Europa League, Mourinho: "Obiettivo finale per la Roma? Avanti passo dopo passo, rispettiamo il Servette"

Le parole del tecnico e di Leandro Paredes in conferenza stampa

4 ottobre 2023
José Mourinho

José Mourinho

Roma, 4 ottobre 2023 – Non solo Champions League, in questa settimana di calcio europeo ritorna anche l'Europa League, con la Roma protagonista all'Olimpico della seconda giornata della competizione, dove affronterà il Servette, squadra svizzera della città di Ginevra. Per presentare la sfida contro gli elvetici è intervenuto in conferenza stampa José Mourinho, ecco le sue parole.

La prima domanda posta al tecnico lusitano riguardava la gestione dell'impegno, con 7 partite in 23 giorni da sosta a sosta. "È una situazione in cui non ci possiamo nascondere. È un problema reale - afferma Mourinho - per tutte le squadre che giocano in Europa. Si sta parlando tantissimo anche in altri Paesi. Ovviamente faremo qualche cambio. Ho già detto che Dybala sarà in panchina e non solo lui, 2-3-4 giocatori riposeranno, però vogliamo vincere la partita e per questo non sarà un turnover totale".

Si è poi chiesto all'allenatore se abbia visto miglioramenti dal punto di vista mentale nei suoi ragazzi e anche quanto gli dia fastidio non essere in panchina per la sfida dell'Olimpico. "Ho fiducia nei giocatori - dice il tecnico giallorosso - e nello staff, non stare in panchina può avere un piccolo impatto, dipende anche da come evolve la partita. Abbiamo vinto e perso con me in tribuna, non fa grande differenza. Dopo la gara con l'Empoli ho detto che con un altro allenatore in panchina l'avrebbero fatta passare come una partita dell'altro mondo, con noi invece è passata come pura normalità vincere 7-0. Nell'ultima partita abbiamo vinto ma il nostro lavoro non cambia perché il giorno dopo abbiamo messo la testa su tutto quello che abbiamo fatto bene e su quello che dobbiamo migliorare. Non tutto è stato perfetto, ci siamo messi a lavorare su ogni aspetto negativo. Oggi abbiamo preparato la fase difensiva, così da arrivare alla partita di domani senza dubbi".

Mourinho ha poi risposto se l'obiettivo quest'anno possa essere vincere l'Europa League, trofeo sfumato in finale la scorsa stagione contro il Siviglia. "L'anno scorso - dice il tecnico - siamo arrivati in fondo giocando due partite in più con una squadra che arrivava dalla Champions. L'obiettivo è sicuramente il primo posto, ma andiamo avanti passo dopo passo, ci sono squadre di alto livello. Se guardi le squadre in Champions puoi già pensare che arriverà qualche squalo. Sempre stato difficile, prematuro parlare e guardare troppo in fondo. Intanto qualifichiamoci, se possibile da primi".

Si è poi discusso della duttilità di Edoardo Bove e se possa essere titolare nella sfida di giovedì: "Lasciatemi prendere dei meriti - dice lo Special One - ne avrò anche il diritto. Devi ricordarti chi l'ha creato Bove, quando sono arrivato qui andava in prestito in una squadra di C. Fammi prendere un po' di credito. Ragazzo sano con nessun precedente clinico e che lavora perfettamente anche quando non gioca. E domani vi dico che gioca. Lui lavora sempre allo stesso modo, questi minuti a quest'età fanno la differenza, gioca con responsabilità. Sono orgoglioso in due anni di avergli una data una possibilità che lui ha dimostrato di meritare".

Si è parlato anche di Leandro Paredes, con il giocatore argentino che era presente in sala stampa insieme al tecnico. "Leo è un prodotto finito come giocatore. Non è un ragazzino in evoluzione, è maturo, in fase offensiva mi è sempre piaciuto e adesso che lavoro con lui dico che amo il suo modo di giocare. La squadra con lui ha sempre il possesso palla in più rispetto all'avversario, dà una connessione importante tra i difensori e la parte offensiva. Senza palla è come noi, non molto veloce, con una transizione poco veloce. Quello che possiamo fare è cercare equilibri perché così annulliamo questo problema. Nell'ultima partita mi è piaciuto quest'equilibrio che ci ha permesso di gestire la partita, abbiamo rischiato solo su una profondità dell'attaccante del Frosinone. Ma quello è stato un problema dei difensori, non del centrocampo. Sono d'accordo, mi piace tantissimo Matic, mi piace tanto Paredes come giocatore e in fase offensiva lo amo".

La conferenza stampa del tecnico si è conclusa con un discorso su come stia preparando la partita con il Servette. "La responsabilità è dalla nostra parte, ma bisogna rispettarli perché hanno un buon allenatore. Sono organizzati, cambierò solo tre o quattro giocatori per il rispetto che ho nei loro confronti. Ma spero tornino a casa con zero punti"

Paredes: "Pronto per essere un leader"

Non solo José Mourinho, come scritto in precedenza anche Leandro Paredes si è presentato in conferenza stampa di fronte ai giornalisti per presentare la sfida di domani in Europa League.
Il giocatore ha iniziato parlando del proprio allenatore, che lo ha lodato nell'ultima domanda. "Ringrazio il mister per le parole - dice l'argentino - abbiamo tanto margine di miglioramento perché siamo una squadra forte che può fare sempre meglio. Alzare il ritmo è tra le cose da migliorare".
Al mediano sudamericano è stato poi chiesto se sia o meno pronto a diventare uno dei leader di questa squadra. "Ho trovato una Roma molto cambiata e mi sento felice di essere qui, la mia famiglia è contenta. Mi sento pronto per questa sfida qui. Amo Roma e farò di tutto per dare il mio massimo, ogni giorno, ogni allenamento per vincere qualcosa con questa maglia".
Si è poi discusso con il giocatore se siano importanti per lui le luci della ribalta, o meglio se si debba sentire al centro o meno di un progetto. "Sono cose che contano e tantissimo. Penso che quando sono stato qui sono stato bene. Al PSG sono stato benissimo i primi 3 anni, l'anno scorso alla Juve è stato un anno difficile. Quando sono arrivato qui il mister mi ha dato fiducia. Per me è molto importante la sua fiducia e quella dei compagni. Per me e la Roma è un onore avere lui come allenatore".
Nell'ultima domanda è stato chiesto a Paredes a quale percentuale di condizione si senta in questo momento. "Da quando sono arrivato - dice l'argentino - mi sento in grado di poter fare 90' come nell'ultima partita. Ho parlato col mister e non vuole che domani faccia tanti minuti, io volevo giocare, quindi per me è molto importante continuare a giocare così troverò il mio 100%".

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