Viola di nuovo in Europa. La gioia di Commisso e le parole dei protagonisti

Il presidente si è congratulato con tutti da New York. Al termine della gara le parole di Arthur, Barak e del ds Pradè

di ALESSANDRO LATINI -
23 maggio 2024
Cagliari-Fiorentina (Ansa)

Cagliari-Fiorentina (Ansa)

Firenze, 23 giugno 2024 - A fine partita ha chiamato tutti al telefono. Il presidente Commisso si è congratulato con tutti, con il DG Ferrari, il DS Pradè, il capitano Biraghi, Bonaventura, Nico Gonzalez, Dodo, Arthur e con il Mister. Il Presidente ha ricordato come, già ad inizio anno, aveva detto che questa squadra avrebbe fatto meglio dello scorso anno e, in questo momento, con ancora una giornata da disputare, la Fiorentina ha un punto in più dello scorso anno e si è qualificata, per il terzo anno consecutivo, in Europa. Fra i calciatori il primo a prendere la parola è stato il brasiliano Arthur, glaciale dal dischetto. "La qualificazione in Europa era il nostro obiettivo, sapevamo che loro giocavano davanti ai loro tifosi e senza pressione. È stata una bella partita nostra, volevamo andare in Conference per la prossima stagione. Il rigore? Ci alleniamo ogni giorno per arrivare a questi momenti ed è andata bene. Ogni giorno Italiano fa sentire tutti importanti e tutti quelli che entrano fanno bene. La nostra forza più grande è la squadra”. Adesso la finale di Atene. "Sappiamo la responsabilità che abbiamo: per noi, le famiglie, i tifosi, la città di Firenze. Ci stiamo allenando ogni giorno per arrivare ad Atene e dare il meglio di noi stessi”. Ecco anche Barak tratteggiare le caratteristiche dell'Olympiakos. "Sicuramente sono una squadra forte, hanno eliminato Fenerbahce e Aston Villa. Sulla partita secca ti può andare bene, ma loro sono stati bravi a vincere in due partite contro queste squadre e per me la cosa dice tutto. Giocano in casa, avranno un pubblico molto caldo ma questo può essere anche un punto di forza per noi perché potrebbero essere sotto pressione. Faremo tutto per vincere. Sarà importante che tutti si preparino bene sulla testa: l'ambiente caldo ti può sia spingere che mettere sotto, noi dobbiamo fare la nostra prestazione come fatto ieri dall'Atalanta contro il Bayer Leverkusen. Ci serve quella testa lì per il sogno che abbiamo tutti dall'inizio". La serata la chiude il ds Pradè. "Giocavamo davanti ad uno stadio pieno nella gara di addio di un grande uomo: è giusto che ci abbiano messo tutto quello che avevano. E' stata una partita difficile ma siamo felici di essere per il terzo anno di fila in Europa. Il presidente a inizio anno ha detto che eravamo più forti ed effettivamente abbiamo già un punto in più con una gara in meno. La testa però è già ad Atene. Ci portiamo dietro un popolo in uno stadio infuocato, ma abbiamo una gran voglia di fare un'impresa".

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