Milan-Stella Rossa, Fonseca attacca la squadra: "Non sono soddisfatto della prestazione"

Il tecnico rossonero: "Lavoro ogni giorno per fare bene, ma non tutti possono dire di fare lo stesso"

di Redazione Sport
11 dicembre 2024
Paulo Fonseca, allenatore del Milan

Paulo Fonseca, allenatore del Milan

Milano, 11 dicembre 2024 – La zampata di Abraham all’87’ salva il Milan che piega 2-1 la Stella Rossa e inanella la quarta vittoria consecutiva in Champions League raggiungendo quota 12 punti e portandosi a -1 dall'Inter. L’aspetto più positivo della serata dei rossoneri, che adesso possono credere davvero di entrare tra le prime otto, sono stati proprio i tre punti, perché la prestazione complessiva è stata nel complesso decisamente sottotono e appena sufficiente. Pur essendo partito bene, infatti, il Milan ha rischiato qualcosa di troppo sulla traversa colpita da Maksimovic al 17’. Uno spauracchio a cui i rossoneri, rimasti privi per infortunio di Morata e Loftus-Cheek, hanno reagito rialzando la testa e trovando il vantaggio grazie allo splendido gol di Leao al 42’. Nella ripresa, però, gli uomini di Fonseca sono rimasti vittima degli alti e bassi già visti più volte in questa stagione e hanno lasciato spazio a una Stella Rossa gagliarda e capace di pareggiare con l’ex Torino Radonijc al 67’. Nel finale, poi, la rete di Abraham che, come detto, ha salvato la situazione.

Un successo che arriva con una prestazione che non ha lasciato soddisfatto in primis mister Paulo Fonseca, apparso piuttosto deluso e sconsolato nel post-partita ai microfoni di Sky: “Sono una persona che non è mai soddisfatta soltanto per un risultato. Se me lo si chiede, dico che non posso essere soddisfatto per la prestazione della squadra. Lo sono per il risultato che era la cosa più importante. Abbiamo vinto, siamo in una buona posizione di classifica ma io sono così. Sono cose difficile da cambiare e a volte mi sento stanco di lottare contro queste situazioni. Per prima cosa devo parlare con la squadra per analizzare la partita e capire cosa è successo in campo. I ragazzi devono capire che questo non può succedere, ma le cose per me sono chiare. Non è una questione di tecnica o tattica. Siamo arrivati a questa partita che era decisiva per noi e ne usciamo con la sensazione di non aver fatto tutto per vincerla. La peggior sensazione per noi”. Ancora una volta, i rossoneri hanno dovuto fare i conti con gli alti e bassi nella stessa gara: “La nostra è come le montagne russe. Oggi facciamo bene e domani non si sa. È come lanciare una moneta e aspettare quello che cade. È impressionante. Io so che lavoro ogni giorno per conoscere meglio la squadra e fare bene. Non lo so se in squadra tutti possono dire la stessa cosa. Avevamo l’obbligo di arrivare qui e dare tutto per vincere ma non lo abbiamo fatto”.

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