Citterio: "Primo tempo ottimo, il secondo meno. Se siamo lassù è perché lo meritiamo"
Il vice di mister Palladino ha guidato la squadra nel giorno in cui il tecnico campano ha perso la madre: "Gli siamo tutti vicini in questo momento di grande dolore"
Firenze, 15 dicembre 2024 - Una domenica diversa, che Stefano Citterio avrebbe evitato volentieri da primo allenatore della Fiorentina. Il gravissimo lutto che ha colpito Raffaele Palladino e la sua famiglia ha costretto il tecnico campano ad abbandonare il ritiro questa mattina per rientrare a casa, con il cuore colmo di dolore. La Fiorentina ha dovuto fare la partita a Bologna senza il suo condottiero. I ragazzi di Citterio ci hanno provato nel primo tempo mentre nella ripresa hanno lasciato campo e occasioni al Bologna.
Stefano Citterio ha parlato così nel post partita. "Approfitto per fare le condoglianze al mister e alla sua famiglia. Gli siamo vicini in questo momento di grande dolore. Il primo tempo è stato ottimo, l'approccio perfetto. Siamo riusciti a fare quello che abbiamo preparato in due giorni. Nella ripresa invece abbiamo smesso un po' di giocare e ci siamo allungati facendo il loro gioco. Sono stati bravi ad approfittarne. Abbiamo cercato di rimediare con i cambi, i ragazzi sono stati volenterosi come sempre. Serviva un po' più di costruzione di gioco nel secondo tempo invece siamo stati più frenetici complice lo svantaggio".
Come mai Gudmundsson è stato sostituito? Quando è uscito si è spenta la luce…
"Gudmundsson è un giocatore importante per noi, ha fatto un ottimo primo tempo. Non ha i novanta minuti nelle gambe dopo l'infortunio, è calato un po' e dobbiamo pensare che il nostro campionato non finisce oggi. Abbiamo altre partite importanti a cominciare da quella di giovedì in Conference League: siamo contenti di averlo recuperato e ci darà una grande mano nelle prossime partite".
Siete calati fisicamente nella ripresa?
"Non è stato un problema fisico, ci siamo allungati un po' troppo. Loro nei duelli sono forti e lo sapevamo perché hanno più fisicità di noi soprattutto in mezzo al campo. Li abbiamo sofferti un po'".
Questa Fiorentina è credibile per continuare a sperare in un piazzamento Champions a fine campionato?
"Se siamo lì è perché la squadra ha dei valori, tecnici, tattici e umani. Il nostro obiettivo è arrivare il più in alto possibile, poi vedremo cosa saremo capaci di fare. Alla fine dell'andata tracceremo un primo bilancio. Di sicuro noi siamo ambiziosi, non lasceremo niente di intentato".
Alessandro Latini
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