Champions League, la Juve strappa un pari tutto cuore in casa dell'Aston Villa

A Villa Park finisce 0-0: occasioni nitide per Digne (traversa) e Conceicao. Nel finale gol annullato a Rogers

di MATTEO AIROLDI
27 novembre 2024
Francisco Conceicao in azione durante Aston Villa-Juve

Francisco Conceicao in azione durante Aston Villa-Juve

Birmingham (Regno Unito), 27 novembre 2024 – A pochi giorni dal pari senza emozioni di San Siro, la Juventus rimedia un altro 0-0 anche in Champions League sul campo dell’Aston Villa. Un pari comunque molto prezioso per gli uomini di Thiago Motta, costretti anche al Villa Park a fare i conti con una grande emergenza infortunati, ma capaci di reggere l’urto della fisicità dei padroni di casa. Come accaduto contro il Milan, nel complesso, il match non ha regalato grandissime emozioni: nella prima metà di gara meglio l’inglesi che proprio allo scoccare del 45’ hanno colpito una traversa su punizione con Digne. La Juve ha però saputo reagire e rendere la pariglia ai “Villians” e nella ripresa è arrivata a un passo dal gol con il colpo di testa di Conceicao, fermato dall’inntervento miracoloso sulla linea di Martinez. Nel finale, poi, qualche brivido di troppo quando Rogers ha depositato in rete il pallone, ma non ha potuto gioire perché l’arbitro Jil Manzano ha giustamente annullato il gol per un fallo ai danni di Di Gregorio.

Le scelte di Motta ed Emery

Thiago Motta è costretto ancora una volta a fare i conti con una lunga lista di assenze che riducono soprattutto il reparto offensivo all’osso, ma non rinuncia al 4-2-3-1: tra i pali della porta bianconera Di Gregorio, protetto da una linea a quattro formata da Savona, Gatti, Kalulu e Cambiaso. Davanti alla difesa, invece, il tandem composto da Locatelli e Thuram, con Conceicao, Koopmeiners e Yildiz schierati sulla trequarti a supporto della punta che, viste le tante indisponibilità è Weah. Stesso modulo per l’Aston Villa di Unai Emery: davanti al “Dibu” Martinez ci sono i quattro difensori Cash, Torres, Diego Carlos e Digne. In mediana, invece Tielemans e Kamara. Davanti, infine, il terzetto di trequartisti composto da Bailey, Rogers e McGinn, schierati alle spalle di Watkins.

Primo tempo

Baricentro molto basso in avvio per la Juventus che prova sì a far girare il pallone con personalità ma deve fare i conti con la pressione alta dell’Aston Villa che schiaccia i bianconeri nella propria metà campo e al 14’, sugli sviluppi di un corner, crea il primo pericolo della gara con il colpo di testa di Pau Torres, che finisce di poco alto sopra la traversa. Le rare sortite offensive dei bianconeri sono affidate a un Conceicao decisamente frizzante con le sue accelerate sulla corsia di destra. Con il passare dei minuti, però, i padroni di casa riescono a prendere in mano il pallino del gioco guadagnando campo e al 36’ fanno correre qualche brivido sulla schiena della difesa juventina con il tiro scoccato dal centro dell’area su assist di Kamara da Watkins, su cui Di Gregorio sa farsi trovare pronto. Immediata la replica bianconera, affidata a Weah, che nell’insolita veste di punta si muove molto per non dare riferimenti e cercare il pallone e al 37’ sfiora l’incrocio dei pali con un destro dal limite dell’area. Velenosa anche la conclusione di Conceicao al 42’, ma la palla gol più nitida del primo tempo capita proprio allo scoccare del 45’ sui piedi di Digne che, direttamente da calcio di punizione fa vibrare l’incrocio dei pali a Di Gregorio battuto.

Secondo tempo

La ripresa comincia senza sostituzioni e seguendo il canovaccio del finale di primo tempo, con l’Aston Villa a fare la partita con un fitto fraseggio e la Juve a rimanere aggrappata ai guizzi di Conceicao che al 52’ semina il panico nella difesa avversaria e poi recrimina un rigore sul suo cross dal fondo (il braccio di Pau Torres è però attaccato al corpo e in posizione consona). L’occasione più nitida l’esterno portoghese se la divora al 65’ quando, sul corner battuto da Koopmeiners, viene perso dalla difesa inglese e tutto solo colpisce a pochi passi dalla porta avversaria ma trova sulla sua strada l’intervento miracoloso del “Dibu” Martinez che evita il gol con una parata di riflessi e talento sulla linea. Al 66’ arriva anche il primo cambio della partita: per un problema di natura muscolare, Savona è infatti costretto a lasciare il posto a Danilo, mentre pochi minuti più tardi l’Aston Villa rischia di far pagare a caro prezzo la precedente occasione bianconera con McGinn che dal cuore dell’area colpisce a botta sicura ma viene fermato dal provvidenziale intervento in spaccata di Locatelli. Per tentare di sbloccare una partita segnata da qualche fiammata individuale ma nel complesso tatticamente un po’ bloccata, Emery attinge dalla panchina inserendo prima Duràn e Barkley e poi Philogene, mentre Motta si gioca anche le carte Mangula e Fagioli. Grazie anche a forze più fresche in campo, il finale è vibrante e proprio all’ultimo respiro la Juventus rischia grosso quando Rogers deposita in rete il pallone. La gioia del gol degli inglesi dura però pochissimi istanti perché l’arbitro Jil Manzano annulla immediatamente la rete per un fallo di Diego Carlos su Di Gregorio e pochi secondi più tardi sancisce lo 0-0 con il triplice fischio finale.

Il tabellino

Aston Villa (4-2-3-1): Martinez; Cash, Torres, Diego Carlos, Digne; Kamara (dal 78’ Barkley), Tielemans; Bailey (dall’86’ Philogene), Rogers, McGinn; Watkins (dal 78’ Duran). All. Emery.

Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona (dal 66’ Danilo), Gatti, Kalulu, Cambiaso; Locatelli, Thuram (dall’86’ Fagioli); Conceicao, Koopmeiners, Yildiz (dall’82’ Mangula); Weah. All. Motta.

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