Europa League, Roma-Braga 3-0: Pellegrini, Abdulhamid ed Hermoso firmano il tris
I giallorossi tornano a vincere dopo due pareggi e lo fanno con un risultato piuttosto stretto per le tante occasioni create. I portoghesi, che chiudono in dieci per il rosso a Matheus, producono invece pochissimo
Roma, 12 dicembre 2024 – Dopo i due pareggi consecutivi contro il Royale Union Saint-Gilloise e il Tottenham, la Roma ritrova il sorriso in Europa League battendo il Braga grazie alle reti di Pellegrini (che poi colpisce anche una traversa), Abdulhamid ed Hermoso: un bottino paradossalmente anche piuttosto esiguo in proporzione alle tante, tantissime chance confezionate. Resta però il fatto che da quando è arrivato Ranieri, l'aggiustatore per eccellenza, i giallorossi, ora a quota 9 punti in classifica, danno finalmente segnali di compattezza. Ci sono da limare alcuni spigoli, come appunto la mancanza di cinismo, evidenziata ancora di più allorché il portiere Matheus, il migliore dei suoi, si fa espellere per un tocco fuori area.
Le formazioni ufficiali
Ranieri sceglie un 3-4-2-1 che tra i pali vede Svilar, con Mancini, Hummels e Ndicka in difesa e Abdulhamid e Zalewski come quinti: in mezzo al campo ci sono Pisilli e Koné, mentre davanti c'è Dybala, supportato da Soulé e Pellegrini. Carvalhal replica con un 4-3-3 aperto da Matheus, protetto da Ferreira, Oliveira, Robson Bambu e Fernandes. A centrocampo ci sono Gorby, Moutinho e Gharbi, mentre il reparto offensivo annovera Martinez, El Ouazzani e Ricardo Horta.
Primo tempo
La prima chance è di marca portoghese, con Moutinho che si avventa su una respinta corta di Mancini e tira da buona posizione mandando alle stelle. Sale poi in cattedra Pellegrini, che prima è provvidenziale con un anticipo di testa nella propria area di rigore e poi, nell'altra, al 10' sblocca la contesa su suggerimento di Zalewski con un piatto destro dal limite che non lascia scampo a Matheus. La Roma insiste e manda al tiro Pisilli, ma stavolta il destro è debole e impreciso. Al 14' fa decisamente meglio il solito Pellegrini, che riceve un cross di Mancini e ci prova di testa: stavolta la traversa gli dice di no. Eppure, il pallino del gioco in questa fase del match ce l'ha il Braga, che però non riesce mai a rendersi pericoloso dalle parti di Svilar. Dall'altro lato Pellegrini è on fire e al 23', su imbeccata di Soulé, colpisce un'altra traversa: la precedente posizione di fuorigioco dell'argentino cancella ogni rimpianto.
Allo scoccare della mezz'ora, l'ex Frosinone prova a rimediare mettendosi in proprio recuperando una gran palla, servita poi a Koné, che a sua volta va da Pellegrini, che scarica subito il tiro a giro: la difesa ospite a fatica si rifugia in un corner che genererà un pericoloso batti e ribatti. Al 33' Dybala mette in mezzo un cross teso per Koné, anticipato all'ultimo: la Joya poi sale in cattedra con il suo mancino, ma Matheus stavolta non ha problemi. A fine primo tempo per il portiere ospite aumenta il lavoro, tra l'altro al cospetto dei difensori giallorossi: sale prima Mancini, che scarica un bolide destro mandato sopra la traversa da Matheus, che poi si ripete su una conclusione di Ndicka resa ancora più pericolosa da una deviazione. L'arbitro Siebert assegna solo 1' di recupero, durante il quale non succede più nulla: le squadre tornano negli spogliatoi separate da un solo gol, e l'affare è tutto per il Braga, che a parte la fiammata iniziale di Moutinho non ha combinato più nulla.
