Italiano in lacrime: "Me ne vado migliore, ho dato tutto. Ci è mancato solo un premio"

Il tecnico della Fiorentina ufficializza il suo addio alla panchina viola dopo tre stagioni. Il rammarico per non aver vinto un trofeo è grandissimo. In diretta tv l'abbraccio con Daniele Pradè

di ALESSANDRO LATINI -
2 giugno 2024
Vincenzo Italiano a Bergamo; alle sue spalle Gasperini (Ansa)

Vincenzo Italiano a Bergamo; alle sue spalle Gasperini (Ansa)

Bergamo, 2 giugno 2024 - Emozione e commozione, nell'addio di Vincenzo Italiano alla Fiorentina dopo tre anni. Il tecnico, al limite delle lacrime, ha parlato dopo la vittoria di Bergamo che chiude il suo ciclo a Firenze.

"Potevamo davvero arrivare con un giusto premio, sono stati tre anni bellissimi. Me ne vado diverso da quando sono arrivato tre anni fa, con un bagaglio enorme per quello che mi ha dato la società, i ragazzi e il popolo viola. Non abbiamo aggiunto un trofeo, ma il percorso è stato fantastico. Tutti meritavamo questa gioia, ma questi tre anni li reputo positivi. I rapporti che si sono creati sono fantastici, abbiamo pianto e ci siamo abbracciati nello spogliatoio. Andare via e lasciare questo legame è qualcosa di non bello. Il calcio però è questo, vai avanti e si aprono nuove pagine. Ma i rapporti creati dureranno per sempre".

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Come mai allora ha scelto di andare via? "Quando si arriva ad un certo livello, non riesci ad andare oltre. La gente, l'ambiente, chiede uno sforzo maggiore. Io penso di aver dato tutto, è giusto voltare pagina e ripartite, lasciare spazio a nuove idee e a un nuovo pensiero che può far crescere questi ragazzi. Ho detto questo al presidente, a sua moglie, a tutti quelli che venerdì mattina hanno partecipato a questa riunione Il percorso quanto è stato importante? "Abbiamo vissuto momenti indimenticabili, con le parole del capitano, del direttore. Si va avanti, gli scenari nel calcio vanno avanti. Al primo anno volevamo l'Europa e l'abbiamo fatto, abbiamo corso forte, sia io che i ragazzi abbiamo migliorato il nostro bagaglio. Tutti in questi tre anni siamo cresciuti in maniera esponenziale".

Certe critiche le hanno dato fastidio? "Chi lavora a Firenze e inizia qui un percorso sa che deve dare tanto, la gente ha grande passione. Dopo tre anni ho capito che alcune critiche sono dettate dall'amore e dalla passione. Spesso mi hanno aiutato, alle volte le ho accusate. Ma siamo professionisti e dobbiamo reagire. Potevamo chiudere il cerchio con un trofeo, ma anche Gasperini mi ha detto che il percorso verrà sempre ricordato, non conta solo la coppa. Il valore verrà riconosciuto nel tempo". Il suo futuro dove sarà? "Da domani iniziamo a programmare il futuro, come lo farà la Fiorentina. Io devo ponderare bene tutte le scelte. Mi dovrò migliorare e togliere delle soddisfazioni. Ci sarà tempo per decidere".

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