Viola star, Firenze: il sosia di Aristoteles e la tattica del 5-5-5

La somiglianza tra Yerry Mina e Aristoteles, attaccante brasiliano della squadra allenata da Lino Banfi-Oronzo Canà, fa tornare d'attualità il cult movie "L'allenatore nel pallone". La Fiorentina e la Longobarda hanno qualche punto in comune, come la tattica del 5-5-5.

17 ottobre 2023

Che la Fiorentina avesse qualche lontano legame con la Longobarda, gli appassionati lo sospettavano da tempo. Beh, adesso, i cultori del film "L’allenatore nel pallone" possono avere qualche certezza in più. Guardate la foto e diteci se Yerry Mina non sembra proprio il gemello di Aristoteles, l’attaccante brasiliano della squadra allenata da Lino Banfi-Oronzo Canà. Somiglianza incredibile, quasi due gocce d’acqua. A distanza di 40 anni il cult movie che quasi tutti gli appassionati di calcio conoscono (nella pellicola comparivano anche Graziani, Pruzzo, Ancelotti, Chierico, Zico e tanti altri giocatori dell’epoca), torna improvvisamente d’epoca proprio grazie a quella foto, diventata virale a causa della somiglianza fra i due calciatori. Se poi vogliamo avventurarci in un paragone fra la Fiorentina e la Longobarda (assolutamente goliardico e senza alcun intento offensivo), qualche altre punto di contatto lo troviamo. Ebbene sì, anche Italiano usa la tattica del 5-5-5. Non ci credete? Ascoltate la spiegazione che Lino Banfi fa nel film nella veste di allenatore della Longobarda: "Mentre i cinque della difesa vanno in avanti, i cinque attaccanti retrocedono. E così viceversa. Allora la gente pensa: quello che ha? Cinque giocatori in più? Invece no, perché mentre i cinque vanno avanti, gli altri cinque vanno indietro e durante questa confusione generale le squadre avversarie si diranno: che sta suuccedendo? E non ci capiscono niente...".

Ecco, sempre con l’intento di prenderla sul ridere, con Vincenzo Italiano succede più o meno lo stesso: le punte retrocedono (Nico torna a prendersi il pallone anche sulla sua trequarti) e i difensori salgono verso l’area avversaria (gli esterni, Milenkovic e Quarta). Insomma, il principio è lo stesso, un trucco per sorprendere gli avversari e creare superiorità numerica. I paragoni, se così vogliamo chiamarli, si fermano ovviamente qui. Anche se bisogna ricordare che nel film compare anche il ‘nostro’ Picchio De Sisti, mentre il nome di Aristoteles, per prenderla con filosofia, sarebbe stato mutuato da quello di Socrates.

Cosimo Zetti

Continua a leggere tutte le notizie di sport su