L’Atalanta domina a Empoli 0-5: messaggio Scudetto a Inzaghi e Conte

C’è anche la Dea per il tricolore, dominio a Empoli con un Lookman stratosferico (doppietta): 0-5 e Atalanta a meno tre dall’Inter

di MANUEL MINGUZZI
23 febbraio 2025
Ademola Lookman festeggia durante Empoli-Atalanta (Ansa)

Ademola Lookman festeggia durante Empoli-Atalanta (Ansa)

Empoli, 23 febbraio 2025 – L’Atalanta manda un messaggio Scudetto. La Dea reagisce all’eliminazione in Champions League e domina a Empoli, trascinata da un Lookman stellare nonostante le recenti polemiche con Gasperini. La vittoria per 0-5 è aperta da un cross deviato di Zappacosta, che poi segnerà il quinto, ma la superiorità e la qualità della Dea sono state evidenti e tra Retegui - solita zampata a centro area, e Lookman (doppietta con dribbling al portiere e superbo contropiede) - si è aperto il divario con un Empoli sotto pressione per essere finito in zona calda. Non c’è stata partita e la chiamata di Gasp verso Inzaghi e Conte è chiara: Dea a meno tre.

Atalanta superiore

D’Aversa lancia Kouame dal primo minuto, con Esposito a supporto. In casa Atalanta pace fatta con Lookman che è titolare nel tridente con Retegui e De Ketelaere. L’Atalanta parte subito forte e aggressiva e dopo due minuti Bellanova ha una bella chance ma calcia a lato, reclamando rigore per un intervento di De Sciglio. Mariani e il Var non concordano. Al 5’ ci prova Zappacosta da fuori, Silvestri è attento. Il portiere empolese vive i primi minuti in apnea perché sul corner successivo sbuca la testa di Dijmsiti e c’è la seconda parata importante nel giro di sessanta secondi. La prima occasione per i padroni di casa arriva al 15’ con l’imbeccata per Kouame, che brucia Dijmsiti ma trova la reattività di Carnesecchi. Dopo una fase iniziale di marca orobica, il match sembra dipanarsi su uno spartito più equilibrato, anche se l’Atalanta dà spesso l’impressione di poter fare male, sfruttando ovviamente l’uno contro uno di Lookman. L’Empoli sale comunque di tono nella fase centrale di tempo, anche non disdegnando il recupero alto per mettere pressione alla manovra bergamasca, ma la verve dura poco. Serve un episodio alla Dea, accade al 27’. L’azione insistita porta Zappacosta a crossare dal lato corto di sinistra e sulla traiettoria arriva Gyasi, che devia imparabilmente per l’incolpevole Silvestri: 0-1 al 28’. L’Empoli rischia di sbandare, anzi lo fa, e l’Atalanta ha l’occasione per il raddoppio un minuto dopo, quando Lookman parte in contropiede due contro uno ma non trova Retegui, poi irrompe Pasalic con il sinistro che sibila a lato del palo. Poco dopo altra occasione. Posch svetta sugli sviluppi di un corner ma Silvestri compie un prodigio. Il gol è nell’aria, le chance concesse dall’Empoli sono troppe, e sull’angolo successivo c’è il solito Retegui sul secondo palo per il suo ventunesimo centro stagionale. Quello del Castellani diventa un monologo atalantino, con ritmo, intensità, aggressione continua e palloni che arrivano senza sosta dalle parti di Silvestri, che fa il suo mentre la difesa no. Infatti, al 43’ la qualità della Dea propizia il terzo. Retegui si destreggia bene e imbuca per Lookman, che salta Silvestri con una finta e deposita in rete il tris. Partita in ghiaccio. Un sussulto empolese giunge sul finire di tempo quando tutta l’Atalanta si dimentica inspiegabilmente Cacace, ma il destro sfila malamente a lato.

Lookman in contropiede

La ripresa si apre con l’Empoli che prova a riaprire i conti. La punizione di Henderson sfila non lontano dal palo difeso da Carnesecchi, ma l’impresa di rimontare tre gol alla Dea appare comunque impossibile. Infatti non accade. L'Atalanta può anche sfruttare il contropiede, dovendo l’Empoli scoprirsi per cercare un improbabile recupero del match, e con gli uomini di gamba e qualità Gasperini può banchettare. Henderson ci prova ancora al 52’ con un tiro a giro che fa la barba al palo. Fuoco di paglia, ovviamente, perché alla prima ripartenza in campo aperto Lookman non si fa pregare, punta Cacace e scarica il mancino vincente che sigla il poker. Se ci fossero stati dubbi sul risultato ancora in bilico il nigeriano li ha fugati. Di fatto, il match del Castellani è finito e per i padroni di casa c’è solo da salvare la faccia. Inoltre, i risultati delle altre partite pongono gli empolesi nella difficile situazione di trovarsi in zona retrocessione, cosa che praticamente non era mai successa visto l’inizio di campionato da sei risultati utili consecutivi. D’Aversa prova in ogni modo a dare linfa ai suoi e sceglie Colombo e Sambia attorno all’ora di gioco, tuttavia la partita è compromessa e l’Atalanta dà sempre l’impressione di poter fare male ogni volta che riparte. Gasp ruota gli uomini cardine e concede riposo a De Ketelaere e Dijmsiti che fanno posto a Ederson e Toloi. L’Empoli ha un sussulto con Grassi che di testa trova l’opposizione sulla linea di Kolasinac a Carnesecchi battuto. D’Aversa ha capito che non c’è niente da fare e allora sceglie di far esordire il giovane classe 2008 Campaniello, che potrà ricordarsi per sempre questo momento. L’Atalanta, invece, non cala il ritmo ed Ederson ci prova da fuori, palla alta, ma al 75’ arriva il quinto, che punisce oltremodo l’Empoli. Zappacosta è troppo libero di fare ciò che vuole e la sua serpentina finisce con un destro preciso in buca d’angolo: 0-5. Dalla parte opposta, la serata di Campaniello sarebbe potuta diventare magica, quando Colombo lo smarca davanti a Carnesecchi ma il giovane empolese, col passo lungo, spara alto. Al 76’ Gasp toglie Lookman, con cui c’è una tregua, ma i due si ignorano alla sostituzione. Resta il gelo anche se in campo ognuno fa il suo. Non c'è altro da segnalare. L'Atalanta addomestica senza patemi il finale di partita e si gode una vittoria che la issa a soli tre punti dalla vetta, peraltro con l'imminente scontro diretto tra Napoli e Inter. E' il messaggio Scudetto di Gasp. L'Empoli, invece, piomba nella paura e ora è terzultimo a meno due dal Parma vittorioso sul Bologna.

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