Palladino: "Commisso mi ha ribadito fiducia. Gran confronto con la squadra"
Il tecnico della Fiorentina parla all'antivigilia della sfida contro il Torino. Tanti i temi affrontati dopo l'inattesa sconfitta contro il Monza

Il tecnico viola, Raffaele Palladino, alla conferenza stampa di presentazione della partita Fiorentina-Torino (Fotocronache Germogli)
Firenze, 17 gennaio 2025 - Conferenza stampa dell'antivigilia per Raffaele Palladino. La Fiorentina domenica affronterà il Torino alle 12.30 allo stadio Artemio Franchi. “Di solito quando inizia la settimana si analizza la partita passata: ci siamo riuniti in sala video e abbiamo analizzato tutto quello che abbiamo fatto col Monza. Ovviamente faccio parlare i ragazzi e c’è stato un bel confronto. E’ stata la riunione più bella e costruttiva da quando alleno in Serie A. Siamo usciti più forti e consapevoli, ci dobbiamo mettere qualcosa in più, io in primis. E’ stata una settimana di duro lavoro e abbiamo curato i dettagli, dobbiamo dare qualcosa in più”.
Come ha trovato il gruppo?
“Questo è un gruppo consapevole del fatto che bisogna giocare più da squadra, essere meno lunghi e difenderci insieme e attaccare insieme, al di là degli interpreti. Dobbiamo tornare a fare quello che facevamo un mese fa”.
Come si sente? Percepisce la vicinanza della società?
“Io sto bene, come mi vedete? (ride, ndr). Quando siamo rientrati alla ripresa degli allenamenti, la prima cosa che il presidente ha voluto fare è parlarmi telefonicamente, una chiacchierata piacevole e mi ha ribadito la sua stima. Non credo ce ne fosse nemmeno bisogno. Se io mi mettessi a leggere o ascoltare quello che si dice, già a settembre dovevo essere a casa. Io non ascolto e leggo nulla. Sono concentrato, carico, lavoro tanto, non mi faccio distogliere dalle voci negative. Devo dare di più, io insieme ai ragazzi. Se lavoriamo come abbiamo fatto questa settimana i risultati arriveranno. Nel calcio si ha la memoria corta. I ragazzi sono concentrati e insieme ce la faremo”.
Come stanno Cataldi e Folorunsho?
“Cataldi non ha ancora recuperato, spero per la settimana prossima. Folorunsho è arrivato con grande energia, sta bene fisicamente, si vede che ha lavorato bene a Napoli. E’ a disposizione e ci darà una grande mano”.
E Gudmundsson?
“Tutti noi lo aspettiamo. Ho parlato ieri con lui. In questa settimana si è allenato alla grande, è il primo a voler dare qualcosa in più: ha grande motivazione, l’ho visto meglio fisicamente, probabilmente il minutaggio e gli allenamenti stanno migliorando la condizione fisica. Gli serve la scintilla, lui è un ragazzo equilibrato e ci tiene a fare bene”.
Cosa pensa delle parole di Pradè?
“Per quanto riguarda le parole del direttore, il primo a stare male quando si perde è il presidente, e poi via dicendo ci sono tutti gli altri. Sono i primi a stare male. Le parole di Pradè probabilmente servivano a scuotere anche l’ambiente, ma con lui c’è grande sintonia. Tutto ciò che dice è per il bene della Fiorentina, lo ha fatto in maniera costruttiva. Il capitano è Ranieri, lo sta facendo bene ed è anche un prodotto del settore giovanile. Sul mercato la società sa cosa fare. Io sono concentrato sulla squadra. La società è molto vigile su tutte le situazioni e vedremo cosa accadrà”.
E' possibile un centrocampo a tre?
“Con Bove spesso giocavamo con lui più alto e con Cataldi e Adli a centrocampo, qui non si parla di numeri. Per me Beltran quando gioca da mezzapunta fa un lavoro quasi da mezzala, Sottil che gioca esterno deve fare delle corse di rientro per aiutare la squadra. In questo momento siamo più lunghi. Forse ora mancano giocatori con grande forza fisica: al momento non ne abbiamo. Non è questione di uno o due giocatori, sono le caratteristiche che fanno la differenza. Noi non abbiamo queste caratteristiche dunque dobbiamo sopperire in qualche modo”.
Ancora sulle parole di Pradè...
“I ragazzi sono sempre molto professionali, arrivano sempre presto e vanno via tardi. Siamo ancora in linea con i nostri obiettivi, sicuramente abbiamo sbagliato le gare con Udinese e Monza ma abbiamo battuto anche alcune big. Se avessimo vinto lunedì, saremmo stati a un punto dalla quarta. Stando qui a Firenze ho capito che la stragrande maggioranza dei tifosi è positiva e sta con noi. C’è una minoranza davvero piccola che per qualche like o click in più sembra quasi goda quando le cose vanno male. Dobbiamo essere più equilibrati, come dicevo qualche mese fa”.
Gli addii di Quarta e Biraghi.
“Intanto Biraghi è ancora qui e anche Chino si trovava con noi fino a poco fa. Qui c’è un gruppo sempre più maturo che ha tanti valori. I ragazzi sono i primi che hanno voglia di rivalsa e lo faremo vedere”.
Quali errori non dovete commettere domenica?
“Intanto non dobbiamo andare sotto perché poi si fa dura. L’attacco sta lavorando bene. Abbiamo studiato il Torino: ha cambiato sistema di gioco, ha buona gamba e noi dovremo fare una gara di spessore e di sostanza”.
Tanti gol subiti…
“Non è una questione di assetto ma di posizione, sono le distanze: ultimamente siamo molto lunghi e dobbiamo lavorare meglio”.
Cambi a centrocampo?
“Essendo il cuore della squadra, il centrocampo è il reparto dove i giocatori prendono più “legnate” e dunque devono essere alternati. Io ho sempre dato la possibilità a tutti di giocare”.
Pongracic come sta?
“Marin sta lavorando benissimo: è da due settimane che sta alzando la sua condizione e lavora sui principi di gioco. Ho parlato due ore fa con lui e sono certo che appena avrà la sua occasione la sfrutterà”.
Le diversità di Gudmundsson e Beltran...
“Lucas ha più doti da mezzala perché sa legare bene il gioco, Gud ama invece giocare più sottopunta e ama più svariare”.
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