Vincenzo Italiano: "Il nostro obiettivo è tornare in Europa, non ossessionarsi con la Champions"

Vincenzo Italiano sottolinea l'importanza di puntare all'Europa, nonostante le difficoltà e le assenze chiave nel Bologna.

di MASSIMO VITALI
20 aprile 2025
Vincenzo Italiano, 47 anni: il suo Bologna è quinto a 57 punti, a -1 dalla Juve (Alive)

Vincenzo Italiano, 47 anni: il suo Bologna è quinto a 57 punti, a -1 dalla Juve (Alive)

Tre cose ieri hanno fatto venire la mosca al naso a Vincenzo Italiano in sala stampa: il ricordo ancora fresco della sconfitta con l’Atalanta, ‘agevolata’ da un paio di marchiani errori della difesa, la prospettiva di dover affrontare il finale di stagione orfano di pedine fondamentali (o avendole a mezzo servizio) in alcuni ruoli chiave, ma soprattutto l’idea, sommamente ingenerosa, che se il suo Bologna non riuscisse a salire sul treno Champions, dove oggi viaggiano discretamente comode Atalanta e Juve, qualcuno potrebbe storcere il naso bollando l’esito come un traguardo mancato.

"Treno Champions? A me piacerebbe sentir parlare di treno Europa, sennò tutte le volte che s’inciampa sembra il finimondo – protesta il tecnico –. L’ho già detto milioni di volte: il nostro obiettivo è tornare in Europa, e vedremo a fine stagione che Europa sarà. Ma non dobbiamo avere la smania di ottenere qualcosa di diverso. Centrare il traguardo più prestigioso sarebbe un capolavoro, però non mi piace sentire questa continua ossessione di perdere punti per la Champions: non sono queste le cose che ci devono far star male".

La caduta di Bergamo sì, soprattutto per il modo. Premessa: "Due mesi e mezzo di prestazioni di alto livello non vengono cancellate da una sconfitta". Resta il rammarico per quei due gol regalati a Gasperini nei primi venti minuti di partita: insegnamenti da mettere a profitto questa sera al Dall’Ara contro la capolista della serie A che ha appena strappato un pass per una semifinale di Champions. "Se vogliamo continuare a viaggiare alla velocità supersonica del gruppo di testa – sottolinea Italiano – certi errori non possiamo commetterli. A Bergamo abbiamo sbagliato l’approccio e non è la prima volta che ci capita".

Ma dopo la tirata d’orecchi alla difesa arrivano le carezze al gruppo. "Sotto di due gol la reazione c’è stata – dice Italiano – e per una battuta d’arresto non possiamo perdere la fiducia e l’entusiasmo che fin qui ci hanno accompagnato".

Peccato invece aver perso Skorupski, Ferguson, Calabria e Casale, tutti e quattro out, e avere Castro, Dallinga e Odgaard frenati dai rispettivi malanni. "Odgaard è al novantacinque per cento, Castro al cinquanta". Tradotto: tra lui e Dallinga, che deve fare i conti con la pubalgia, contro una delle difese più forti d’Europa oggi non c’è un ‘nove’ sano. "Abbiamo altre soluzioni", taglia corto il tecnico. Concetto che a maggior ragione vale per Simone Inzaghi, che in un colpo solo ha perso Thuram e ha un Arnautovic a mezzo servizio. "L’Inter oggi è una delle squadre più forti del mondo e da anni gioca a memoria. Speriamo che si svegli un po’ stanca dopo le fatiche col Bayern, ma sappiamo quello che ci attende: una squadra brava a fare tutto ma soprattutto capace di mettere a nudo le debolezze degli avversari". L’Italiano allenatore lo sa bene, avendo battuto i nerazzurri una sola volta in 9 precedenti (in aggiunta a 3 pareggi e 5 sconfitte). Ma la storia si fa oggi: il passato non conta.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su