Champions League, Fonseca: "Avvio troppo soft. Siamo migliorati con i cambi"

L’allenatore del Milan dopo il match con il Bruges: "Camarda? Non si deve scoraggiare per il gol annullato. Ne segnerà tanti"

di MATTEO AIROLDI -
22 ottobre 2024
Paulo Fonseca, allenatore del Milan (Ansa)

Paulo Fonseca, allenatore del Milan (Ansa)

Milano, 22 ottobre 2024 – Esulta il Milan che, dopo i ko contro Liverpool e Bayer Leverkusen, raccoglie i primi tre punti della stagione in Champions League battendo 3-1 a San Siro il Club Bruges. Decisive sono state le coraggiose scelte operate nella ripresa da mister Paulo Fonseca: l’approccio rossonero è stato troppo soft e nei primi minuti il Bruges è andato a più riprese vicino al gol. Una rete trovata invece da Pulisic, direttamente da calcio d’angolo, al 34’. Nonostante il vantaggio e la superiorità numerica per l’espulsione di Onyedika prima dell’intervallo, il Milan in avvio di ripresa ha subito il pari belga da Sabbe. Una scossa che ha portato Fonseca ai cambi che si sono rivelati poi la chiave del successo del Milan: i neoentrati Okafor e Chukwueze hanno infatti servito gli assist che un sontuoso Reijnders ha trasformato nei gol del 2-1 e del definitivo 3-1. Un risultato che avrebbe potuto essere ancor più rotondo se Francesco Camarda non fosse partito in leggerissimo fuorigioco nell’azione che lo ha portato al 4-1 siglato di testa e poi annullato.

Proprio al classe 2008 ha dedicato parole al miele mister Paulo Fonseca ai microfoni di Sky Sport: “Penso che Francesco e la squadra avrebbero meritato il quarto gol. Il gol è stato annullato ma è stato comunque un momento molto bello per un giovane che merita di stare qui, in questo gruppo, perché ha lavorato tanto per avere questa opportunità. Mi è dispiaciuto ma lui farà tanti gol in futuro. Non deve essere deluso perché questo è solo un inizio”. Il tecnico portoghese ha quindi sottolineato l’inizio troppo soft e i notevoli miglioramenti dopo i cambi: “Abbiamo giocato senza intensità. Abbiamo iniziati senza intensità, con la circolazione di palla troppo lenta. Non abbiamo capito cosa fare contro una squadra che gioca bassa in difesa. Con gli ingressi di Okafor e Chukwueze la partita è cambiata. Hanno portato maggiore energia e intensità. Dopo il secondo gol abbiamo fatto cose molto buone”. Nonostante la sostituzione, però, non c’è bocciatura per Leao: “Non c’è nessun problema con Rafa. Non è stata una punizione. Ho capito che avevamo bisogno di Okafor e Chukwu. Rafa deve vedere questi cambi con la giusta normalità e lavorare per aiutare la squadra come tutti i giocatori”. Almeno inizialmente, la superiorità numerica non ha portato frutti: “La nostra intenzione era di fare meglio già in 11 contro 11, a maggior ragione in superiorità numerica. Penso che fino al secondo gol non siamo stati abbastanza aggressivi. Dopo sì, abbiamo visto una squadra che pressava più in alto e che ha condizionato un’avversaria a cui piace giocare. Dobbiamo essere più aggressivi in pressione”. La chiosa: “Credo che siamo migliorati con lui e Okafor, ma soprattutto quando Pulisic è andato a giocare più in mezzo, non da esterno. Lui sull’esterno non ha la preponderanza che ha in mezzo alla trequarti. Quando abbiamo cambiato credo che la squadra sia stata completamente diversa”. Ora testa al Bologna: “Non l’ho ancora studiato. Ora lo farò e cercherò di capire chi schierare per affrontare una squadra difficile come il Bologna.

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