Euro 2024, Zaccagni e Calafiori: da possibili tagli all’azione decisiva salva Italia
L’attaccante della Lazio e il difensore del Bologna erano tra i possibili esclusi dalla spedizione azzurra per gli Europei di Germania, con la Croazia invece sono risultati essere fondamentali
Roma, 25 giugno 20224 – Il calcio è fatto di episodi ma anche di fortuna e di intrecci del destino che sfuggono spesso alle logiche tattiche e tecniche. L’esempio lampante è il passaggio del turno dell’Italia di Spalletti. Gli Azzurri proseguiranno la loro avventura ad Euro 2024 grazie al pareggio ottenuto in extremis contro la Croazia, con il gol di Mattia Zaccagni a far esplodere di gioia gli uomini della Nazionale dopo che tutto sembrava perduto. Proprio l’attaccante della Lazio è risultato essere in questo caso l’uomo del destino, preferito a Politano ed Orsolini e impiegato con il contagocce dal CT Spalletti, subentrato all’81 nella gara di Lipsia e capace di farsi trovare pronto sull’assist perfetto di Riccardo Calafiori. E qui subentra un altro uomo del destino: il difensore del Bologna, che contro la Spagna si era reso protagonista dello sfortunato autogol che aveva regalato la vittoria alle Furie Rosse probabilmente non doveva nemmeno essere presente in Germania. Senza gli infortuni di Acerbi e Scalvini, la duttile pedina difensiva dei rossoblu sarebbe stato tra gli esclusi come il suo compagno Orsolini. Eppure la fortuna (o la sfortuna per i due giocatori infortunatisi) ha voluto che il classe 2002 fosse inserito nella lista di Euro 2024, conquistando addirittura un posto al centro della difesa accanto a Bastoni e mettendosi in luce, pur con qualche sbavatura (vedi la dormita su Manaj contro l’Albania) in tutte le apparizioni. Compresa quella decisiva contro la Croazia. Perché se Zaccagni è stato capace di entrare subito in partita, rispettando a pieno le richieste di Spalletti e facendosi trovare pronto sull’ultima occasione utile con un tiro a giro perfetto, gran parte del merito va a Calafiori per aver offerto all’attaccante della Lazio una palla da spingere in rete con i giri perfetti, non prima di aver fatto un intervento decisivo in mezzo al campo rompendo il contropiede croato e partendo in progressione palla al piede verso l’area. Un’azione da difensore moderno, con una personalità fuori dal comune per un ragazzo di appena ventidue anni. Questo ovviamente non toglie meriti a Zaccagni, subentrato all’81’ ad uno spaesato Darmian e pronto ad emulare il suo idolo d’infanzia Alex Del Piero, che proprio in Germania con un tiro simile ci regalò la finale dei Mondiali 2006. Da possibili esclusi ad eroi della notte di Lipsia. E se Calafiori non si potrà confermare contro la Svizzera vista la squalifica per il giallo rimediato contro la Croazia, chissà che Zaccagni non possa essersi guadagnato una maglia titolare contro gli elvetici grazie al suo primo gol in azzurro. Ora toccherà a loro confermarsi come uomini decisivi dopo che il fato li ha voluti protagonisti.
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