Viola Park, Rocco Commisso: "Ora abbiamo qualcosa di nostro. Stadio? E’ tardi, ho speso tutto qui”

Le parole del presidente della Fiorentina che aprono l'Opening del Viola Park

di ALESSANDRO LATINI
11 ottobre 2023
Il presidente Rocco Commisso al Viola Park

Il presidente Rocco Commisso al Viola Park

Firenze, 11 ottobre 2023 - Giornata storica in casa Fiorentina. Da pochi minuti ha preso il via la cerimonia di inaugurazione del Rocco B. Commisso Viola Park. Il presidente della Fiorentina ha inaugurato il pomeriggio con una conferenza stampa. "Grazie a tutti per essere qui presenti per questa giornata così importante. Dal 1926 la Fiorentina non ha avuto niente di sua proprietà. Oggi si può dire che la Fiorentina ha qualcosa di concreto. Non esiste in Europa e America una struttura così, e mai avrei pensato di poter vivere una giornata come questa. Ci sono oltre 800 persone che ogni giorno si ritrovano qui. Sono contento di aver investito tutti questi soldi. Li ho fatti in America e li ho riportati qui in Italia. Adesso tutte le squadre stanno giocando, tranne la prima squadra e la Fiorentina Femminile. Mi hanno fatto un bel regalo con le vittorie a Napoli e in Coppa Italia stamani a Terni. Ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato nello sviluppo di questo progetto. Joe Barone in primis. Ringrazio poi Marco Casamonti, l'architetto, e Giovanni Nigro, il costruttore. Voglio ringraziare anche il Sindaco di Bagno a Ripoli che nel 2019 mi disse di venire a Bagno a Ripoli per farmi vedere il terreno. Qui c'è stata una discarica aperta per oltre 15 anni”.

Prosegue Commisso. “Io mi arrabbio per questo motivo: nessuno all'epoca diceva niente per la discarica a cielo aperto, poi invece le critiche sono arrivate per il Viola Park. Vi dico un po' di problemi che ci sono stati. Facendo gli scavi abbiamo trovato un muro, e sopra di questo non si possono fare costruzioni. Poi c'è stato il covid, c'è stata la guerra ed i prezzi sono variati. Poi ci sono stati i problemi burocratici. In Italia si può lavorare, ma il calcio ha bisogno degli stadi che sono i più vecchi di Europa. La politica deve aiutare chi vuole investire come me. Le cose in Italia si possono fare, se le persone che vogliono investire possono farlo e sono agevolate. E mi riferisco anche agli stadi. Mi vergogno quando parlo di questa cosa, ma ormai per me è troppo tardi perché i soldi li ho spesi qui. La burocrazia deve cambiare per aiutare il calcio. Il centro sportivo è per la Fiorentina, non me lo porto a casa. E' stato fatto tutto con soldi privati senza chiedere un centesimo allo stato. I parcheggi? Mi avevano detto quattro anni fa che ci sarebbero stati il giorno della fine dei lavori. Non è stato così. In America ogni squadra è aiutata dai comuni per fare gli stadi".

Come mai ha deciso di fare questo investimento?

"Dopo pochi giorni che ero qui ho capito che non c'era niente di nostro. Ora mi emoziono a venire qui dopo le 17, quando vengono ad allenarsi i bambini dopo la scuola. Ci sono ragazzi che vengono da Follonica, Grosseto, Lucca. Spero che questi ragazzi un giorno preferiscano la Fiorentina alla Juventus, proprio per la struttura che abbiamo. Io sono una persona competitiva: sapete che orgoglio ho io nell'avere il centro sportivo più bello d'Europa? Tutti vogliono venire a vederlo. Si poteva fare con meno soldi, è vero, ma è difficile replicare una cosa così".

E' stato accolto con scetticismo dal calcio italiano. E' una rivincita per lei?

"No, non sono in guerra con nessuno. L'orgoglio è personale, quello sì. Le critiche le fanno tutti, qualcuno mi ha anche offeso per la mia famiglia e per il mio nome. Mi hanno dato del mafioso e questo mi ha fatto male. Sono pochissimi quelli che mi hanno offeso e oggi se lo stanno rimangiando. Qui comando io, se non fanno i bravi qui non si può entrare e la responsabilità me la prendo io. Menomale che fino ad oggi il 99% di giornalisti e tifosi può entrare, ma qualcuno no".

Commisso ha poi parlato di stadio. “Mi vergogno quando si deve parlare di stadi. Per me ormai è troppo tardi perché i soldi li ho spesi qui”

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