Italiano: "I dettagli ci stanno costando cari. I rigori li proviamo sempre"

Il tecnico della Fiorentina analizza con amarezza il pareggio contro la Roma. La Fiorentina è stata acciuffata al 95' da Llorente

di ALESSANDRO LATINI
10 marzo 2024
Italiano durante Fiorentina-Roma (foto Germogli)

Italiano durante Fiorentina-Roma (foto Germogli)

Firenze, 10 marzo 2024 - L'amarezza per il risultato è tanta, Vincenzo Italiano prova ad analizzare il pareggio contro la Roma con lucidità: "Questo pareggio arriva per l’ennesima volta a tempo scaduto. Non possiamo ancora una volta buttar via punti dopo una prestazione esaltante. Dispiace, possiamo far meglio sull’ultimo pallone e veniamo castigati. Poi tutti gli avversari prendono l’incrocio dei pali perfettamente, da questo punto di vista abbiamo un po’ di malasorte che ci perseguita. Però la prestazione è stata eccellente contro una squadra in salute, ci teniamo quella. A due mesi dalla fine non puoi stare a recriminare, a pensare a quello che potevi fare, bisogna archiviare e pensare al prossimo impegno”. I rigori sono diventati un incubo? “Ci siamo fermati più di una volta a batterli con i rigoristi. Tutti quelli che avete visto sbagliare sono rigoristi. Più di lavorare, provare, stare lì a batterli, non possiamo fare. Non è che sul dischetto arriva il primo che capita, sta sbagliando gente che è preposta a batterli, che in allenamento si ferma a tirarli e fa gol. Tutte le volte che abbiamo sbagliato abbiamo perso punti, è un problema, cerchiamo di risolverlo e anche stasera non ci siamo riusciti. È un gesto tecnico particolare, devi avere freddezza e lucidità. In più è un’opportunità troppo grande: in questo sport è un vantaggio enorme da sfruttare e non non stiamo riuscendo a farlo. Sono punti persi, partite non vinte, amarezze da smaltire velocemente perché giovedì abbiamo una partita troppo importante in Conference. Ciò che di positivo c’è oggi è l’aver giocato alla grandissima contro una squadra forte. Se queste sono le prestazioni, soprattutto come quelle in casa come con Lazio e Roma, sono convinto che qualche partita in più la vinceremo”. Nel secondo tempo vi siete abbassati? “Col passare dei minuti siamo venuti fuori e abbiamo rimesso piede nella loro metà campo. Prima, cambiando sistema e tornando con la difesa a quattro e Paredes che si abbassava dietro la linea, nei primi minuti non siamo riusciti più a dare pressione costante. Poi abbiamo di nuovo preso le misure, abbiamo aggiustato la riconquista palla che se non la fai forte Paredes vede campo, si mette a sventalgiare a destra e sinistra e ti mette in difficoltà. Dopo aver preso le misure abbiamo creato i presupposti per fare male, qualche ripartenza l’abbiamo gestita male: con un po’ più di qualità Ikoné poteva far male. Alla fine potevamo tenere più palloni per far passare secondi. Dobbiamo crescere sotto questi aspetti”. I dettagli sono negativi in questo momento... “Nel momento in cui si parla di linea difensiva dove ci sono 8 uomini in linea, al 96′ può capitare che risali non velocemente come nei primi minuti. Ne ho potuti cambiare tre che camminavano, di più non potevamo cambiare. Ci sta non essere lucidi e veloci come a inizio partita. Per me il dettaglio è il rigore, il tenere la palla all’ultimo secondo con un uomo alto che deve tenere palla e farla scoppiare. Sul gol riesce anche tutto perfetto all’avversario, ci può stare. Ci manca un po’ di malizia, furbizia, questo è il dettaglio che non ci sta facendo vincere partite”.

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