Lazio-Bodo/Glimt 3-1 (2-3 dcr): impresa solo sfiorata, le Aquile eliminate ai calci di rigore
La sfida si decide ai penalty, vitali gli errori dal dischetto di Noslin, Tchaouna e Castellanos per l'eliminazione laziale

Lazio eliminata dalla Uefa
Roma 17 aprile 2025 - Per il Bodo/Glimt è storia, per la Lazio invece la stagione europea finisce qua. I biancocelesti vincono 2-0 ai regolamentari, hanno la chance di chiudere il discorso qualificazione ai supplementari trovando la terza rete, ma si fanno rimontare dai norvegesi sul 3-1 mandando la gara ai calci di rigore. Dal dischetto però gli scandinavi sono più freddi e regalano al proprio paese la prima storica semifinale di una squadra di club. Per i biancocelesti non bastano le reti di Castellanos, Noslin e Dia, perché dal dischetto gli errori proprio di Noslin, Tchaouna e infine Castellanos, condannano i capitolini all'eliminazione.
Primo tempo
Baroni conferma in larga parte le aspettative della vigilia per questo match da dentro o fuori. In porta Mandas è protetto dalla linea difensiva a quattro con Gila e Romagnoli al centro, mentre in fascia corrono Lazzari e Marusic. In mediana si ricompone la coppia composta da Guendouzi e Rovella, mentre la scelta è di Pedro al centro della trequarti, con Isaksen e Zaccagni sulle corsie. In attacco fiducia al Taty Castellanos. Dall'altra parte invece confermata ancora la squadra vista nel match di andata per il Bodo/Glimt. Davanti ad Haikin, si ripropone la linea con Sjovold, Bjortuft, Gundersen e Bjorkan, schierata davanti a lui da destra a sinistra. In mediana Berg resta il faro centrale con Evjen e Saltnes al suo fianco. In avanti il tridente vede Hogh al centro supportato da Blomberg e Hauge.
Nei primi minuti non sembra voler gestire la squadra scandinava, al contrario nei primi cinque minuti c'è tanta fatica da parte della Lazio nel gestire il dinamismo dei norvegesi. Al 1' di gioco Evjen subito lancia un primo squillo, scaldando i guantoni di Mandas. Al quinto invece è ancora bravo Evjan a smistare il pallone per l'inserimento di Bjorkan, il cui pallone a rimorchio in area però viene intercettato da Marusic. È una squadra molto in confusione quella laziale nel primo quarto d'ora. La squadra capitolina non ha però fretta di mettere gli avversari sotto pressione e poco alla volta comincia a crescere.
Il primo squillo laziale lo manda Zaccagni, sempre molto presente nei momenti di difficoltà della squadra, ma il suo tiro è fuori misura. È decisamente più pericoloso invece il tentativo di Pedro al 19', con un tiro dal limite velenoso, respinto da Haikin, su cui poi Zaccagni non riesce a ribadire in rete. Il gol biancoceleste è però dietro l'angolo e al 21' ecco la rete che riapre la sfida. Gundersen sbaglia il rinvio e si fa beffare da Lazzari. Lancio per Isaksen, il quale con una sterzata eccellente si crea lo spazio per servire in area Castellanos: tocco di tacco del Taty per la rete dell1-0 biancoceleste. Dimezzato lo svantaggio della gara d'andata ora i capitolini sono a una rete dai supplementari.
Il Bodo/Glimt prova una reazione nervosa dopo la rete subita, ma il tentativo di Blomberg di testa, sulla punizione calciata da Berg, trova Mandas attento e ben posizionato. Viene ammonito Rovella, per aver fermato una ripartenza di Blomberg, mentre Castellanos dal limite dell'area ci prova dopo un'altra grande giocata di Isaksen, ma il suo destro è alto sopra la traversa. I biancocelesti però insistono e dal venticinquesimo in poi diventano padroni totali del campo. La squadra di Baroni palleggia con qualità e costringe nei suoi ultimi quaranta metri il Bodo/Glimt.
