Fiorentina ko a Verona: decide Bernede nel recupero. Paura per Kean

Tre punti d'oro per gli scaligeri e terzo ko di fila per i toscani, in apprensione per Kean (uscito in barella a mezz'ora dalla fine dopo uno scontro con un avversario)

di MATTEO AIROLDI
23 febbraio 2025
L'infortunio a Moise Kean durante Verona-Fiorentina (Ansa)

L'infortunio a Moise Kean durante Verona-Fiorentina (Ansa)

Verona, 23 febbraio 2025 – Un gol in pieno recupero di Antoine Bernede condanna la Fiorentina al terzo ko di fila ma soprattutto regala tre punti d’oro in chiave salvezza all’Hellas Verona che al Bentegodi si impone per 1-0 sui viola. Tre punti figli del grande spirito e dell’estrema compattezza mostrati dai gialloblù che, dopo aver corso qualche rischio ad inizio gara, hanno saputo prendere le misure della Fiorentina imbrigliandola con una difesa molto attenta. Nella ripresa, poi, i padroni di casa sono saliti di tono anche in fase offensiva, puntando sulla loro velocità in campo aperto e creando buone opportunità con Sarr e Dawidowicz. Messa alle corde e rimasta senza Keanuscito in barella dopo essersi accasciato al suolo a seguito di uno scontro fortuito con un avversario – la Fiorentina ha cercato timidamente di reagire con un’incursione in area di Zaniolo ma nulla ha poi potuto quando in pieno recupero il neoentrato Bernede ha vinto un rimpallo con Marì, saltato Comuzzo e insaccato la rete decisiva.  

Le scelte di Zanetti e Palladino

Opta per la difesa a tre Paolo Zanetti, che schiera il suo Hellas Verona con il 3-4-2-1: tra i tre centrali a protezione di Montipò torna Dawidowicz che fa reparto assieme a Coppola e all’altro braccetto Valentini. Faraoni e Tchatchoua si prendono carico delle due fasce, con Niasse e Duda a completare il centrocampo. Dietro alla punta Sarr agiscono invece Suslov e Livramento. Resta fedele al collaudatissimo 4-2-3-1 il tecnico della Fiorentina Raffaele Palladino: al centro della difesa viola torna Comuzzo, schierato al fianco di Ranieri e con Dodò e Parisi sulle corsie laterali. A formare la diga in mediana ci sono invece Cataldi e Mandragora. Davanti, infine, spazio alla fantasia di Zaniolo, Beltran e Folorunsho, che hanno il compito di supportare la punta Kean, tornato titolare dopo aver scontato la squalifica.

Primo tempo

Gli uomini di Palladino non perdono tempo e al primo affondo, dopo meno di 5’, creano già una prima colossale occasione con con Kean che su cross di Folorunsho colpisce il pallone di testa dal centro dell’area e chiama subito in causa Montipò, il quale sa però farsi trovare pronto e blocca il pallone sulla linea. Un primo campanello d’allarme per l’Hellas che nel quarto d’ora iniziale soffre molto i ritmi alti imposti dai viola ma poi riescono a prendere le contromisure per non concedere spazi e imbrigliare la manovra avversaria. I ritmi di gioco, di conseguenza finiscono con l’abbassarsi e questo aiuta e non poco la squadra di Zanetti che al 22’ ci provano con la staffilata dalla distanza di Sarr, su cui De Gea sa farsi trovare pronto deviando il pallone in calcio d’angolo. La gara prosegue così tra i binari dell’equilibrio e senza ulteriori, grandi opportunità, con il Verona che continua a chiudere gli spazi per le giocate in verticale della Fiorentina e non lascia spazio di manovra agli attaccanti avversari, i quali ricevono pochissimi palloni addomesticabili. I viola, di conseguenza, devono attendere i minuti conclusivi della prima frazione per farsi rivedere dalle parti di Montipò con la girata di Kean che non riesce però a dare la giusta forza al pallone.

Secondo tempo

Dopo l’intervallo, l’Hellas torna in campo con piglio molto deciso e prova a trovare spazi, mettendo sotto pressione la difesa viola e creando una buona opportunità con il tiro cross di Livramento, al 56’, che esce di poco sul fondo. I piani della Fiorentina rischiano di scompaginarsi ulteriormente poco dopo il 60’ quando Kean, dopo essere stato medicato per un duro colpo al volto, deve lasciare il campo in barella creando non poca apprensione in un Bentegodi che lo applaude al momento dell’uscita dal rettangolo di gioco. L’attaccante è stato portato in ospedale dove gli è stato diagnosticato un trauma cranico. La sua situazione non desta particolari preoccupazioni.  Al suo posto dentro Fagioli assieme Richarson (subito ammonito) che subentra invece a Mandragora, con Beltran che passa di fatto al ruolo di “falso nove”. È però il Verona a riuscire a ripartire meglio e a creare la prima, vera occasione da rete della ripresa con il colpo di testa di Dawidowicz che sfila sul fondo per pochi centimetri. La girandola di cambi dei viola continua con gli innesti di Ndour e Marì, mentre, a un quarto d’ora dalla fine, Zanetti getta in mischia Oyegoke e Mosquera per Faraoni e Sarr. Nonostante le sostituzioni operate da Palladino, però, è sempre il Verona a mettere in campo maggiore brillantezza, sia in difesa, dove gli scaligeri chiudono ogni pertugio con accortezza, sia in attacco, dove si cercano giocate in velocità. Gli sforzi dei gialloblù vengono così premiati in pieno recupero quando il neoentrato Bernede vince un rimpallo in piena area di rigore con Marì, evita l’intervento in scivolata di Comuzzo e di destro infila in rete il gol partita. Il tabellino: Hellas Verona (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Coppola, Valentini; Faraoni (dal 77’ Oyegoke), Niasse, Duda, Tchatchoua; Suslov, Livramento (dal 71’ Bernede); Sarr (dall 77’ Mosquera). All. Zanetti. Fiorentina (4-2-3-1): De Gea; Dodò, Comuzzo, Ranieri (dal 72’ Pablo Marì), Parisi; Cataldi, Mandragora (dal 68’ Richardson); Zaniolo (dall’84’ Caprini), Beltran, Folorunsho (dal 72’ Ndour); Kean (dal 68’ Fagioli). All. Palladino. Marcatori: Bernede (Hellas Verona 90+3’) Note – Ammonizioni: Duda, Zanetti (Allenatore Verona), Folorunsho, Richardson, Oyegoke, Cataldi.

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