Euro 2024, focus Germania: chi sono i migliori giocatori, le promesse, chi guadagna di più

In vista dell’esordio ufficiale, andiamo a conoscere la nazionale padrona di casa. Come giocano, chi temere, i giovani in rampa di lancio e non solo

di KEVIN BERTONI -
12 giugno 2024
Julian Nagelsmann, allenatore Germania

Julian Nagelsmann, allenatore Germania

Milano, 12 giugno 2024 – A distanza di 36 anni dall’ultima volta, la Germania si prepara a ospitare un campionato europeo, il diciassettesimo della storia. Giocare con il pubblico dalla propria parte è un grande vantaggio, ma le insidie sono sempre dietro l’angolo perché il confine tra l’essere spronati dai propri tifosi e l’eccessiva pressione che i giocatori potrebbero subire è molto labile. La Germania si presenta a Euro 2024 con Julian Nagelsmann in panchina, dopo l’esonero a settembre 2023 di Hans Flick. L’ex ct del Bayern Monaco ha preso una squadra demoralizzata dopo l’avventura al Mondiale e le brutte prestazioni nelle amichevoli seguenti. Il tecnico trentaseienne ha lavorato in primis sulla testa dei giocatori, poi ha sperimentato tanto in campo fino a trovare quella che sembrerebbe essere la quadra a marzo.

Kroos l’uomo chiave, l’estro di Musiala e Wirtz, davanti il dubbio

I tedeschi si presentano come un bel mix di esperienza e giovani talenti. Nagelsmann ha cercato di coniugare questi due aspetti e, nonostante qualche grande escluso (Hummels, Reus, Sule, Gnabry per citarne alcuni), a livello di nomi pare aver fatto assolutamente centro. In porta sarà Neuer il titolare, mentre Ter Stegen il secondo (un lusso per pochissimi). Nel reparto arretrato Kimmich come terzino a destra e Rudiger guideranno Schlotterbeck e Raum, in mediana la classe e l’intelligenza di Toni Kroos e Ilkay Gundogan. Questa sarà la zona chiave della Germania. L’ex Real Madrid, tornato per disputare quello che sarà il suo ultimo Europeo in carriera, si abbasserà spesso tra i centrali per costruire e anche per fare la possibilità a Kimmich di spingere, mentre Gundogan agirà tra le linee. Davanti a loro un trittico d’eccellenza: Sané, Musiala e Wirtz. In particolare, gli ultimi due saranno liberi di alternare le proprie posizioni in trequarti per non dare punti di riferimento e dare libero sfogo alla propria creatività. Inoltre, sono molto abili negli scambi stretti, fondamentale contro squadre che pressano tanto. Mentre Sané ha il compito di stare quanto più largo possibile per sfruttare la sua corsa e la sua abilità nell’uno contro uno. L’unico dubbio è davanti: Kai Havertz o Niclas Fullkrug. Sono due giocatori molto diversi tra di loro: il primo più mobile e bravo anche a destreggiarsi lontano dall’area, mentre il secondo è uno di quei bomber vecchio stampo. Proprio per il modo di giocare che vuole Nagelsmann, si potrebbe vedere più spesso il giocatore dell’Arsenal come 9 titolare. D’altronde proprio per la sua duttilità in campo (ha giocato addirittura terzino in qualche occasione e con discreti risultati) e abilità lontano dalla porta potrebbe spuntarla contro il giocatore del Dortmund che, comunque, rimane una valida alternativa a gara in corso magari per quei match “sporchi” e bloccati. Dalla panchina pronti giovani interessanti come Beier, tuttofare come Fuhrich, Andrich (un fattore nel centrocampo del Leverkusen) e l’ultimo arrivato Emre Can (al posto di Pavlovic, out per tonsillite), senza dimenticare Thomas Muller che da leader carismatico e non solo ha accettato il nuovo ruolo ritagliatogli dal ct e si è visto subito nelle amichevoli come spesso i due fossero a colloquio per parlare di eventuali aggiustamenti tattici. Chissà se riusciranno ad alzare il trofeo in casa, un privilegio che l’ultima volta toccò alla Francia nel 1998 ben venticinque anni fa, sicuro è che questa Germania ha tutto per farlo: esperienza, giovani di talento, classe, imprevedibilità e un allenatore che ha ben chiaro in testa cosa vuole dai suoi ragazzi.

Probabile formazione (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Rudiger, Schlotterbeck, Raum; Kroos, Gundogan; Sané, Musiala, Wirtz; Havertz.

L’uomo chiave: Toni Kroos

Giovane da seguire: Jamal Musiala e Florian Wirtz (ci sarà meno spazio per Maximilian Beier davanti)

Il più pagato nei club: Toni Kroos (Real Madrid) 20,9 milioni di euro

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