La Spagna è campione d’Europa per la quarta volta: Williams e Oyarzabal decidono la finale. Inghilterra ancora sconfitta

Nessuna nazionale ha vinto quanto la Roja. Alla squadra di Southgate, tradita dalla pessima prestazione di Kane, non basta il gol segnato da Palmer

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
14 luglio 2024

Berlino (Germania), 14 luglio 2024 - L'ultimo atto di Euro 2024 ha luogo all'Olympiastadion di Berlino e vede sfidarsi Spagna e Inghilterra. Dopo un primo tempo avaro di emozioni, con appena un tiro in porta, quello di Foden, arrivato solo nel recupero, il secondo è scoppiettante. Merito principalmente degli iberici, che aprono le danze con i loro 'golden boys': Yamal disegna calcio e Williams capitalizza al meglio l'ennesima trama da sogno di una squadra che commette l'errore di non chiudere i conti. Southgate si gioca la carta Palmer, che ripaga subito la scelta con un gran mancino su suggerimento di un Bellingham a corrente alternata che sembra mandare la partita ai tempi supplementari e magari ai rigori, come già successo ai britannici nel 2021 (con esito infausto). Invece l'altra mossa dalla panchina, quella di De La Fuente, che aveva sostituito Morata (deludente così come l'omologo Kane) con Oyarzabal, è quella buona che fissa il 2-1 finale che riporta sul tetto d'Europa, per la quarta volta complessiva, la Spagna del bel gioco, dei giovani ruspanti e del giusto mix con i veterani e in generale la squadra più forte dell'intero torneo. L'altra faccia della medaglia è l'Inghilterra, alla seconda finale di fila persa che prolunga un digiuno di successi infinito: se non è una maledizione poco ci manca.

La Spagna è campione d'Europa per la quarta volta
La Spagna è campione d'Europa per la quarta volta

Le formazioni ufficiali

De La Fuente sceglie un 4-2-3-1 aperto da Unai Simon, protetto da Carvajal, Le Normand, Laporte e Cucurella, a loro volta schermati da Rodri e Fabian Ruiz: l'unica punta è Morata, assistito da Yamal, Olmo e Williams. Southgate replica con un 3-4-2-1 che tra i pali vede Pickford, con Walker, Stones e Guehi, con Saka e Shaw sulle corsie esterne e la coppia Mainoo-Rice in mezzo al campo: in attacco svetta Kane, rifornito da Foden e Bellingham.

Primo tempo

La Spagna prova subito a guadagnare il dominio del gioco e ci riesce: al 5' un cross di Olmo viene deviato in angolo da Stones, che anticipa Morata. Al 12' il numero 5 inglese si ripete su Fabian Ruiz e il suo mancino: ne deriva un altro giro dalla bandierina dai cui sviluppi Rodri fa la sponda per Le Normand, che in acrobazia non c'entra il bersaglio. Poco dopo il quarto d'ora anche l'Inghilterra batte il proprio primo calcio d'angolo: pericoli non ne nascono, ma è il sintomo dell'inerzia del match che comincia a cambiare. Al 17' Saka serve Rice, che ci prova in corsa: Rodri si oppone prima che la sfera raggiunga Unai Simon. I ritmi già non sono altissimi: ci pensano poi i gialli sventolati a Kane e Olmo a innervosire ulteriormente la partita. Al 34' Yamal prova la prima sgasata del suo match, ma Rice non si fa sorprendere: ne conseguono due tiri dalla bandierina dai quali scaturisce solo una botta di Olmo, rinviata dalla difesa inglese, che al 38', nella persona di Shaw, è ancora attenta sullo spauracchio Yamal. Al 43' è invece perfetto l'anticipo di Guehi su Morata, con la Spagna che raccoglie l'ennesimo calcio d'angolo che non porterà alcun beneficio. Al 45' Carvajal perde una palla sanguinosa che Bellingham consegna a Kane, la cui botta dal limite viene contrata da un dolorante Rodri. I minuti di recupero assegnati da Letexier sono 2 ed è proprio nell'extra time che arriva finalmente il primo tiro in porta della partita: a scoccarlo, in spaccata dagli sviluppi di una punizione, è Foden, che chiama Unai Simon all'ottimo riflesso sul suo palo di competenza prima che vada in archivio un primo tempo tutt'altro che indimenticabile.

Secondo tempo

De La Fuente lascia negli spogliatoi l'acciaccato Rodri, rilevato da Zubimendi. A cambiare non è solo una delle due formazioni in campo, ma pure il risultato: è il 47' e Carvajal serve Yamal, che a sua volta disegna un tracciante perfetto per Williams, che con un diagonale mancino batte Pickford. Sulle ali dell'entusiasmo la Spagna insiste a caccia del raddoppio: stavolta Williams si traveste da rifinitore e apparecchia per il mancino di Olmo leggermente impreciso. L'Inghilterra prova a imbastire una reazione, ma il cross totalmente sballato di Walker è un po' lo specchio del momento. Sono decisamente più pericolosi gli iberici, che tra il 56' e 57' sfiorano due volte il raddoppio: prima il solito Yamal lancia con un filtrante Morata, che salta Pickford ma non Stones, appostato sulla linea e poi Williams va a caccia della doppietta con una conclusione dal limite che sfiora il palo. La prima mossa di Southgate per provare a cambiare l'inerzia vede cadere la testa di Kane, rilevato da Watkins. Se il capitano non ha lasciato il segno, lo stesso si può dire di Bellingham, che al 64' prova a riscattarsi con una bella giocata dal limite che lo porta a saltare tutta la difesa spagnola prima di lasciar partire un mancino che si spegne di poco sul fondo. La replica è affidata a Yamal, che riceve da Olmo e ci prova con il sinistro: Pickford salva la porta dei suoi prima che De La Fuente inserisca Oyarzabal per Morata. Al 70' entra in scena Fabian Ruiz, ma la mira è imprecisa: poco dopo Southgate cambia ancora inserendo Mainoo per Palmer. La mossa paga subito i suoi dividendi perché al 73' prova Palmer firma il pareggio con un mancino di prima dal limite su suggerimento di Bellingham. La Spagna si rifionda in attacco con un cross di Williams alla ricerca di Oyarzabal: Stones di testa evita guai ai suoi. All'82' Williams e Olmo dialogano nello stretto prima che la palla arrivi a Yamal, che con il sinistro impegna Pickford. Intanto De La Fuente sostituisce Le Normand con Nacho. Il cambio agli equilibri difensivi sembra un rischio, e invece all'87' è la retroguardia inglese a essere beffata da Oyarzabal, che apre e chiude l'azione rifinita dal cross basso di Cucurella: la posizione sembra al limite, ma la zampata è regolare. Southgate corre subito ai ripari inserendo Toney per Foden, mentre De La Fuente inserisce Merino per Yamal. L'Inghilterra si rifionda in attacco e, dagli sviluppi di un corner, sfiora il pareggio con Guehi, che di testa beffa tutti ma non Olmo, appostato sulla linea. E' di fatto l'ultima chance prima che sulla partita cali il sipario: Letexier fischia tre volte e certifica il meritatissimo successo della Spagna.

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