Fiorentina, si è riaccesa una stella: ora Nico Gonzalez punta Atene
Testa, grinta e fantasia. L’esterno in doppia cifra. E’ lui il trascinatore del gruppo
Firenze, 15 maggio 2024 – Chiudere un cerchio, stavolta senza lacrime. Nico Gonzalez ce l’ha in testa da un anno, da quando la Fiorentina ha perso quelle due maledette finali. A Roma fu proprio lui a illudere i tifosi viola, salvo poi vedersi consolato in mezzo al campo al fischio finale dall’amico Lautaro. Lacrime appunto, ripetute a Praga, dove non riuscì a essere decisivo. Da lì in avanti un unico pensiero. Tornare a giocarsi un trofeo il prima possibile. E farlo con un’ottima condizione fisica. Già, perché poi in testa c’è anche il retaggio Mondiale dove ha trionfato la sua Argentina, saltato all’ultimo proprio per un problema muscolare.
Quest’anno Nico ha seminato. Qualche acciacco l’ha avuto a cavallo tra dicembre e gennaio, ma oggi il suo score racconta di 14 reti stagionali, con il gol contro il Monza ha raggiunto la doppia cifra in campionato.
Dopo la semina vuole raccogliere, stavolta a ogni costo. Ma per arrivare ad Atene c’è ancora tempo. Due settimane nelle quali la gestione sarà importante a livello fisico e mentale. Perché se c’è un dato di fatto significativo è proprio da ricercare nell’esperienza. Un anno dopo la Fiorentina ha un’abitudine diversa a giocare partite pesanti. Lo stesso Gonzalez è maturato. "So di essere importante per la squadra, se sto bene posso fare la differenza". Parole pronunciate poche settimane fa, ma terribilmente attuali. Ed eccoci a un altro aspetto incontrovertibile. La Fiorentina non può fare a meno del miglior Gonzalez nelle partite che contano. E quello visto contro il Monza somiglia molto al Nico dei giorni migliori. Forse non è ancora al top ma di allenamenti ne ha a disposizione per arrivare ad Atene al 100%.
La gestione di Italiano la si può immaginare. L’ultimo sforzo (col Monza se ci fosse stato a disposizione Ikoné non avrebbe giocato dall’inizio) gli sarà chiesto venerdì contro il Napoli. Obiettivo archiviare il campionato. Da lì mancheranno dieci giorni abbondanti all’Olympiakos. Impensabile giochi a Cagliari, lui come diversi altri compagni. E tornando a quell’ipotetico cerchio, ce n’è un altro da chiudere. La Fiorentina ha iniziato il percorso grazie alla sua doppietta nel play off di agosto contro il Rapid Vienna, un suo gol decisivo in finale sarebbe come una ciliegina sulla torta.
Insieme a lui un altro elemento fondamentale sta crescendo. Il riferimento è al brasiliano Arthur, che sembra essersi lasciato i problemi fisici alle spalle. Gol a parte, contro il Monza si è rivisto discreto nel dinamismo e nelle intenzioni. La sua esperienza in viola non sarà ancora particolarmente lunga, ma mancano i giorni più importanti di un anno sulle montagne russe a livello fisico. Averlo in crescita adesso può essere importante in base al piano partita che Italiano studierà per Atene.
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