Premier League, rivoluzione sui diritti tv: nuovo accordo con l'EFL

I campionati di Championship, League One e League beneficeranno di introiti ancora maggiori a partire dalle prossime stagioni

30 settembre 2023
Il portiere dell'Arsenal Aaron Ramsdale (Ansa)

Il portiere dell'Arsenal Aaron Ramsdale (Ansa)

Roma, 30 settembre 2023 - Il calcio inglese, in prospettiva, diventerà ancora più ricco nelle prossime stagioni. La Premier League rappresenta, attualmente, il massimo campionato di calcio più ricco del mondo. Il football d'oltremanica gode di introiti elevatissimi, tutte le società godono di portafogli gonfi di sterline e, nel prossimo futuro, questa abbondanza verrà allargata anche alle serie minori. I massimi vertici del calcio inglese, infatti, hanno trovato un accordo che unirà Premier League ed EFL, ovvero la English Football League. Questa ultima rappresenta tutti i campionati professionistici che militano al di sotto della Premier League: la Championship, la League One e la Ligue Two, i corrispondenti della nostra Serie B, Serie C e Serie D. Analizziamo in cosa consiste questo accordo e perché il calcio inglese potrebbe prendere il largo, ancor di più rispetto ad oggi, su tutti gli altri campionati europei.

I dettagli dell'accordo tra Premier League ed EFL

Dal 2028, la Premier League e la English Football League venderanno i loro diritti tv all'estero in un pacchetto unico. Ciò si traduce, nei fatti, in maggiori ricavi sia per l'una che per l'altra. Ad oggi ad esempio, in Italia, la piattaforma streaming Dazn possiede i diritti della Championship, mentre Sky quelli della Premier League. A partire dal 2028 questa suddivisione non sarà più possibile, poiché chi acquisirà i diritti di trasmissione del massimo campionato inglese, avrà anche il pacchetto riguardante la Championship, la League One e la League Two. Questo sostanziale cambiamento spingerà le categorie minori del calcio inglese, che godranno di una vetrina internazionale migliore e più ampia, oltre che di ricavi e introiti molto più sostanziosi. In questo momento, la Premier League destina ben 130 milioni di sterline dei propri ricavi per i campionati "minori" della EFL, ma con il nuovo accordo stipulato questa cifra crescerà del 14,75%. Gli introiti per la English Football League, in questo modo, toccheranno quota 300 milioni di sterline. Nonostante questo accordo scatti ufficialmente solo nel 2028, il massimo campionato di calcio inglese renderà effettivo questo cambiamento a partire da questa stagione. Al termine dell'annata 2023/24, infatti, la EFL incasserà il 14,75% in più dalla Premier League, oltre ad altri 88 milioni di sterline. Dalla prossima stagione, invece, la cifra accarezzerà i 300 milioni di sterline. L'obiettivo è quello di far crescere, oltre alla stessa Premier League, anche i campionati di categoria più bassa, così da poter contare su una crescita e un miglioramento omogeneo, in blocco, di tutto il calcio professionistico d'oltremanica. Viene naturale porsi una domanda: qual è la differenza economica con, ad esempio, il calcio italiano? Attualmente, la Serie B e la Lega Pro assieme possono contare su incassi pari a circa 50 milioni di euro l'anno, ovvero meno della metà di quello che già oggi incassano le serie minori inglesi. La forbice, a partire dalle prossime stagioni, sembra destinata ad allargarsi, e di molto, ulteriormente. Leggi anche: Liga, caos Barcellona: il Siviglia diserta il pranzo istituzionale GABRIELE SINI

Continua a leggere tutte le notizie di sport su