Flop Fiorentina: la sindrome della crescita bloccata

La stessa formazione che domina a Napoli (con Gonzalez al posto di Ikone) perde malissimo in casa contro l’Empoli. E’ bravo chi ci capisce qualcosa. Troppi giocatori irriconoscibili e una domanda da porsi

di ANGELO GIORGETTI -
24 ottobre 2023
Festa azzurra, delusione viola (foto Germogli)

Festa azzurra, delusione viola (foto Germogli)

Firenze, 24 ottobre 2023 – Bisogna cercare uno bravo, magari riuscirà a spiegare come una squadra che ha dominato a Napoli possa perdere (male) in casa contro l’Empoli.

Italiano ha parlato di ‘grande delusione’, i tifosi non trovano gli aggettivi. Noi che dovremmo cercare una logica, vorremmo attualmente occuparci di bridge. Ti porta a questo la Fiorentina, che con grandissima cautela si era preparata per accogliere la squadra con il peggior attacco di tutta Europa: eppure l’Empoli ha avuto quattro palle gol pulite nel primo tempo, ha segnato due gol e ha sfiorato lo 0 a 3 alla fine della partita, quando i viola erano sbilanciatissimi, frenetici e imprecisi. Un grande e inutilissimo possesso palla. 

Ci sono alibi per la Fiorentina? I nazionali che sono tornati stanchi, ma non basta: un club che vuole crescere deve attrezzarsi per essere competitivo sempre e questa volta Italiano non ha rispettato una delle sue vecchie regole (premiare chi resta in gruppo per allenarsi durante la sosta). Una scelta perfino comprensibile, vista la grandissima prestazione della squadra a Napoli, ma ancora una volta la crescita si è interrotta nel modo più impensabile, quando la Fiorentina avrebbe potuto raggiungere la Juve al terzo posto mettendo a segno la miglior partenza da quando ci sono i tre punti.

‘Una grande delusione’, ha sintetizzato Italiano e siamo convinti che si sia tenuto basso. Certo che anche lui ha sbagliato qualche calcolo, ma resta al timone di una delle quadra più sorprendenti in questo inizio di stagione. La strada per la maturità è ancora lunga, qualcosa sicuramente non è andato per il verso giusto durante due settimane che sono state vissute in modo estremamente felice della Fiorentina e dal club, con l’inaugurazione del Viola Park. Troppe feste? Troppa euforia? Crediamo che questa spiegazione sia un poco semplicistica, ma certo un po’ di umiltà non farà male visto che  fra l’altro che giovedì ci sarà la Conference e la Fiorentina sarà obbligata a vincere contro il Cucaricki. Quando è con le spalle al muro per ‘salvare la buccia’, la squadra ha sempre dato risposte convincenti. il problema sembra piuttosto quello di una crescita verso l'alto che si interrompe quando nessuno se lo aspetta.

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