Euro2024, Italia-Macedonia del Nord 5-2: show azzurro all'Olimpico in vista dell'Ucraina

La Nazionale vince all'Olimpico grazie alla doppietta di Chiesa e alle reti di Darmian, Raspadori ed El Shaarawy nonostante l'ennesimo rigore fallito da Jorginho e la doppietta in rimonta di Atanasov. Lunedì la resa dei conti a Leverkusen: in palio l'ultimo pass per gli Europei

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
17 novembre 2023
L'esultanza degli azzurri dopo la vittoria sulla Macedonia del Nord per 5-2 (Ansa)

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Roma, 17 novembre 2023 - Il primo passaggio dei due decisivi per conquistare il tanto agognato pass per Euro 2024 va a buon fine: nella cornice dell'Olimpico di Roma l'Italia batte quella Macedonia del Nord che a Palermo aveva firmato la clamorosa esclusione dai Mondiali 2022. A stappare la difesa ospite è Darmian, il protagonista che non ti aspetti tornato titolare per sopperire alla squalifica di Di Lorenzo. Il resto dell'opera lo fa Chiesa, che curiosamente aveva aperto la propria sfida ricevendo un durissimo colpo sul ginocchio: uno spavento che viene presto cancellato dalla strepitosa doppietta che indirizza il match verso gli azzurri nonostante l'ennesimo rigore fallito da Jorginho, che stavolta trova i guantoni di Dimitrievski a impedirgli di interrompere la maledizione dagli undici metri. Il penalty sciupato dal regista, uno dei 'ripescati' di lusso del ct Luciano Spalletti, è una delle poche note dolenti per l'Italia: l'altra è la doppietta messa a referto da Atanasov, che entra nella ripresa e suona la sveglia per i suoi, spaventando l'Olimpico prima delle reti trovate da Raspadori ed El Shaarawy, che firmano il definitivo 5-2. Un calo di attenzione, quello accusato dall'Italia nel secondo tempo, da non ripetere lunedì 20 novembre, quando a Leverkusen la Nazionale si giocherà il tutto per tutto nel testa a testa contro l'Ucraina: un pareggio potrebbe bastare per festeggiare la qualificazione ai prossimi Europei.

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Le formazioni ufficiali

 Tra i pali del suo 4-3-3 Spalletti schiera Donnarumma, protetto da Darmian, Gatti, Acerbi e Dimarco. In cabina di regia si rivede Jorginho, con Barella e Bonaventura a completare la linea mediana, mentre quella di attacco annovera Berardi e Chiesa in assistenza di Raspadori. Milevski replica con un 4-2-3-1 aperto da Dimitrievski: la retroguardia è composta da Manev, Serafimov, Musliu e Dimoski, schermati dalla coppia formata da Elezi e Ademi. L'unica punta è Miovski, rifornito da Alioski, Bardhi ed Elmas.

Primo tempo

La prima fiammata azzurra è firmata da Chiesa, che al 2' controlla la palla al volo e poi si lancia sulla corsia mancina prima di essere abbattuto da Dimoski: la successiva, battuta da Dimarco, viene allontanata non senza affanni dalla difesa macedone, che fa subito capire di non badare troppo all'estetica pur di proteggere la propria porta. Gli ospiti non lesinano qualche sortita offensiva: il primo a provarci è Elmas, che penetra in area prima di essere stoppato dalla retroguardia azzurra. All'8' Chiesa, che fino a poco prima zoppicava, cerca la conclusione a giro dalla distanza: Dimitrievski blocca senza problemi. Al 13' Jorginho lancia in profondità Raspadori, che con uno scavetto insacca: la bandierina alta del fuorigioco strozza in gola l'urlo di gioia dell'Olimpico. Al 17' Bonaventura serve Chiesa, che da posizione defilata impegna Dimitrievski, fortunato sul successivo rimpallo della propria difesa. Dagli sviluppi del seguente corner, battuto da Dimarco, l'Italia sblocca la contesa con Darmian, che di testa insacca il perfetto cross di Raspadori. Al 22' quest'ultimo va vicino al raddoppio su suggerimento di Chiesa: la sfera termina di poco sul fondo. Al 24' proprio Chiesa si mette in proprio con un altro tentativo dalla distanza: Dimitrievski controlla con lo sguardo che la conclusione si spenga fuori dal bersaglio. Al 29' il numero 14 azzurro ci riprova su perfetta imbeccata di Bonaventura: Manev salva i suoi deviando la botta in corner. Al 36' Darmian crossa verso il secondo palo, dove c'è Dimarco, che al volo manda la palla sopra la traversa. L'Italia flirta a lungo con il raddoppio e al 40' ha una ghiottissima occasione per ottenerlo quando Zwayer indica il dischetto dopo un fallo di mano di Serafimov su colpo di testa di Gatti dagli sviluppi di un corner: della battuta del rigore se ne incarica Jorginho, desideroso di interrompere la propria serie personale negativa dagli undici metri, ma la maledizione continua quando Dimitrievski intercetta la conclusione debole e poco angolata del regista azzurro. I rimpianti dell'Olimpico durano pochissimo, perché al 41' Chiesa, servito da Barella, firma il 2-0 con una grande rasoiata al volo dopo un batti e ribatti nell'area macedone. I minuti di recupero sono 3: sufficienti affinché proprio Chiesa, pescato alla grande da Berardi cali il tris con un destro a giro che, deviato da Manev, diventa letale per Dimitrievski.

Secondo tempo

La Macedonia del Nord rientra senza Dimoski, Miovski e Ademi, rimpiazzati da Ashkovski, Ristovski e Atanasov, ma lo spartito non cambia: al rientro in campo l'Italia continua ad attaccare con il solito Chiesa, che stavolta si traveste da assistman e serve Raspadori, la cui botta viene bloccata da Dimitrievski. In realtà, i cambi di Milevski pagano al 52' quando, dagli sviluppi di un corner conquistato con caparbietà da Ashkovski, Atanasov insacca di testa il suggerimento di Alioski: male nell'occasione la difesa azzurra, imbambolata e Donnarumma, in ritardo nell'uscita. L'Italia torna subito ad attaccare e per poco non trova subito il gol della (nuova) sicurezza, ma Bonaventura, ostacolato da Chiesa, non riesce a battere un attento Dimitrievski, che poi si supera anche su Darmian, pescato però in posizione irregolare e su Dimarco. Spalletti mette mano alla panchina anche per tutelare i big in vista del match decisivo contro l'Ucraina: fuori Chiesa, Jorginho e Bonaventura e dentro Zaniolo, Cristante e Frattesi. Anche Milevski cambia, inserendo Alimi per Elezi e Curlinov per Elmas. I ritmi calano fino al 74', quando ancora Atanasov, complice una sfortunata deviazione di Acerbi, beffa ancora Donnarumma con una botta dalla distanza. Un furioso Spalletti mette mano alla panchina: dentro El Shaarawy e fuori Berardi. Il gelo calato sull'Olimpico si interrompe all'82', quando Barella lancia in profondità Raspadori, che in diagonale fredda Dimitrievski e regala la ritrovata tranquillità all'Italia. Proprio l'autore del poker azzurro lascia poi il campo a Scamacca, che sfiora subito la rete con un pallonetto di poco alto. Il 5-2 è nell'aria e al 94' lo firma El Shaarawy con una pregevole rasoiata al volo su assist di Dimarco: è il degno sigillo della festa dell'Olimpico. In attesa di quella definitiva verso Euro 2024, che passerà dallo scontro diretto con l'Ucraina a Leverkusen.  

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