Fiorentina, in archivio un 2023 storico: mancata solo la ciliegina. Ora un mese di fuoco

Chiuso con il botto il 2023, la Fiorentina guarda con fiducia al nuovo anno. Subito un gennaio di fuoco tra campo e mercato. La società interverrà in due reparti

di ALESSANDRO LATINI
30 dicembre 2023

Firenze, 30 dicembre 2023 - La vittoria contro il Torino ha chiuso un 2023 da urlo per la Fiorentina. E' mancata solo la classica ciliegina, con almeno un trofeo che avrebbe impreziosito pure la bacheca. I ragazzi di Italiano ci riproveranno quest'anno. Il 9 gennaio (o il 10, ancora non è ufficiale) la sfida al Bologna in Coppa Italia che mette in palio un'altra semifinale. Poi la possibilità di concorrere per vincere la Supercoppa in Arabia Saudita. Il 18 (ore 20 italiane) la semifinale con il Napoli a Riad, il 22 gennaio l'eventuale finale con Inter o Lazio. Senza dimenticare le partite importanti contro Sassuolo e Udinese prima di mettere in pausa il campionato. Al ritorno in Italia (28 gennaio) la partita contro l'Inter al Franchi. Per la Conference League - vero e proprio chiodo fisso nella testa dei calciatori viola - si dovrà attendere fino al 7 e 14 marzo, quando sono in programma gli ottavi. Una benedizione aver vinto il girone e poter saltare gli spareggi, con il percorso un po' più agevole verso Atene. Lì dove vuole arrivare la Fiorentina.

Italiano alla fine della partita con il Torino (foto Germogli)
Italiano alla fine della partita con il Torino (foto Germogli)

Dicevamo dei record. Tanti. A cominciare dai 109 gol nell'anno solare. Una bella soddisfazione per chi a un certo punto si era pure inceppato sotto porta. La Fiorentina chiude con 70 punti in Serie A, 64 le gare stagionali disputate (41 di campionato, 6 di Coppa Italia e ben 17 di Conference League). Per ritrovare una Fiorentina così competitiva alla fine dell'anno bisogna risalire alla prima stagione di Sousa (2015/2016) e alla prima Fiorentina di Montella (2013/2014). Numeri importanti suffragati nella parte finale dell'anno da una sensazione netta di crescita del gruppo. Sul piano della personalità, della concentrazione in campo. Del volersi aiutare l'uno con l'altro. Lo ha sottolineato Vincenzo Italiano subito dopo la gara vinta contro il Torino. «Questi risultati arrivano da qui. Da un cambio d'atteggiamento di tutto il gruppo». Non è un caso che siano arrivate tre vittorie consecutive per 1-0. La solidità difensiva è diventata un'arma importante. Adesso la Fiorentina non è più bella e sprecona. E' un po' meno bella (ricordiamo sempre che manca Gonzalez e spesso ha fatto a meno di Bonaventura), ma tremendamente concreta e solida dietro. Complice anche la crescita di Terracciano e Christensen. Bravi loro, bravi anche Savorani e Oliva. Due top player nel campo dei preparatori dei portieri.

(Foto Germogli)

I risultati delle altre squadre poco cambiano nel bilancio complessivo. La Fiorentina chiude l'anno a 33 punti. Attualmente il bilancio segna +10 punti rispetto allo scorso campionato. E anche +1 (con una partita ancora da giocare) sul primo girone di andata dell'era Italiano. Per intendersi, quello con Vlahovic. L'obiettivo è restare lassù, agganciati ad un 3°/4°/5° posto che a fine stagione vorrebbe dire Champions League (sul quinto occorrerà mantenere la posizione come Italia nel ranking). Oggi sognare non costa nulla. In attesa del mercato e dei buoni propositi dell'anno nuovo. Questo gruppo merita una mano da parte della società. Terzino destro ed esterno offensivo (vista l'emergenza per gli infortuni di Nico e Sottil e la partenza di Kouame per la Coppa d'Africa). La ripresa è fissata per il pomeriggio del 2 gennaio. Da lì si ripartirà davvero a tutta birra.

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