Fiorentina, se nessuno riesce a fare gol…
Dopo il ko di san Siro, Italiano non ha nascosto la sua delusione per chi in area non fa la differenza. Ora gli attaccanti in panne rischiano di diventare un vero caso
Firenze, 26 novembre 2023 – Film già visto e parole già ascoltate, alla fine della partita però la faccia di Italiano era più impietrita del solito, un busto di gesso, un memo solidificato per raccontare sempre la stessa storia: produciamo tante occasioni, eppure non segniamo. E poi, con una pazienza ridotta ai minimi: “Se fossi un attaccante, io certe domande me le farei”. Sembra insomma che il confine fra la diplomazia e la scontentezza abbia argini sempre meno solidi e, tanto per capirsi, Italiano ha aggiunto: “Se ai miei tempi non avessimo segnato in una partita del genere, ne staremmo parlando nello spogliatoio, e non solo”.
Insomma la Fiorentina è riuscita a perdere contro un Milan pieno di cerotti, lasciando sul campo i punti e la solita scia di rimpianti. La crisi di Beltran e Nzola – 38 milioni in due – ormai è evidente, ma la freddezza in area è mancata a tutti, a cominciare da Nico Gonzalez che non ha sfruttato almeno tre occasioni davanti alla porta (due gli sono capitate comode sul sinistro).
E poi, quella gran parata di Maignan su Mandragora. E dove lo mettiamo il tocco con il braccio di Loftus-Cheek? Sì vabbè, ma non ditelo a Italiano, che sembra davvero vicino al punto di fare outing calcistico rinunciando perfino al salvagente della jella: insomma i complimenti per il gioco vanno bene, ma se nessuno la butta dentro…
Ed è proprio questo ‘buttare dentro’ che latita sta diventando un complesso per l’allenatore più emergente del nostro calcio, un tecnico elogiatissimo da tutti ma costretto - troppo spesso - a fare i conti con i risultati lasciati per strada. Diagnosi? ‘Mancanza di cattiveria’.
Chiamiamola così, che forse è meglio.
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