Fiorentina Juventus 3-0, le pagelle viola: Mandragora, stato di grazia. Fagioli è geniale
I voti alla squadra di Palladino e al tecnico. De Gea quasi disoccupato nella sfida con i bianconeri. Mari mostra sicurezza. Cataldi è ordinato e geometrico nel pattugliare la sua zona

Firenze, 16 marzo 2025 – Ecco le pagelle di Fiorentina Juventus, con la vittoria dei viola per 3-0.
De Gea 6 – Per la seconda volta nella colonna di destra. E questo è un buon segno soprattutto per i compagni in generale e per la Fiorentina in particolare. Sfiora il ’senza voto’ e la dice lunga sulla prestazione dei compagni. Il primo vero tiro al 76’ di Thuram che disinnesca in modo semplice con una presa a terra. Che vale almeno la cifra di valutazione. Pongracic 7 - Partita attenta, senza fronzoli. Di grande sostanza. Si mette in trincea nel disinnescare le iniziative bianconere che passano dalle sue parti. Non perde le misure e la posizione con i compagni di reparto. Ma chi l’ha detto che andava in sofferenza nella difesa a tre? Mari 7 - Rimedia un giallo subito in avvio che però non lo condiziona, nonostante Kolo Muani sia cliente scomodo e imprevedibile. Dalle sue parti incrocia anche Koopmeiners e se lo scambia con Pongracic: soluzione che funziona, così come la sicurezza dello spagnolo. Ranieri 7 - Solita dose di aggressività per il capitano che tiene botta nei momenti in cui si accende la partita. Quando dalle sue parti arriva anche Koopmeiners non arretra, seguendolo anche a uomo. Dal 78' Comuzzo Dodo 6,5 - Resta più attendista, visto che dalla sua zona va a insistere Nico Gonzales. Poi allunga il suo raggio di azione e inizia a macinare chilometri con la consueta continuità, ritrovando l'antico ardore agonistico. Mandragora 8 - Quando si dice che la classe operaia va in paradiso. Ma chi l’ha detto poi che Rolly deve essere associato solo al calcio fatto di corse e rincorse. E’ in uno stato di grazia pazzesco e dopo la Conference timbra anche in campionato il secondo gol consecutivo, misto freddezza e abilità. Poi, il solito lavoro oscuro e stavolta ancora più prezioso visto che deve aiutare anche Dodo quando arriva in sovrapposizione Nico Gonzales. Cataldi 7 - Ordinato, geometrico nel pattugliare la sua zona senza perdere di vista Locatelli da cui passa buona parte del gioco avversario. Salva sulla sventola da Veiga, poi una prestazione generosissima inseguendo tutto e tutti. Finisce stremato con i crampi. Dall'88' Adli sv Fagioli 7,5 - Deve cercare di uscire dal radar di Thuram che non lo molla. Geniale la palla per Mandragora mandato in porta con una rasoiata a tagliare la trequarti. Centro nevralgico del nuovo gioco viola. Dall'84' Folorunsho sv Gosens 7,5 - Va sulle tracce di Weah, ma il tedesco oltre a coprire segna il gol che spiana la strada. Togliergli venti metri di campo è stata la mossa più azzeccata. Trova il tempo di salvare quasi sulla linea, anticipano tutti di tacco sul traversone di Koopmeiners Kean 7 - Sotto gli occhi di Batistuta sfodera la solita prestazione tutta grinta, tecnica e coraggio. Proprio come il Re Leone. Sempre in agguato, quando sente il contatto fisico si esalta e tiene in scacco tutta la difesa avversaria. Dall’88’ Zaniolo sv Gudmundsson 7,5 - Averlo o no c’è una bella differenza. Appare e scompare con la stessa disarmante facilità con cui firma il tre a zero con una precisa e velenosa conclusione: 1 gol ogni 3 tiri, serve altro? Da lui nasce il recupero che innesca Fagioli per il 2-0. Ritrovato. Dal 78’ Beltran sv All. Palladino 7 - Sembra quasi la Fiorentina del celeberrimo ‘filotto’. I quattro giorni che sconvolsero il mondo viola. O meglio, che hanno restituito una direzione alla squadra che si rilancia in campionato, dopo la coppa. Vincere con la Juve è sempre un balsamo che tonifica anche la classifica. Gara dominata, con le mosse più logiche che ora pagano, come un modulo ormai diventato un marchio di fabbrica. Che funziona.

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