Il messaggio di Palladino: "Voglio una super gara"

Resettare e ripartire. La settimana è stata complessa sul doppio binario Bove-Empoli, ma in casa Fiorentina c’è voglia di tornare ad assaporare il dolce gusto della vittoria. Raffaele Palladino indica la strada in vista del match col Cagliari. Sfida che di certo non sarà semplice dal punto di vista tattico. "La squadra è concentrata sulla partita, vogliamo fare un’ottima prestazione e portare punti a casa. Dobbiamo riscattarci dall’eliminazione in coppa. Sappiamo che è stata una settimana difficile, ma la squadra sa che Edo sta bene, è tra noi, ci guarda e fa il tifo. Adesso c’è da mantenere alta la concentrazione, è fondamentale per tutti i novanta minuti. Con l’Empoli abbiamo pagato care alcune piccole disattenzioni, non ce le possiamo permettere in campionato, affrontiamo una squadra che sta bene, è in salute, e proverà a sfruttare ogni nostro minimo errore".

A proposito del Cagliari. Difesa e ripartenze, il monito di Palladino è chiaro. "E’ una squadra in salute, ha fatto una partita di alto livello con il Milan, con il Genoa ha pareggiato alla fine, con il Verona ha vinto. Una delle squadre che sta meglio fisicamente in Serie A, si difendono bene, giocano tanto sulle ripartenze. Sappiamo di affrontare una squadra complicata, ma noi dobbiamo fare la prestazione che sappiamo, abbiamo lavorato bene in questi giorni e abbiamo fame di tornare alla vittoria". Anche perché dall’infermeria arrivano buone notizie, al netto dell’ennesimo stop di Pongracic che però in questo momento non è un titolare.

"La squadra è a posto. Questa settimana sono contento perché abbiamo recuperato Gudmundsson, sta bene, è carico, si sta allenando con intensità. Anche Richardson sta bene. L’unico assente sarà Pongracic che ha preso un colpo sulla parte alta della coscia". Infine una carezza ai tifosi, che anche oggi saranno tanti. "Sono sempre stati fantastici, ci seguono ovunque con tanto affetto. Da parte nostra li ringraziamo, sono sicuro che continueranno a darci grande amore, noi ci sentiamo parte di una grande famiglia, è come se fossero nostri fratelli e stiamo bene insieme a loro".

Alessandro Latini