Europei Under 21, Italia-Norvegia 0-1: Botheim condanna gli azzurrini all'eliminazione
Ai quarti volano Francia e Svizzera. Niente da fare per la Nazionale di Nicolato, punita da errori e sfortuna
Cluj-Napoca (Romania), 28 giugno 2023 - Il grande timore della vigilia era il 'biscotto' tra Svizzera e Francia che avrebbe mandato entrambe a braccetto ai quarti degli Europei Under-21 2023: in effetti lo scenario che si palesa al triplice fischio delle due partite è proprio questo, ma perché di mezzo ci si mette la sconfitta patita dall'Italia contro la Norvegia, a segno con Botheim. Il computo della classifica avulsa degli scontri diretti premia proprio gli elvetici, che passano come secondi del Gruppo D alle spalle dei transalpini. Gli azzurrini chiudono invece al terzo posto, salutando così la rassegna continentale e anche il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024. Nel computo di un'eliminazione pesantissima pesano gli errori arbitrali della partita d'esordio ma anche quelli seguenti a opera proprio di una squadra apparsa distratta in difesa e spesso inconcludente in attacco. Non solo: anche la condizione fisica non è sembrata all'altezza della situazione per una formazione con poche punte di diamante che forse, a maggior ragione, avrebbe dovuto puntare maggiormente sulla coesione del collettivo. Invece è mancato un po' tutto: guizzi dei singoli, gioco di squadra e anche fortuna, come si è evinto dalla clamorosa traversa colpita da zero metri da Cambiaghi sugli sviluppi di un corner battuto da Tonali, 'mister 80 milioni' che non è riuscito a fare la differenza.
Le formazioni ufficiali
Nicolato si affida al solito 3-5-2 con Carnesecchi tra i pali e Okoli, Lovato e Scalvini a comporre la difesa: i quinti sono Bellanova e Parisi, con Rovella, Tonali e Ricci in mezzo al campo e la coppia Pellegri-Gnonto in attacco. Smerud risponde con un 4-4-2 aperto da Klaesson: i terzini sono Sebulonsen e Wolfe, mentre al centro della difesa ci sono Heggheim e Daland. Sugli esterni tocca a Evjen e Ceide, mentre in mediana agiscono Kitolano e Hove, con Jatta e Botheim in attacco.
Primo tempo
Le prime battute del match sono all'insegna di una lunga fase di studio nella quale il pallone lo controlla maggiormente la Norvegia. Una sgroppata di Parisi, fermata con un fallo da ammonizione da Evjen, dà la sveglia all'Italia, chiamata a vincere obbligatoriamente e a sperare in buone notizie dall'altra partita del girone. L'occasione per sbloccare la situazione capita al 14', quando Rovella cerca e trova con una gran giocata Pellegri, che da zero metri di testa manda la sfera incredibilmente sul fondo. Poco dopo il numero 11 scivola sul più bello su un lancio che finisce poi in bocca a Klaesson, che al 22' viene salvato da un recupero prodigioso di Heggheim, che inizialmente si era fatto beffare da Gnonto. Al 26', sull'altro fronte, Rovella fa lo stesso su una palla messa al centro da Jatta. Gli azzurrini, a causa di una difesa troppo bassa, soffrono i tanti lanci lunghi dalle retrovie degli scandinavi, che dal 32' si rendono pericolosi con un'incursione in area di Daland, il cui destro termina di poco sul fondo. L'Italia replica con Ricci, che calcia a botta quasi sicura trovando però la replica provvidenziale quasi sulla linea della difesa norvegese. Al 39' un traversone dalla destra del solito Bellanova, il più vivace dei suoi, viene girato di testa da Tonali diventando quasi un assist per Gnonto, che manca di pochissimo l'impatto con la sfera: il numero 17 ci riprova poco dopo con una penetrazione di potenza respinta a fatica dalla retroguardia scandinava, che all'intervallo mantiene lo 0-0 iniziale. Intanto anche Svizzera e Francia chiudono la prima frazione in parità, ma sull'1-1: un mix di risultati che manderebbe l'Italia ai quarti da seconda del Gruppo D alle spalle proprio dei transalpini.
Secondo tempo
Le due formazioni rientrano in campo con gli stessi effettivi e in effetti, proprio come successo all'alba della prima frazione, i ritmi non decollano. L'Italia continua a puntare sulle fasce, con Parisi che prova a salire in cattedra insieme a Bellanova: l'altro fondamentale che comincia a essere più gettonato per penetrare il bunker scandinavo è il tiro dalla distanza, con Rovella che al 53' da ottima posizione manda alle stelle il mancino. Sul ribaltamento di fronte Evjen si vede respingere in corner da Carnesecchi il suo sinistro a incrociare dopo una percussione per vie centrali che non incontra praticamente alcun ostacolo azzurro. E' la spia di una partita che comincia ad aprirsi, con Gnonto che al 57' galoppa in velocità a coronamento di una ripartenza lanciata da Pellegri: il numero 17 fa tutto bene fino alla conclusione, che centra solo l'esterno della rete. Dopo lo spavento Smerud cambia: fuori Jatta ed Evjen e dentro Bobb e Nusa. Nicolato risponde gettando nella mischia Cambiaghi e Colombo per Gnonto e Pellegri. Le sostituzioni più efficaci si rivelano quelle di Smerud, con Nusa che al 65' manda al bar Okoli e poi mette in mezzo un cross basso: Carnesecchi viene ingannato da una deviazione ed esce a vuoto, spianando la strada alla volée di Botheim che si insacca all'altezza del secondo palo. Smerud cambia ancora: scende Ceide ed entra Sahraoui. Nicolato replica con gli inserimenti di Cambiaso e Miretti per Bellanova e Rovella. Al 76' Cambiaghi affonda a sinistra ma alza troppo il mancino. Nicolato prova a disegnare un'Italia ancora più offensiva gettando nella mischia Cancellieri per Scalvini. Neanche la fortuna aiuta gli azzurrini, che all'82' si vedono respingere dalla traversa il colpo di petto di Cambiaghi dagli sviluppi di un corner battuto da Tonali, reso ancora più insidioso da una deviazione di Okoli. Smerud cambia ancora: fuori Kitolano e Wolfe e dentro Zafeiris e Kamanzi. Il migliore degli scandinavi resta il volto nuovo Nusa, che all'84' fa ammattire la difesa azzurra con un grande destro-sinistro chiuso da un mancino dal limite: Carnesecchi salva i suoi dalla capitolazione. I minuti di recupero sono 5' ma di fatto non succede più nulla: l'Italia perde e saluta l'Europeo con tanti rimpianti per una spedizione sfortunata e sciagurata che preclude pure l'accesso alle Olimpiadi di Parigi 2024.
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