Stadium e il 20 l’Inter di nuovo al Dall’Ara. Brividi veri, perché ad aprile per il Bologna ci sarà anche la doppia semifinale di Coppa Italia, con un avversario che oggi ha i connotati della Juve di Motta se il 26 febbraio i bianconeri si sbarazzeranno dell’Empoli nei quarti.

Tempo per tirare il fiato non ce ne sarà, perché dopo il viaggio in casa Udinese del 27 aprile ecco che a maggio arriveranno tre scontri diretti del mini campionato che vale l’Europa: il 4 c’è la Juve al Dall’Ara, l’11 il viaggio in casa Milan e il 18 si sfida la Fiorentina al Franchi. Allacciare le cinture di sicurezza.

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