Real Madrid-Napoli 4-2: qualificazione agli ottavi di Champions rinviata per gli azzurri

I partenopei, in gol con Simeone e Anguissa, cadono al Bernabeu per mano di Rodrygo, Bellingham, Paz e Joselu: intanto lo Sporting Braga pareggia: al Maradona il match verità

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
29 novembre 2023
Rodrygo del Real festeggia dopo il gol contro il Napoli in Champions (Ansa)

Rodrygo del Real festeggia dopo il gol contro il Napoli in Champions (Ansa)

Madrid (Spagna), 29 novembre 2023 - Complice una situazione di classifica nel Gruppo C di Champions League positiva per entrambe le squadre, Real Madrid e Napoli si sfidano a viso aperto fin dalle prime battute, quelle che vedono Simeone gelare il Bernabeu e Rodrygo rianimarlo praticamente quasi all'istante. Poi i blancos, che veleggiano a punteggio pieno, si portano avanti col solito Bellingham prima che Anguissa pareggi i conti all'alba della ripresa, nella coda della quale Paz firma il 3-2 anche grazie a una parata imperfetta di Meret, lettalmente miracoloso fino a quel momento: il poker lo cala poi in pieno recupero Joselu, in precedenza protagonista di tantissime occasioni cestinate. Nell'altra partita del girone intanto Sporting Braga e Union Berlino pareggiano 1-1 (vantaggio ospite di Gosens e pareggio di Djalo): un risultato che rinvia il discorso ottavi di finale all'ultima giornata, quella che al Maradona metterà di fronte azzurri e portoghesi.

Le formazioni ufficiali

Mazzarri sceglie un 4-3-3 aperto da Meret, con Di Lorenzo, Rrahmani, Natan e Juan Jesus in difesa: a centrocampo ci sono Anguissa, Lobotka e Zielinski, mentre la linea di attacco annovera Politano, Simeone e Kvaratskhelia. Ancelotti risponde con un 4-4-2 che tra i pali prevede Lunin, protetto da Carvajal, Rudiger, Alaba e Mendy: in mezzo al campo si piazzano Valverde e Kroos, mentre sulle corsie figurano Ceballos e Bellingham, con Diaz e Rodrygo in avanti.

Primo tempo

 Il Napoli parte con coraggio e prova a costruire la prima azione sull'asse Juan Jesus-Kvaratskhelia: la sventagliata di quest'ultimo però è troppo profonda sia per Anguissa sia per Politano. Dall'altro lato si fa vedere Bellingham, subito stoppato da Di Lorenzo: proprio quest'ultimo al 9' propizia il tap-in vincente di Simeone che beffa Lunin, la cui parata arriva ben oltre la linea di porta. La gioia degli azzurri però dura pochissimo, perché all'11' Lobotka perde una sanguinosa palla a centrocampo che arriva a Diaz, che a sua volta serve Rodrygo, il cui destro si spegne nell'angolino alle spalle di Meret. I padroni di casa insistono e al 14' sfiorano il sorpasso completo con Bellingham, che dialoga con Carvajal prima di sparare alle stelle la palla di ritorno. Gli ospiti entrano in una fase di profonda sofferenza che al 22' sfocia nel 2-1 firmato dal Real e in particolare proprio da Bellingham, che sbuca alle spalle di Natan e incorna in rete il preciso cross di Alaba. Stavolta la reazione del Napoli non si fa attendere e arriva già al 24', quando Simeone va a un passo dalla doppietta con una botta di tutta potenza che infatti Lunin disinnesca a fatica. Gli azzurri provano a rimettere la testa fuori dal guscio ma si espongono alle ripartenze dei blancos, che allo scoccare della mezz'ora sfrecciano con Rodrygo, che apparecchia per Diaz, che da ottima posizione spara fuori. I ritmi calano perché in fondo, per il momento, entrambe le squadre stanno raggiungendo i propri obiettivi: il Real Madrid sta conducendo, imponendosi ulteriormente come forza del girone e dell'intera competizione e il Napoli, complice il successo dell'Union Berlino a firma di Gosens in casa dello Sporting Braga, che gioca anche con un uomo in meno, è virtualmente agli ottavi di finale con una giornata di anticipo. Eppure, al 47' Zielinski prova a cambiare il copione della serata con un sinistro propiziato da un suggerimento di Politano: la sfera, deviata, sorvola di poco la traversa. L'ultima chance della prima frazione è firmata da Diaz, che spara di un soffio fuori l'imbeccata di Carvajal: poco male per il Bernabeu, che per il momento può godersi l'en plein della propria squadra del cuore.

Secondo tempo

 La ripresa si apre con la staffetta preannunciata in conferenza stampa da Mazzarri: fuori Simeone, che comunque il suo lo ha fatto e dentro Osimhen, che ha bisogno di mettere minuti nelle gambe. La sostituzione più attesa non è l'unica novità del secondo tempo, perché al 47' Anguissa pareggia i conti con un destro potente che non lascia scampo a Lunin, che poco prima, sul precedente cross del camerunese su suggerimento di Di Lorenzo, era stato schermato dal corpo di Ceballos. Poco dopo gli azzurri avrebbero anche la palla del potenziale sorpasso con un contropiede ordito da Anguissa, Kvaratskhelia e Osimhen, ma il suggerimento in mezzo di quest'ultimo è impreciso. La sfida entra in una fase praticamente senza i rispettivi centrocampi e con entrambe le formazioni intente a ripartire in velocità senza tuttavia il giusto cinismo. Anche Ancelotti cambia: fuori Ceballos e dentro Joselu, che subito si fa vedere (senza precisione) dagli sviluppi di un corner. Al 63' i rimpianti del neo entrato, totalmente dimenticato dalla difesa ospite, sono ben maggiori quando colpisce di coscia un cross di Mendy all'altezza del secondo palo. Le sostituzioni continuano: Ancelotti inserisce Paz per un esausto Diaz, mentre Mazzarri lancia Elmas per Zielinski, colpito duro da Rudiger. Al 68' Osimhen ritrova il gol ma solo per una manciata di secondi a causa della posizione di fuorigioco rilevata sul suggerimento di Politano. Al 77' Meret è superlativo sull'incornata di Rudiger, servito da Bellingham, che ancora una volta si era fatto beffe di Juan Jesus. Poco dopo quest'ultimo viene superato da Rodrygo, che mette in mezzo un cross stavolta smanacciato così così dal portiere ospite: la palla diventa buona per Joselu, la cui rovesciata si rivela però imprecisa. Il nuovo entrato continua a sciupare e lo fa anche al 79', mandando di testa incredibilmente sul fondo la risposta di Meret sulla precedente sventola di Bellingham. Mazzarri cerca di coprirsi inserendo Cajuste per Politano, ma la missione fallisce quando all'84' Paz riporta avanti il Real con una botta mancina dalla distanza che piega le mani di Meret. Mazzarri non ci sta e getta nella mischia Zanoli per Juan Jesus e Raspadori per Lobotka, mentre Ancelotti toglie l'infortunato Rodrygo e Mendy e si affida a Vazquez e Nacho. Al 92' riprende la saga degli sprechi di Joselu, stasera grande alleato del Napoli, che stavolta sciupa un cross al bacio di Carvajal prima di farsi perdonare 2' dopo su suggerimento di Bellingham: è il guizzo che fissa il risultato sul definitivo 4-2 che, complice l'1-1 tra Sporting Braga e Union Berlino (con Djalo a impattare la rete di Gosens), rinvia il discorso ottavi per gli azzurri all'ultimo match, quello in casa proprio contro i portoghesi.  

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