Virtus e Andrea Costa Un derby rovente

Basket Botta e risposta fra i club per un gesto che avrebbe fatto il primo assistente giallonero alle provocazioni della tifoseria avversaria

di ANTONIO MONTEFUSCO -
12 settembre 2023
Virtus e Andrea Costa Un derby rovente

Virtus e Andrea Costa Un derby rovente

di Antonio Montefusco

Il derby di sabato non è ancora finito. Sul campo l’ha vinto la Neupharma Virtus Imola (punteggio finale 71-65). La stracittadina dopo il 40’ si è spostata dal parquet ai social. Ad aprire questo extra time il club biancorosso con un comunicato: "L’Andrea Costa Imola è a condannare con tale comunicato un fatto grave accaduto alla fine del derby di SuperCoppa. All’uscita delle squadre dal parquet, il primo assistente della formazione giallonera ha alzato il dito medio rivolgendosi, in modo offensivo, al nostro pubblico. Pubblico biancorosso costituito da sponsor, famigliari di staff e giocatori, e tifosi che seguono la propria squadra… Condanniamo però, i gesti offensivi di figure che rappresentano in primis le società. Gesti, a nostro parere, da evitare, in modo tale da non provocare inutilmente i tifosi dell’altra fazione", il testo integrale è sulla pagina Facebook del club biancorosso.

Un match dove la curva biancorossa ha inveito spesso contro la famiglia Domenicali espondendo anche striscioni di contestazione; dall’altra parte non sono mancate risposte e sfottò. Dopo qualche ora di riflessione, nella tarda serata di domenica è arrivata poi la risposta virtussina: "La Virtus si vede costretta a rispondere al post apparso sui canali ufficiali social dell’Andrea Costa nel quale si parla di un fatto grave accaduto nel dopo partita. Non ci risulta nessun comportamento anomalo di un nostro tesserato. Invitiamo la dirigenza dell’Andrea Costa a un confronto con la dirigenza Virtus, nel caso lo ritenesse opportuno, senza l’utilizzo dei social" questo è l’estratto della nota giallonera.

Due club della stessa città che usano i social per parlarsi, è un qualcosa di utopistico; sotto le note delle squadre si sono scatenati i commenti, e questo non aiuta di certo. Magari sarebbe stato più logico alzare il telefono e vedersi davanti ad una birra o un caffè. Guardarsi in faccia è sicuramente molto produttivo, ma anche la sede più adatta per chiarire un eventuale comportamento increscioso di uno dei protagonisti.

Si è preferito lavare i panni fuori dalla lavatrice e questo non giova al movimento del basket imolese. E’ pure sempre una partita di pallacanestro, finito il match ognuno per la sua strada rispettando l’altro. Lo scambio di comunicazioni dice chiaramente come non ci sia dialogo fra i due club. Avversari sul campo, certo, ma a volte discutere aiuta anche a crescere a risolvere le problematiche trovate lungo il cammino.

Le società dovrebbero essere le prime a dare l’esempio ai propri tifosi. Sui social, in campo e fuori. Un polverone che ha distolto l’attenzione dalla sfida agonistica andata in scena sabato sera al PalaRuggi. . La partita in un caso o nell’altro doveva finire lì.

Intanto dalla Lega Pallacanestro (Lnp) fanno sapere che non ci saranno provvedimenti per quanto accaduto (o non accaduto) nel post derby.

La Virtus Imola tornerà in campo domani sera, alle 20,30 nel secondo turno di SuperCoppa contro Vicenza, sempre al PalaRuggi.

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