Il Milan vince in rimonta, Theo Hernandez e Leao ribaltano il Como. Primo successo per Conceicao

Finisce 1-2: i rossoneri giocano male per oltre un'ora e vanno sotto con Diao, poi l’esterno francese e l’attaccante firmano il successo

di MANUEL MINGUZZI
14 gennaio 2025
L'esultanza di Leao dopo il gol che ha regalato la vittoria al Milan

L'esultanza di Leao dopo il gol che ha regalato la vittoria al Milan

Como, 14 gennaio 2025 – È partita la rincorsa alla Champions League per il Milan. La squadra di Conceicao, soffrendo, passa a Como in rimonta e si porta a casa tre punti preziosi per rilanciarsi in zona Europa. E' il primo successo in campionato per il neo tecnico dopo il trionfo in Supercoppa. Theo, girata fortunosa, e Leao, scavetto, firmano il sacco al Sinigaglia nella ripresa dopo il vantaggio di Diao. Problemi in vista Juve, Pulisic e Thiaw infortunati, Morata sarà squalificato, ma intanto i rossoneri incamerano tre punti preziosi che possono rappresentare una piccola svolta stagionale, ma sotto il profilo del gioco il tecnico portoghese dovrà ancora lavorare perché per un'ora abbondante il Como si era fatto preferire. Milan a quota 31, a meno un dalla Fiorentina e a meno cinque dalla Lazio quarta.

La partita

Fabregas lancia Diao e Strefezza a sostegno di Cutrone, l’ex di turno, mentre Conceicao punta sul tridente Pulisic, Morata, Leao, con il rientro di Bennacer tra i mediani titolari. Il Milan prova a fare la partita, sfruttando ovviamente Leao che ha il primo lampo dopo quattro minuti, ma Royal non è altrettanto lesto. Il Como è subito vivo e risponde con Strefezza che chiama in causa Maignan. Partita apprezzabile. E’ sempre Leao il fulcro degli ospiti e al 9’ il portoghese appoggia per Fofana che col piattone fa il solletico. I lariani sono comunque propositivi e il neo innesto Diao dimostra di non avere paura del calcio italiano, con Strefezza sempre pronto a sorreggerlo con la sua vivacità e Fadera a strappare dalla parte opposta. Il Milan ha qualche spazio anche in ripartenza e il match sembra scorrere su binari aperti da una parte e dall’altra senza eccessivo tatticismo. La brutta notizia per Conceicao è l’ammonizione di Morata, che era diffidato e salterà la Juve. Leao, comunque, inventa ancora e al 22’ smarca Reijnders, che spreca di piatto facendosi murare da Butez. I rossoneri non sfruttano il contropiede quando il Como si sbilancia e Morata sbaglia un facile appoggio in verticale per Reijnders che si sarebbe involato a rete. Dall’altra parte il Como gioca alto e con grande intensità, questo permette di tenere egregiamente il campo e di impensierire la fase difensiva del diavolo. Gli uomini di Fabregas creano una grande occasione nel finale di tempo con una rubata di Da Cunha che apre per Strefezza, ma il numero sette sceglie assist per Cutrone, sbagliato, piuttosto che la conclusione. Al 39’ un Milan in difficoltà rischia ancora, con un lancio in verticale per Fadera che anticipa Maignan in uscita senza trovare l’angolo giusto per battere a rete. Arriva un’altra brutta notizia per i rossoneri che perdono anche Pulisic per infortunio muscolare al bicipite femorale. La fortuna di Conceicao è il duplice fischio per l’intervallo: il Milan ha bisogno di riorganizzarsi.

La rimonta

Cambi per la ripresa. Fabregas sceglie il neo acquisto Caqueret al posto di Strefezza, per un problema fisico, mentre Conceicao va con Abraham, Jimenez e Musah, segno che il primo tempo non gli è esattamente piaciuto. Lo spartito, però, non cambia, il Como resta molto aggressivo sulla palla e il Milan non trova le linee di gioco giuste, soprattutto sulle tempistiche della giocata, per imbastire una manovra di qualità utile. Il Milan ha una occasione al 52’, ed è sempre Leao a creare e inventare con una progressione di 40 metri per poi innescare Jimenez che viene fermato da Butez con il piede. I rossoneri faticano tremendamente a uscire dal pressing e le poche volte che ci riescono è per via di situazioni individuali, mentre dietro fioccano i gialli per arginare un Como scatenato con un Da Cunha padrone del centrocampo. Le difficoltà rossonere sono evidenti e i padroni di casa trovano il meritato vantaggio attorno all’ora di gioco. Inizia Da Cunha, rifinisce Caqueret e finalizza Diao, con un sinistro fulminante sul primo palo. Sinigaglia in festa. Il Milan si getta immediatamente in avanti alla ricerca dell’azione, ma il Como regge l’urto con grande accuratezza nella chiusura degli spazi centrali. Tuttavia, come un fulmine a ciel sereno, gli ospiti impattano al 70’ su sviluppi da corner: battuta di Reijnders, sponda di Gabbia, che ha sostituito Thiaw infortunato, mischia e girata sporca mancina di Hernandez che si tramuta in pallonetto a scavalcare Butez. Conceicao fiuta l’odore della rimonta e sceglie Camarda per il quarto d’ora finale al posto di Fofana. Il diavolo allora la ribalta totalmente nel giro di sei minuti, quando Abraham pesca splendidamente la verticale per Leao: scavetto e 1-2 al 76’. Sono 30 gol in maglia rossonera per Theo, è il miglior difensore della storia del Milan per gol segnati. Il Como prova a riprenderla, ma lo fa con confusione e imprecisione, più di cuore che di testa e la lucidità viene meno. Spiovono palloni in area rossonera, senza successo, mentre gli ospiti hanno praterie in contropiede che non sfruttano. La mossa di Fabregas è Gabrielloni per il tutto per tutto. L’occasione c’è all’86’, sempre da palla ferma, con una puntata di Cutrone, dopo centro teso di Kempf, che trova la reattività di Maignan a salvare il risultato. Como iperoffensivo con anche Belotti e Verdi per i minuti di recupero e gli assalti si fanno insistenti, con spioventi che spaventano la retroguardia rossonera ma la rete non si gonfia. L’ultima palla è buttata da Kempf. Conceicato trova dunque la prima vittoria in Serie A e avvicina le zone europee della classifica.

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