Euro 2024, Spagna-Georgia 4-1: le Furie Rosse vincono in rimonta
Gli iberici rischiano con l’autogol di Le Normand, poi sfondano con Rodri, Ruiz, Williams e Olmo: ai quarti ci sarà la Germania
Colonia, 30 giugno 2024 – Una Spagna sontuosa, che ha rischiato, certo, ma di rimonta, gioco e qualità ha conquistato con pieno merito i quarti di finale di Euro 2024. All’autogol iniziale di Le Normand hanno risposto Rodri, Ruiz, Nico Williams e Olmo grazie a un gioco di possesso, fluidità, tecnica e intensità che finora ha tramortito tutti. Ottimo anche il carattere degli spagnoli, che qualcosina hanno rischiato sulle ripartenze georgiane, ma nel complesso hanno comandato bene la partita reagendo nel migliore dei modi all’incidente iniziale del difensore centrale. Ottima la stoccata di Rodri dal limite a impattare, bello il cross di Yamal per la zuccata di Ruiz e strepitoso il terzo gol di un fenomenale Nico Williams. La Spagna continua a far paura e vola ai quarti dove incontrerà la Germania.
La partita
De La Fuente sceglie la formazione tipo, con Yamal, Morata e Williams nel tridente offensivo, mentre a centrocampo tecnica e qualità con Pedri, Rodri e Ruiz. Abbottonata la Georgia che schiera Kvara in avanti con Mikautadze, poi Lochoshvili e Kakabadze sono gli esterni a tutta fascia. Lo spartito del match è chiaro, furie rosse con possesso e aggressione alta, Georgia a difendersi strenuamente fin dai primi minuti. Prima conclusione ravvicinata di Morata ma Mamardashvili è attento. Manovra accerchiante per la Spagna che fa collassare la difesa su un lato e poi apre su quello opposto dove Yamal o Williams sono pronti al consueto uno contro uno, supportati dalla spinta dei terzini Carvajal e Cucurella. Fioccano palloni in area su cui la Georgia è in affanno a liberare e i primi minuti di partita sono assedio puro: di fatto Unai Simon non compare mai nelle inquadrature. Al 10’ corner dalla sinistra con deviazione di testa di Rodri ma Mamardashvii ha i riflessi giusti per la prima parata difficile della partita. Le furie rosse arrembano, finanche con Yamal e Williams sullo stesso lato di campo, mentre in mezzo si inserisce Fabbian che viene murato sul più bello. Georgia alle corde e Spagna che conferma il suo gioco arioso e di grande qualità. Ma il calcio è un gioco strano, infatti alla prima vera sortita offensiva dei georgiani arriva il gol. La squadra di Sagnol riesce a imbastire la prima ripartenza utile con palla che giunge larga a Kakabadze per il cross verso Kvara, anticipato da Le Normand nella propria porta: 0-1 incredibile dopo diciassette minuti di assedio. La Spagna, come se nulla fosse, continua nella sua partita e si riversa in avanti e subito spara il sinistro Fabian Ruiz, ma c’è ancora Mamardashvili. Una occasione ce l’ha anche Pedri che sfrutta un rimbalzo per presentarsi al tiro dal limite dell’area: palla alta. Si poteva fare meglio. Poteva fare meglio anche la Georgia su un paio di ripartenze sprecate in campo aperto con la Spagna aperta e sbilanciata. I rossi si ripresentano in avanti al 35’, stavolta con un sinistro di Cucurela che Mamardashvili, ancora una volta, sventa. Si riattiva anche Nico Williams che ci prova a giro al 38’, ma chi c’è? Sempre il portiere georgiano. Il forcing spagnolo, tuttavia, ha uno sbocco positivo un minuto dopo quando Rodri, il veterano, la piazza nell’angolino con un prezioso quanto bello tiro dal limite dell’area: 1-1. Nella ripresa le cose non cambiano, ovvero la Spagna a imbastire gioco e la Georgia ad agire di rimessa. Morata, più attivo rispetto al primo tempo, apre spazi e svuota l’area per gli inserimenti dei compagni, mentre la Georgia è costretta al baricentro basso e a ripartenze difficili uno contro tutti. Kvara, però, ha una invenzione clamorosa quando prova da centrocampo a sorprendere Unai Simon, ma la palla non prende il giro giusto ed esce di pochissimo a lato col portiere lontano dai pali. La Spagna ha comunque grande qualità e alla fine, dopo tanto lavoro, arriva il vantaggio. Basta un cross a rientrare di Yamal per l’inserimento di Ruiz: zuccata e 2-1 al 51’. Match ora in discesa per le furie rosse che hanno dimostrato di saper reagire con la forza della tecnica e delle idee, mentre la Georgia sbanda e Yamal ha subito l’occasione per il tris ma il sinistro è a lato. La Spagna continua a macinare gioco, ma chiaramente con un filo di ritmo in meno per addormentare la partita pur con l’intenzione di fare il terzo. C’è meno bisogno di forzare la giocata. Un regalo lo fa la Georgia al 63’ con una palla orribile in orizzontale al limite dell’area che consente a Yamal di calciare da buona posizione: palla incredibilmente a lato. Gli iberici non l’hanno chiusa e al 68’ la retroguardia si apre con la Georgia che manda in porta il neo entrato Tsitashvili, peccato che il sinistro sia alle stelle con i compagni a reclamare palla a centro area. Occasione sprecata. La Spagna trotterella nel tentativo di amministrare minuti e punteggio e il terzo gol arriva con Yamal che costringe un difensore all’autogol, ma il guardalinee segnala offside poi confermato dal check del Var. Non c’è problema, perché Nico Williams conferma le sue grandi doti e con un cavalcata di trenta metri palla al piede salta un difensore e poi trafigge Mamardashvili con un destro che si infila sotto la traversa. Azione spettacolare e partita in ghiaccio. Negli ultimi dieci minuti non c’è più molto da dire, la Spagna è in controllo, la Georgia, stoica nel cercare di resistere, è stanca e sfiduciata, spossata da una squadra capace di gestire palla e ritmo a piacimento. Nel finale arriva anche il poker di Dani Olmo a suggellare la partita. E’ comunque piaciuto l’atteggiamento dei georgiani che vengono eliminati ma comunque a testa alta. Per la Spagna, invece, un chiaro segnale a tutti, soprattutto alla Germania prossima avversaria.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su