Europa League, Zaccagni: "La fascia è un onore. Giocarci il trofeo è un obiettivo"

Le parole del capitano biancoceleste alla vigilia della sfida contro la Dinamo Kiev

di Redazione Sport
25 settembre 2024
Mattia Zaccagni

Mattia Zaccagni

Amburgo 25 settembre 2024 - Ieri giornata di vigilia in casa della Lazio, perché la formazione ha lasciato Formello alla volta della Germania, dove alle 21 giocherà il proprio debutto in Europa League contro la Dinamo Kiev. Una sfida che porta con sé tanta anticipazione, perché c'è voglia di conoscere quale potrà essere l'impatto sulle competizioni continentali di questa nuova versione dei biancocelesti, guidati da un tecnico debuttante nelle coppe europee. Forse anche per questo si è deciso di affiancargli in conferenza stampa il capitano della squadra Mattia Zaccagni. Ecco le parole del numero 10 laziale alla vigilia della prima giornata di Europa League.

La prima domanda per il capitano della Lazio ha chiesto al giocatore come il mister abbia presentato la formazione ucraina, chiedendo se ci sono anche punti deboli da poter sfruttare. "Il mister ci ha illustrato la squadra che affronteremo domani sera, ci ha dato indicazioni precise. Il mister studia tutta la settimana le squadre che affronteremo, oggi ci siamo allenati bene e abbiamo preparato bene la partita. Siamo carichi per iniziare questo nuovo cammino europeo e ce la metteremo tutta per portare a casa i tre punti domani".

Dalla preparazione alle responsabilità individuali, si è chiesto a Zaccagni quali emozioni prova alla vigilia della prima in Europa da capitano. "La fascia deve essere solo un onore, devo dare l'esempio ai giovani arrivati. Siamo una squadra giovane che deve crescere, in questo sarà bravo il mister e dovremo metterli anche noi senatori nelle condizioni migliori".

Non ci si è risparmiati anche dal chiedere al giocatore come trovi questo nuovo ruolo in campo sotto la guida di Baroni, più interno nel campo, lasciando spazio al terzino in sovrapposizione. "Lo sento un po' come il mio ruolo, poi sta a me interpretarlo al meglio. Avendo anche un giocatore come Nuno, che arriva sempre in sovrapposizione, mi abbasso di più per mandarlo in profondità. Alcune volte devo buttarmi anche io nello spazio, ma queste sono le idee che ci dà il mister, vuole un calcio sempre propositivo e offensivo".

Un'evoluzione che potrebbe far tornare il giocatore nella rosa di Spalletti per la Nazionale, magari con un ruolo da titolare. "Con un modulo particolare come quello della nazionale faccio più fatica, questo non toglie che io debba dare il massimo durante il campionato per mettere in difficoltà mister Spalletti".

L'ultima domanda ha incalzato il capitano laziale chiedendogli cosa sia mancato nelle scorse stagioni per provare a inseguire e conquistare questo trofeo. "Quest'anno per noi è un obiettivo, il mister ci dice sempre che quest'anno il nostro obiettivo è quello di giocarcela con tutte con umiltà e sacrificio. Dobbiamo tornare nello spogliatoio con le tasche vuote ed è quello che stiamo dimostrando in queste partite".

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