Via Rivalta: torna Colucci, ex mediano nel Bologna di Guidolin e Mazzone, e già tecnico delle giovanili. La Primavera tra le braccia di Leo. Il suo esordio venerdì con la Juve

Rivalta, adieu: alla guida della Primavera torna Leo Colucci. Finisce con una brutta e pesante sconfitta nello scontro diretto a...

di GIOVANNI POGGI
15 gennaio 2025
Leonardo Colucci (Foto Bologna Fc)

Leonardo Colucci (Foto Bologna Fc)

Rivalta, adieu: alla guida della Primavera torna Leo Colucci. Finisce con una brutta e pesante sconfitta nello scontro diretto a Monza - 4-0, l’ottava consecutiva in campionato -, l’avventura del tecnico romagnolo al timone del giovane gruppo rossoblù, senza vittorie dal 2 novembre e piombato in zona retrocessione. Una caduta vertiginosa e preoccupante, che ha portato la dirigenza a cambiare i piani e prendere una drastica ma necessaria decisione per cercare di invertire la rotta all’inizio del girone di ritorno.

"Il Bologna Fc 1909 comunica di avere sollevato dall’incarico di allenatore della squadra Primavera Claudio Rivalta, a cui va il ringraziamento del Club per il lavoro svolto con professionalità e dedizione, oltre ai migliori auguri per il prosieguo della carriera". Così, la società si è congedata dal mister arrivato in estate dopo un biennio a Torino sponda Juve, che paga anche un fiacco cammino in Youth League, dove i suoi, eliminati alla prima fase, hanno chiuso senza vittorie e con soli 2 punti in 6 gare.

Risultati negativi, ma anche poca fortuna, visti i prematuri e gravi infortuni di Menegazzo prima e di Ebone poi, che alla lunga hanno pesato in maniera importante sul rendimento della squadra. Contestualmente, Bologna è tornata ad accogliere uno dei suoi fedelissimi, Leonardo Colucci, oggi 52enne, che già in passato, dal 2012 al 2016, aveva lavorato a Casteldebole nel Settore giovanile, tra Allievi Nazionali e Primavera.

Poi, l’addio alla città che nel frattempo era diventata casa, e tanta Serie C, tra alti e bassi, gioie e dolori. Ma anche protagonista di una delle più belle storie recenti del nostro calcio, alla guida del Pordenone, all’epoca in C, trascinato nel dicembre 2017 a giocarsi gli ottavi di finale di Coppa Italia a San Siro contro l’Inter, che a fatica ebbe la meglio dopo i calci di rigore. Una notte incisa nella storia, nonostante da lì a poco sarebbe arrivato l’esonero.

Pesaro, Ravenna, Picerno, Juve Stabia e Spal, le esperienze che seguirono a quella dolceamara in Friuli. Ora è di nuovo rossoblù, per rilanciarsi, come fece da calciatore, sotto i maestri Guidolin e Mazzone, che gli affidarono le chiavi di un centrocampo che oscillò tra l’Intertoto, nell’estate 2002, e l’incubo della B, nell’annata 05/06, collezionando in tutto 130 presenze e 4 reti. Venerdì, il suo secondo debutto in panca contro la Juve.

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