Uomo derby Odgaard: "Ora non fermiamoci"
Il Bologna si gode il danese, già in gol contro la Fiorentina l’anno scorso: "Sono felice per me e per la squadra, questa vittoria ci rilancia"
E’ sempre più l’uomo della svolta. Ed è pure il tabù della Fiorentina. Gol pesante, pesantissimo, quello che Jens Odgaard segna alla Viola. "Bella soddisfazione, sono molto contento: per il gol, per la vittoria, per il fatto che stiamo cambiando marcia e si vede".
Ebbene sì: dal Dall’Ara, contro la Fiorentina, è ripartita la rincorsa all’Europa del Bologna di Italiano. Cercavano il primo colpo con una big in questa stagione, i rossoblù: missione compiuta, finalmente, dopo il pareggio con la Juventus. Ci erano andati vicino a Torino, sciupando tutto nel finale. Ma dando una sensazione di crescita netta.
Sensazione confermata e questa volta il Bologna non spreca come altre volte era accaduto lungo il cammino, in barba all’emergenza e alla stanchezza post Benfica: attacco al settimo posto riuscito e Juventus a meno 3. E’ di nuovo in corsa per l’Europa, il Bologna. E di nuovo nel segno di Odgaard, che il 14 febbraio scorso, al Dall’Ara, segnò la sua seconda e ultima rete della passata stagione proprio contro la Fiorentina.
Quando vede viola, si esalta. Non sbaglia il tocco sotto misura sull’azione avviata da Castro e rifinita da Dominguez, che regala il successo al Bologna e a Italiano contro la sua ex squadra: "Questa vittoria ci rilancia. Ora dobbiamo andare avanti di partita in partita, con questo spirito, perché abbiamo ancora tante sfide da affrontare. Ma è un successo importante, soprattutto a livello di morale e fiducia".
Odgaard va dritto al punto. Fin qui il Bologna aveva fallito con Napoli, Lazio, pareggiato con Atalanta e Juventus e perso 4 delle ultime sfide in Champions. C’era bisogno di un’affermazione che restituisse al gruppo la sicurezza di potersela giocare davvero con tutte: ecco il significato dei tre punti con la Fiorentina: "Ci abbiamo creduto, abbiamo saputo cambiare marcia nel corso della partita. Qualche difficoltà a inizio partita e nel primo tempo c’è stata, ma siamo venuti fuori alla distanza e ce la siamo presa. E’ una bella soddisfazione vincere una partita così".
E non è un caso che una partita così la decida il danese. E’ l’uomo della svolta. Anzi, delle svolte: perché oltre a regalare il primo scontro diretto e a lanciare con forza il Bologna alla rincorsa dell’Europa, è stato il giocatore attorno al quale Italiano ha cucito una nuova veste tattica ai rossoblù: passando dal 4-3-3 di inizio stagione al 4-2-3-1, lanciato a Genova e a Cagliari, dove ha trovato due reti in due partite proprio del numero 21.
Non si cambia più, il Bologna ha un’identità che con l’ingresso di Ferguson cresce esponenzialmente. Odgaard dove lo metti, sta: si sposta a sinistra, con l’infortunio di Ndoye, e lì limita Dodò e trova il gol. "Ci godiamo questi tre punti e pensiamo alla trasferta di Torino, perché non vogliamo fermarci". Non ora che è finalmente partita la rincorsa.
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