Cagliari-Napoli, Conte: "Squadra forte e in crescita. Lukaku? Ecco perché l'ho voluto"

Il tecnico azzurro si gode il poker dei suoi all'Unipol Domus, ma con cautela: "Continuiamo a correre con il paraocchi, senza guardare gli altri"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
15 settembre 2024
Antonio Conte (Ansa)

Antonio Conte (Ansa)

Cagliari, 15 settembre 2024 - Nella conferenza stampa di presentazione del match Antonio Conte lo aveva detto: trovare la terza vittoria di fila, che sulla ruota di Napoli non usciva da un anno e mezzo, sarebbe stata un'impresa non scontata ma importante per lanciare un segnale. Di segnali i suoi azzurri a Cagliari ne lanciano addirittura 4 grazie a capitan Di Lorenzo, Kvaratskhelia, Lukaku e Buongiorno, per un poker che vale il momentaneo primato in classifica ma soprattutto una risposta netta dopo la debacle all'esordio di Verona.

Le dichiarazioni di Conte

 Da allora infatti il Napoli aveva vinto (e convinto a tratti) solo al Maradona: quale migliore cornice del mai banale Unipol Domus per scrollarsi di dosso la polvere del Bentegodi? "Questo è un campo molto difficile in ogni senso: penso pure al terreno di gioco, che era molto secco, e penso al vento, che cambiava le traiettorie dei tiri". Eppure, a cambiare in positivo la traiettoria del tiro di Di Lorenzo che ha stappato la partita era stata una deviazione amica, l'ennesimo episodio buono dell'ottimo inizio di campionato degli azzurri, che oggi hanno dovuto fare i conti con diversi ostacoli. "Abbiamo iniziato bene, ma l'interruzione ha spezzato il ritmo e ha faciliato i rossoblù. Ci hanno messo in difficoltà sulle palle lunghe e nei duelli corpo a corpo: in questo dobbiamo ancora crescere". Chi è cresciuto ulteriormente nelle due settimane di sosta è Lukaku, il pallino di mercato preteso da Conte che sta pagando i dividendi auspicati. "Romelu è un giocatore che ho voluto fortemente ovunque sia andato. E' forte fisicamente ma anche in progressione e lo diventerà ancora di più quando crescerà ancora di condizione. Per noi è un giocatore fondamentale come Kvaratskhelia, che mi auguro segni ancora tanti gol e che capisca ancora di più che da lui ci aspettiamo giocate belle ma anche tanta concretezza. Oggi non era la partita ideale per le caratteristiche sue e di Politano, ma in loro ho visto la determinazione buona che mi fa ben sperare". In effetti, essere pessimisti dopo un 4-0 esterno è un'impresa dura anche per un tecnico realista e concreto come quello salentino, ma restare con i piedi per terra dopo questa striscia positiva potrebbe esserlo ancora di più. Per ora Conte tra le righe predica calma, ma senza rinunciare a una coccola a una squadra che forse sta reagendo meglio del previsto al nuovo ciclo. "Questi ragazzi in passato non amavano sporcarsi le mani. Dopo la scorsa stagione, abbiamo dovuto fare questo switch e sicuramente la squadra è in crescita anche se si tratta di aspetti, compreso quello tecnico, non facili da impiantare. Ho un gruppo forte che ha capito ciò che chiedo: continuare a lavorare su cattiveria e attenzione - continua Conte - e oggi il risultato lo abbiamo raggiunto anche mantenendo la porta inviolata. Il processo di crescita è ancora in corso e dobbiamo continuare a correre con il paraocchi, quindi con velocità e senza guardare gli altri".

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