Fiorentina, Palladino: "Ci siamo tolti un bel peso. Non mi aspettavo un Gud così decisivo"

L'allenatore della Fiorentina si gode la sua prima vittoria da tecnico gigliato in campionato. Domenica è atteso dal derby con l'Empoli

di ALESSANDRO LATINI
22 settembre 2024
Palladino festeggia la vittoria con i suoi collaboratori (Foto Germogli)

Palladino festeggia la vittoria con i suoi collaboratori (Foto Germogli)

Firenze, 22 settembre 2024 - Raffaele Palladino tira il fiato, stavolta davvero. I tre punti del Franchi sono ossigeno puro per la Fiorentina. In sala stampa il tecnico gigliato parla a cuore aperto. "Ci siamo tolti un peso, sinceramente si. Questa vittoria è arrivata in maniera difficile, sembrava una partita maledetta. Siamo andati sotto e si è complicato tutto. Mi è piaciuto lo spirito di tutti, ho capito di avere un grande gruppo con dei grandi uomini. La dedichiamo al nostro presidente e ai nostri tifosi".

Uomini e sistema di gioco da riproporre?

"Non vado dritto su un sistema solo. Vi ho detto che possiamo giocare a tre o a quattro, oggi abbiamo raggiunto la maturità per poter cambiare, ma sto lavorando con la squadra solo da due settimane. Nel primo tempo siamo stati timorosi, possiamo sbagliare ma voglio più coraggio. Nella ripresa siamo stati diversi anche caratterialmente".

Si aspettava un impatto così di Gudmundsson?

"Lo aspettavamo a braccia aperte, era da maggio che non giocava. In ritiro col Genoa ha avuto un problema fisico. Da martedì abbiamo lavorato con lui, oggi non mi aspettavo un impatto così devastante, ma la squadra l'ha messo nelle condizioni di giocare bene. Siamo davvero felici.

I cambi hanno avuto un buon impatto.

"Ci sono i cambi, chi è entrato ha fatto la differenza. Oltre a Gudmundsson e Ranieri, anche Kouame, Ikoné e Adli. Non esiste una Fiorentina di titolari e riserve".

C'è una gerarchia sui rigori? Kean avrebbe voluto tirarlo…

"Non c'è una gerarchia, non la stabilisco. Da ex calciatore preferivo aggiustarmi con i miei compagni. Mi piace avere solidarietà in campo. Gud e Moise li calciano bene, anche Mandragora. Parlerò con tutti, l'importante è averne tanti e calciarli bene".

Cosa ha chiesto all'intervallo?

"Ho chiesto più coraggio alla squadra, eravamo una via di mezzo e quelle non mi piacciono. Abbiamo dato troppo campo alla Lazio nel primo tempo. Con il 4-2-3-1 siamo stati più fluidi, con gli interpreti che abbiamo lo possiamo fare. Nella vita si cresce nelle difficoltà. Ne sto avendo tante, molto di più che a Monza. E quindi io con lo staff stiamo crescendo. Ringrazio le difficoltà perché poi le dobbiamo mettere a posto".

Bove può giocare anche più alto?

"Stravedo per lui, è un jolly. E' intelligente e può giocare in qualunque zona del campo".

Alessandro Latini

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