Si entra negli ultimi dieci minuti di primo tempo e la Lazio costruisce la bellezza di quattro gigantesche occasioni per il raddoppio. Il primo è Lazzari a provarci dal limite dell'area, forse ingolosito dal suo recupero alto, calcia senza trovare lo specchio quando al suo fianco aveva anche la chance di toccare per Pedro e Castellanos. La seconda è il cross affilato di Zaccagni, sul quale però né Marusic, né Isaksen, riescono a tradurre in porta il suggerimento del capitano. Si mette in proprio al 44' il numero 10 laziale, con Castellanos murato prima, poi la ribattuta di Zaccagni, ma il pallone è deviato in corner da un muro scandinavo. Due minuti più tardi invece il tentativo di testa dell'esterno laziale supera la retroguardia avversaria, ma la traversa gli nega la gioia del gol. Sull'ultima azione del primo tempo ci prova anche il Bodo/Glimt con una punizione da posizione defilata, calciata molto bene verso lo specchio: vola Mandas a deviare in corner. È l'ultima chance del primo tempo, una frazione che termina per 1-0 in favore della Lazio.
Secondo tempo
La gara riprende senza cambi, confermati gli stessi ventidue protagonisti del primo tempo, quarantacinque minuti rimasti ai biancocelesti per ribaltare il ko subito all'andata. Partenza su marce altissime per la Lazio, mentre gli ospiti sono fin da subito confinati nella loro metà campo. Isaksen è il primo a bussare alla porta norvegese, con il suo mancino respinto da Saltnes, mentre al 52' è Bjortuft a dover fare gli straordinari sull'inserimento super di Pedro. La prima grande chance è però ancora per Zaccagni, il quale gira con il mancino in area di rigore: un tentativo a botta sicura da ottima posizione, il suo tiro però resta troppo centrale e viene bloccato da Haikin, fortunato nell'occasione.
Knutsen non è contento e prova a gettare nella mischia Fet, il quale rileva Saltnes. Il cambio dà un pizzico di nuova linfa alla squadra norvegese, che al 61' sfiora anche la rete del pareggio. Contropiede ben gestito da parte dei gialloneri, con Hogh servito solo davanti a Mandas e il miracolo del portiere greco, a deviare con la spalla il pallone sopra la traversa. La Lazio però insiste e con Pedro prima e Castellanos poi costringono a due ottime parate Haikin, il quale però si salva in entrambe le occasioni. Tra le due chance laziali arriva anche il secondo giallo per il Bodo, a riceverlo è Evjen.
Baroni non è contento della sua squadra e allora prova a dare una nuova spinta con i cambi: entrano così Dia e Nuno Tavares, lasciano il terreno di gioco Pedro e Marusic. Dopo queste sostituzioni altre tre grandi occasioni di marca biancoceleste. Isaksen prima viene murato al moemtno del tiro, dopo l'ennesima fuga sulla destra. Castellanos invece calcia al volo da dentro l'area ma non in quadra lo specchio della porta, così come fa due minuti più tardi Lazzari, il cui destro al volo viene controllato da Haikin. Il Bodo/Glimt prova a reagire con dei cambi al momento di difficoltà: escono così Blomberg e Hogh per Maatta e Helmersen, quest'ultimo ammonito pochi secondi dopo il suo ingresso in campo. Sugli sviluppi della stessa punizione, dai venticinque metri, Zaccagni calcia in porta, ma Haikin attento, vola a respingere in angolo.
Comincia a scarseggiare il tempo per la Lazio. Berg viene ammonito per fallo su Nuno Tavares, poi arriva il momento prima di Vecino e Tchaouna, al posto di Rovella e Isaksen, infine entra anche Noslin, per Zaccagni. In casa Bodo/Glimt entra invece Moe per Evjen. Nei cinque minuti di recupero i biancocelesti si aggrappano alla loro lucida disperazione. Il tentativo di Vecino è centrale e controllato da Haikin, ma al 91' il Bodo ha la chance di chiudere definitivamente i conti. Berg serve Hauge, il quale si libera di Lazzari e serve benissimo il tap-in da pochi passi di Helmersen. Il giocatore norvegese però mastica il pallone e lo regala a Mandas.