Secondo tempo
Ranieri lascia negli spogliatoi Dybala, rilevato da Dovbyk, mentre dall'altro lato Marin rimpiazza Robson Bambu. Le novità non cambiano il copione del match, perché al 47' la Roma raddoppia grazie ad Abdulhamid, che con un destro di potenza manda la palla sotto la traversa, là dove Matheus non può arrivare: il gol è del saudita, ma i meriti vanno quasi tutti a Koné, che sfonda di potenza resistendo a ben due marcature. I giallorossi insistono e al 51' calerebbero il tris grazie alla deviazione volante di Mancini sulla bomba di Ndicka, ma ancora una volta la mannaia del fuorigioco strozza in gola l'urlo dell'Olimpico. Al 54' Dovbyk lancia in campo aperto Zalewski, che però temporeggia troppo, consentendo alla difesa portoghese di ripiegare in corner. Per Carvalhal è l'occasione buona per far entrare Zalazar e André Horta per Mourinho e Ricardo Horta. Al 58' Matheus esce male su una palla alta, che poi carambola in una zona pericolosa del corpo di Fernandes: per Siebert il tocco non è punibile con il rigore. Al 61' il portiere ospite si riscatta con un grande doppio intervento su Soulé: ne scaturisce un corner che vede Hummels svettare e impegnare ancora un Matheus determinante nella parata a due mani. Al 64' Ndicka lancia per Soulé, che a sua volta va da Pisilli, che da dentro l'area incredibilmente non riesce a trovare la porta.
Poco dopo tocca a Soulé sciupare ancora la chance del tris con un mancino al volo che termina sopra la traversa: ancora una volta Koné aveva fatto la voce grossa a centrocampo, mancinando metri e avversari di pura potenza. Al 68' il Braga perde il suo uomo migliore, Matheus, reo di aver toccato la palla fuori area per contrastare Abdulhamid, cercato da Ndicka: il sacrificato di Carvalhal per fare spazio al secondo portiere Hornicek è Gharbi. La successiva punizione dalla trequarti non dà frutto e così Ranieri cambia ancora, dando riposo ai titolari: escono Soulé, Pellegrini e Hummels ed entrano El Shaarawy, Saelemaekers ed Hermoso. Nonostante una partita ormai in salita, il Braga, che ora vede in campo Fernandez Jaen per El Ouazzani, prova a riaprirla con Marin, che al 77' da posizione defilata colpisce l'esterno della rete. Poco dopo Zalazar prova a inventare per Fernandez Jaen, che scarica un mancino preda di Svilar nonostante una deviazione. La Roma torna in attacco al 79' e si rende pericolosissima con El Shaarawy, che prima vede il suo destro respinto sulla linea dal fuoco amico di Dovbyk e poi ci prova con una rovesciata preda di Hornicek.
All'81' il Faraone ci riprova su assist di un instancabile Koné, ma il suo piatto destro è una telefonata per il nuovo portiere ospite: all'83' la conclusione da fuori sempre di El Shaarawy invece non centra proprio la porta. Ranieri chiude le sostituzioni inserendo Le Fee per Pisilli, ma il copione non cambia: la Roma domina e confeziona occasioni su occasioni senza però concretizzarle. All'87' Dovbyk manca il contatto con la sfera su imbeccata di Abdulhamid: El Shaarawy si inserisce nell'azione e prova a chiuderla al meglio, ma una deviazione ospite vale l'ennesimo giro dalla bandierina. Poco dopo Dovbyk impegna due volte Hornicek nel giro di pochi secondi: prima di piede e poi di testa, ma il duello lo vince sempre il portiere ospite. Quest'ultimo soccombe nel secondo dei 4' di recupero assegnati da Siebert quando Hermoso corregge nel sacco con un tap-in la conclusione di Ndicka dagli sviluppi dell'ennesimo calcio d'angolo. E' la ciliegina su una torta squisita e, forse, anzi anche piuttosto sguarnita per le tante chance create.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su