Champions League, una grande Inter ferma il Manchester City: all'Etihad finisce 0-0

Inizia con un punto preziosissimo l’avventura dei nerazzurri in Europa. La squadra di Inzaghi ha bloccato la corazzata di Guardiola

di MATTEO AIROLDI -
18 settembre 2024
Grande prestazione dell'Inter all'esordio in Champions: fermato il City di Guardiola

Grande prestazione dell'Inter all'esordio in Champions: fermato il City di Guardiola

Manchester (Regno Unito), 18 settembre 2024 – Comincia con un preziosissimo punto in casa del Manchester City la Champions League dell’Inter, che si affaccia così verso il derby di campionato con grande fiducia: all’Etihad Stadium finisce 0-0 tra i Citizens e i nerazzurri, protagonisti di una gara di grande personalità e qualità. Gli uomini di Inzaghi hanno infatti saputo reagire al buon inizio del City puntando sulle ripartenze che hanno portato Thuram, Darmian, Calhanoglu e Carlos Augusto vicini al gol. Dall’altra parte, però, i padroni di casa non sono certo stati a guardare e, pur faticando a scardinare il forziere difensivo nerazzurro, hanno replicato con le occasioni create da Haaland, De Bruyne e Savinho. Il canovaccio di gara è rimasto invariato nella ripresa, in cui l’equilibrio anche in termini di opportunità ha continuato a regnare sovrano. Soltanto nell’ultimo spicchio di gara il City è riuscito ad alzare i giri del motore riprendendo in mano il pallino del gioco e creando qualche pericolo dalle parti di Sommer con Gundogan. La retroguardia interista non si è però fatta intimorire e ha retto l’urto mettendo al sicuro il pari.

Le scelte di Guardiola e Inzaghi

Inzaghi conferma il collaudatissimo 3-5-2 ma con qualche sorpresa nell’undici titolare: nel terzetto di centrali di difesa davanti a Sommer, c’è Bisseck a fare reparto con Acerbi e Bastoni. Vista l’indisponibilità di Dimarco, sulla corsia di sinistra Carlos Augusto viene confermato tra i titolari dopo essere partito da centrale contro il Monza; sull’out opposto, invece, agisce Darmian. A centrocampo, poi, si rivede Barella, al fianco di Calhanoglu e Zielinski, ma la sorpresa più grande è in attacco dove Inzaghi tiene in panchina Lautaro e lancia Taremi al fianco di Marcus Thuram. Guardiola si affida invece a un 4-3-3 a trazione anteriore: in porta c’è Ederson, che ha davanti a sé il quartetto difensivo formato da Lewis, Dias, Akanji e Gvardiol. De Bruyne e Rodri – alla prima da titolare in stagione – sono le mezzali ai lati di Bernardo Silva. Nel tridente al fianco di Haaland e Grealish, infine, c’è invece un po’ a sorpresa il ventenne Savinho.

Primo tempo

Pressing alto in fase di non possesso e fitto fraseggio sono i marchi di fabbrica con cui il City cerca di impostare la partita. L’Inter non si lascia comunque intimorire e replica con coraggio, affidandosi alle ripartenze e creando diverse situazioni potenzialmente pericolose con Thuram, Darmian e Calhanoglu. Al 19’ arriva però anche il primo squillo di Haaland che a centro area, su cross di Savinho, non riesce di tresta a dare forza al pallone, il quale finisce docile tra i guanti di Sommer. Cinque minuti più tardi è invece l’attaccante brasiliano a sparare la palla alle stelle con una conclusione al volo su traversone d’esterno di De Bruyne – molto attivo sulla catena di sinistra – e a divorarsi il vantaggio. È proprio sulle corsie esterne che il City manovra maggiormente per sviluppare il proprio gioco e al 36’ crea la sua terza occasione ancora con Haaland, il quale dal limite strozza troppo il tiro che si spegne di poco sul fondo. L’Inter non si lascia però intimorire e sale di colpi nuovamente con grande personalità dopo la mezz’ora di gioco, affacciandosi pericolosamente e più volte dalle parti di Ederson: sfila a lato del palo per pochi centimetri la conclusione dal limite dell’area di Thuram al 41’. È invece molto attento, grazie anche all’ottima chiusura di Calhanoglu, Sommer su De Bruyne, mentre Carlos Augusto proprio allo scadere chiama in causa Ederson che risponde presente e mantiene invariato il risultato.

Secondo tempo

Dopo l’intervallo, Guardiola decide di attingere dalla panchina e rivoluziona i reparti esterni gettando nella mischia Gundogan e Foden per De Bruyne e Savinho. E proprio Foden si presenta in partita con un tiro a giro che sfiora l’incrocio dei pali della porta nerazzurra. La replica dell’Inter è affidata a una fulminea ripartenza, al culmine della quale Taremi serve in ottima posizione Darmian che perde però il tempo per arrivare alla conclusione. Giocate che tengono alto il livello di fiducia degli uomini di Inzaghi che restano molto compatti in copertura e in fase di gestione del pallone mostrano un’eccellente fluidità. Per aumentare i giri del motore, a 25’ dalla fine, Inzaghi si gioca anche le carte Mkhitaryan e Lautaro Martinez, ma è il City al 69’ a farsi rivedere velenosamente dalle parti di Sommer con Foden al culmine di uno scambio con Gundogan. La pressione e la mole di gioco dei Citizens – che provano ad alzare i ritmi – nel frangente tornano a crescere e allora Inzaghi decide di coprire maggiormente il lato destro del campo con la freschezza di Pavard e Dumfries. L’olandese è subito protagonista perché al 76’ serve con un traversone rasoterra Mkhitaryan che dal cuore dell’area calcia la palla alta sopra la traversa. Una fiammata che dà la scossa agli uomini di Guardiola che nello spicchio finale, grazie anche alla freschezza di Doku, si prendono qualche rischio attaccando a testa bassa e creano pericoli dalle parti di Sommer con la frustata di Gvardiol e il colpo di testa di Gundogan su cross dello stesso difensore croato. La roccaforte difensiva nerazzurra riesce a resistere fino all’ultimo assalto, in cui Gundogan con un inserimento perfetto ci riprova con un altro stacco di testa che non inquadra però lo specchio della porta avversaria

Il tabellino

Manchester City (4-3-3): Ederson; Lewis, Dias, Akanji, Gvardiol; De Bruyne (dal 46’ Gundogan), Rodri, Bernardo Silva (dal 79’ Doku); Savinho (dal 46’ Foden), Haaland, Grealish. All. Guardiola.

Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck (dal 74’ Pavard), Acerbi, Bastoni; Darmian (dal 74’ Dumfries), Barella, Çalhanoglu (dall’82’ Frattesi), Zielinski (dal 65’ Mkhitaryan), Carlos Augusto; Thuram (dal 65’ Lautaro Martinez), Taremi. All.: Inzaghi.

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