Se il pallone fosse un reality: Yamal fuori con il televoto

Dopodomani si gioca l’attesissima sfida tra gli Azzurri di Spalletti e le Furie Rosse, ispirate dal calciatore (minorenne) che molti considerano l’erede del francese Mbappe

di LEO TURRINI -
18 giugno 2024
L'Italia ha avuto il 67% di possesso palla nella vittoria sull'Albania

L'Italia ha avuto il 67% di possesso palla nella vittoria sull'Albania

Roma, 18 giugno 2024 – Fossimo a X Factor oppure sull’Isola dei Famosi, beh, di fronte alla fatidica domanda (chi vorresti eliminare, cioè togliere all’avversario) milioni di italiani risponderebbero in coro con un nome e un cognome. Lamine Yamal! Dopodomani si gioca l’attesissima sfida tra gli Azzurri di Spalletti e le Furie Rosse. Ispirate da un minorenne, appunto Yamal, che non solo a Barcellona in molti considerano l’erede annunciato del francese Mbappe. Ah, se si potesse fare come una volta. E mi spiego. Esattamente novanta anni fa ci fu un altro scontro tra Italia e Spagna. Era il 1934. Benito Mussolini aveva ottenuto l’organizzazione del Mondiale. E il capo del Regime voleva, anzi, pretendeva il trionfo finale. Vincere e vinceremo, va mo la’. Solo che di mezzo c’era lui. Ricardo Zamora. Il portiere della Spagna. Forse il più grande di sempre tra i pali. E Zamora parò tutto il parabile, bloccando Meazza e compagni sull’1-1. Allora non c’erano i rigori, la partita andava rigiocata. Com’è come non è, nella ripetizione il mitico Zamora non scese in campo. Ufficialmente per infortunio, ufficiosamente perché i camerati del Fascio esercitarono irresistibili pressioni sul portierone. Credere, obbedire e andare in tribuna, mica in porta. Naturalmente l’Italia vinse il match bis e più tardi si laureò campione del mondo, per la gioia del Duce autoproclamotosi primo tifoso della Nazionale. Però, ahinoi, stavolta Yamal gioca…

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