Slovenia-Danimarca 1-1: al vantaggio di Eriksen, risponde Janza

Un punto a testa nella prima partita del gruppo C. Un risultato finale tutto sommato giusto per quanto visto in campo

di FILIPPO MONETTI -
16 giugno 2024
Christian Eriksen, Danimarca (foto Ansa)

Christian Eriksen, Danimarca (foto Ansa)

Stoccarda 16 giugno 2024 - Un punto a testa e onori inviolati per una sfida che rimanda ogni possibile previsione sul gruppo C. A Stoccarda Slovenia e Danimarca non vanno oltre il pareggio per 1-1 nella prima sfida del loro Europeo. Al vantaggio scandinavo di Eriksen risponde Janza nella ripresa, per un risultato finale tutto sommato giusto per quanto visto in campo.  

Primo tempo

La Slovenia si affida alle mani di Oblak tra i pali, difeso dalla linea a quattro composta da Karnicnik, Drkusic, Bijol e Janza. A centrocampo ai lati di Elsnik e Gnezda Cerin, ci sono Stojanovic e Mlakar. In attacco il talentuosissimo centravanti del Lipsia, Sesko, e Sporar. La scelta della Danimarca è quella di un 3-4-1-2 con Schmeichel tra i pali, difeso da Christensen come vertice basso, con Andersen e Vestegaard ai suoi lati. Kristiansen a sinistra e Bah a destra, con Hjulmand e Hojbjerg in mediana, c'è poi Eriksen come trequartista alle spalle di Wind e Hojlund.

Poche occasioni da gol in avvio di gara, ma un netto e solido predominio, come era legittimo aspettarsi, da parte della Danimarca. Il palleggio degli scandinavi è di alta qualità e riesce sempre a creare le condizioni per testare le qualità nell'uno contro uno dei giocatori sloveni. Il primo tiro pericoloso però è della Slovenia, con Sesko bravissimo a girarsi dai venti metri e a calciare verso la porta: vola Schmeirchel, ma il pallone si perde di un nonnulla largo sulla destra della porta danese. Un tentativo che spaventa la Nazionale di Copenaghen, la quale reagisce con la rete del vantaggio. Su rimessa laterale dalla destra, effettuata veloce, in area di rigore riceve Wind, bravissimo con il tacco a fare la sponda per Eriksen, il quale stoppa di petto e calcia in diagonale sul palo lontano, dove Oblak non può arrivare: al 17' è 0-1 per la Danimarca a Stoccarda. Un gol che vale anche come rivincita sul destino, se si pensa come nella prima partita dello scorso Europeo, il centrocampista, allora dell'Inter, aveva accusato quel malore in campo contro la Finlandia.

La formazione balcanica prova a reagire al gol subito, alzando il tiro del proprio pressing e tentando di colpire con rapidi imbucate verticale. Le incursioni infatti non riescono mai a mettere in difficoltà la formazione biancorossa, che al contrario quando prova a mettere il piede sull'acceleratore, riesce ad arrivare con facilità negli ultimi venti metri avversari. La partita però non subisce scossoni, le occasioni sono sempre pochissime e i due portieri sono di fatto spettatori non paganti dell'incontro, merito anche soprattutto dei rispettivi difensori, sempre bravi a chiudere al momento delle conclusioni (eccezion fatta per il gol).

Senza accorgersene si arriva alla fase finale del primo tempo, dove la Danimarca continua a controllare il ritmo tramite il possesso palla, accerchiando la Slovenia nei suoi ultimi metri, cercando poi tramite l'uno contro uno o gli scambi rapidi in verticale di trovare spazio per calciare verso la porta. La Slovenia da parte sua punta sempre su ripartenze rapide e cross per il fisico di Sesko, ma raramente trova il proprio bomber, libero di calciare. Si arriva così al termine della prima frazione sul risultato di 0-1 in favore degli scandinavi.

Secondo tempo

Nessun cambio all'intervallo, con i ventidue protagonisti del primo tempo a riprendere il proprio posto in campo. L'avvio di secondo tempo è molto agonistico, con tanti contatti fisici, accompagnti anche dalle prime sanzioni dell'incontro, con due cartellini gialli, uno per parte, prima a Hjulmand e poi a Stojanovic. Tra le dua ammonizioni però da segnalare anche la lunga revisione al var del contatto tra Sporar e un difensore danese in area di rigore, considerato però regolare dal Var. La partita però si dimostra però più vivace rispetto alla prima frazione, con maggiori capovolgimenti di fronte.

Al 65' è la Danimarca a sferrare il primo colpo vero della ripresa. Rapido contropiede degli scandinavi, che attaccano bene il quattro contro quattro in campo aperto della retroguardia slovena. Dalla sinistra il bolognese Kristiansen sfonda e crossa perfettamente rasoterra sul palo lontano: il pallone filtra e arriva tra i piedi di Hojlund, ma il numero 9 non riesce a dare angolo al tentativo di prima e si fa murare dal super intervento di Oblak. Occasione d'oro sprecata dalla Danimarca. La Slovenia non è però doma e lo spavento subito non ne tocca le ambizioni e il coraggio. I balcanici infatti insistono e due minuti dopo sfiorano il pareggio, con l'ottima incursione centrale di Gnezda Cerin, il quale colpisce di testa quasi nell'area piccola danese sul cross di Sporar, ma il tentativo è di poco largo sulla porta di Schmeichel.

Kek crede nella rimonta e dopo l'occasione fallita dei suoi ragazzi, manda in campo Verbic per uno sfinito Stojanovic.La squadra slovena prende metri e comincia a mettere in serio pericolo la retroguardia avversaria. Al 75' è Sporar ad avere sul piede il pallone del pareggio, dopo il cross su punizione di Janza infatti il numero 9 balcanico in spaccata prova a calciare in porta, ma da posizione vantaggiosa non trova lo specchio della porta. Kek insiste e prova con gli ingressi di Celar e Stankovic per Mlakar e Elsnik a far continuare l'ottimo momento dei suoi: mai scelta fu più azzeccata. Un minuto dopo l'errore di Sporar, è Sesko a mettersi in proprio e a cercare la porta con un destro dal limite, ma la palla si ferma sul palo alla sinistra di Schmeichel. Poco male per la Slovenia, perché nel minuto successivo, tenendo viva l'azione d'attacco, trova il gol del pareggio. Questa volta è Janza su un pallone respinto a calciare forte con il sinistro in porta: la deviazione di Hjumand non lascia scampo al prorpio portiere e di fatto consegna il pareggio alla Slovenia: 1-1 a Stoccarda quando la partita è pronta a entrare negli ultimi dieci minuti di gioco. 

Dopo la rete del pareggio arrivano i primi, forse tardivi cambi danesi, con quattro cambi consecutivi. Entrano in campo l'ex atalantino Maehle, con Poulsen, Dolberg e Norgaard, per Kristiansen, Hojlund, Wind e Hojbjerg. Ammonito Celar prima dell'ultimo cambio danese, l'ingresso di Delaney per Hjulmand. Nei minuti di recupero anche Kek esaurisce i cambi con gli ingressi di Brekalo e Kurtic per Sporar e Sesko, ma di fatto le occaisoni da gol sono zero per entrambe le formazioni, così terminato l'extratime, il direttore di fara Scharer fischia tre volte e scrive la parola fine su questa partita: Slovenia e Danimarca cominciano il proprio Europeo con un pareggio per 1-1

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