Sulla grande chance fallita da parte del Bodo è la dura legge del gol a punire puntualmente anche la squadra scandinava. Sul ribaltone successivo la Lazio guadagna un calcio d'angolo, sul cui sviluppo arriva il 2-0 che manda il match ai supplementari. Nuno Tavares calcia in area per Gila, primo tocco dello spagnolo, secondo di Romagnoli e da due passi Noslin la mette in porta e spinge i biancocelesti ai supplementari. Per la verità ci sarebbe un'ulteriore chance per il Bodo, ma il destro di Hauge termina di un nonnulla larga dopo la deviazione di Guendouzi. Non sono bastati dunque 180 minuti per decidere chi passerà in semifinale, la sfida prosegue ai tempi supplementari.
Tempi supplementari e calci di rigore
Il primo supplementare comincia senza però nuovi ingressi in campo né da una parte, né dall'altra. Per la Lazio però è un overtime che non inizia bene, perché dopo appena tre minuti si ferma Nuno Tavares: il portoghese si tocca la coscia e in lacrime è costretto a lasciare il campo, al suo posto entra Hysaj. Nonostante i problemi del portoghese però la squadra non si scompone, al contrario prova con calma e organizzazione a cercare il terzo gol e al 100' questo arriva. Bellissima giocata di Guendouzi sul centro sinistra, dove sfila sul fondo e mette nel cuore dell'area di rigore un pallone morbido e preciso, su cui si fionda Dia, che di testa spinge in porta la terza marcatra capitolina. È una bolgia l'Olimpico dopo la rete del 3-0 che può valere il passaggio in semifinale. Nel finale di primo tempo supplementare arrivano due ammonizioni, prima per Sjovold, poi per Lazzari, nel mezzo l'ingresso in campo di Sorli per Bjorkan. La sostanza però non cambia e i biancocelesti sono avanti di tre reti alla fine dei primi 15' extra.
Avvio di secondo supplementare, ingresso in casa ospite con Jensen a rilevare Bjortuft, per una squadra, il Bodo/Glimt, che prova a rivesarsi in avanti con la forza della disperazione. Una cattiveria che paga, perché alla prima grande occasione segna la rete che rimette in parità la sfida. Dopo l'ammonizione di Dia infatti i norvegesi sfondano due volte e sulla seconda, il cross in area pesca il colpo di testa di Helmersen su cui stavolta non riesce il miracolo a Mandas. È 3-1 all'Olimpico, ora come ora sarebbero rigori per decidere chi passerà in semifinale. Le due squadre sono sfinite, ma qualche lampo biancoceleste ancora c'è: al 117' Dia calcia forte in porta, ma è centrale e blocca Haikin. Nell'ultimo minuto di gara viene espulso per doppio giallo Helmersen, l'autore del gol, regalando ai capitolini un'ultima chance prima dei penalty. La Lazio non riesce però a calciare in porta e la partita va così ai calci di rigore.
A calciare cominciano gli ospiti e subito Mandas blocca il penalty di Hauge, con Dia poi dopo a portare avanti i biancocelesti. Realizza subito dopo Fet, mentre Tchaouna spreca subito il vantaggio, facendosi parare il penalty da Haikin. I penalty però sono crudeli, perché dopo il francese sbaglia anche Noslin, mentre per i norvegesi c'è la rete di di Sorli. Nel Bodo/Glimt segna anche Moe, mentre Guendouzi tiene viva la Lazio: serve un miracolo e il penalty alto di Berg concede una chance. Sul rigore decisivo va Castellanos, ma il tentativo dell'argentino non è sufficientemente angolato e Haikin respinge, portando in semifinale il Bodo/Glimt. Finisce ai quarti di finale la corsa della Lazio, mentre per la prima volta nella storia una squadra norvegese è in semifinale di una competizione Uefa.
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